De Botton e la School of Life ritengono che il Romanticismo ci abbia “rovinato la vita”, creando aspettative irrealistiche riguardo all’amore e alle relazioni. I tradizionali ideali romantici promuovono infatti la ricerca dell’anima gemella perfetta, che ci garantisca costante passione e comprensione assoluta, generando, inevitabilmente, delusione e insoddisfazione quando la realtà delle relazioni non corrisponde a questi standard irrealistici. Meglio invece adottare un’idea più sfumata dell’amore che include autoconsapevolezza, empatia e competenze pratiche per costruire relazioni sane e sostenibili.
Questo breve video fa parte della serie “How to make love work”, e mi pare molto interessante. Io credo di essere l’ultima persona che possa dire cos’è l’amore, vista l’età che ho e la mia situazione, però ammetto che ho ancora un po’ di voglia di provare a capirlo e a sperimentarlo. Ultimamente ho scoperto che eros è una parola ancora importante per me, ma anche philia lo è, forse ancora di più. E che le due parole possano convergere in un rapporto con una sola persona è qualcosa in cui, nonostante tutto, ancora credo. Il tutto con consapevolezza, e con parecchia cautela…
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De Botton and the School of Life believe that Romanticism has “ruined our lives,” by fostering unrealistic expectations about love and relationships. Traditional romantic ideals promote the search for the perfect soulmate, promising perpetual passion and complete understanding. However, when real relationships fail to meet these standards, disappointment and dissatisfaction inevitably follow. Instead, they advocate for a more nuanced understanding of love, one that includes self-awareness, empathy, and practical relationship-building skills.
This short video is part of the “How to Make Love Work” series, andI find it very interesting. While I may not be the most qualified person to define love given my age and circumstances, I’m still willing to understans and experience it. Recently, I have discovered that eros is still an important word for me, but philia is as well, perhaps even more so. And, despite everything, I still believe that the two words can converge in a relationship with one person, approached with self-awareness and a lot of caution…