With a little help from our friends

Come spesso mi capita, soprattutto in questa stagione, ho appena aiutato un coleottero non identificato a uscire, prelevandolo col mio solito tubo trasparente. Prima però l’ho osservato per un minuto. Camminava con aria indifferente vicino alla finestra del bagno, si lisciava le ali, forse scaldava i muscoli pensando “ora ce la faccio”, prendeva la rincorsa, si metteva in volo e… sbang… sbatteva contro il vetro, che lo faceva ribaltare (una posizione che per i coleotteri è letale se non raddrizzata immediatamente). Naturalmente mi sono immedesimata e mi è venuto spontaneo pensare che, per quanta forza e lucidità pensiamo di avere, spesso gli ostacoli ci sono trasparenti e senza l’aiuto di qualche amico che ce li fa vedere e ci aiuta a superarli, c’è ben poco da fare. 

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Especially this time of year, I often find myself helping insects or similar creatures find their way out of my house using either a glass or a transparent tube. Today, it was an unidentified beetle. Before assisting it, I observed it for a minute. It was walking indifferently near the bathroom window, grooming its wings, perhaps flexing its muscles while thinking, ‘I can do it.’ It took a run-up, attempted to fly, and… bang… it hit the glass, causing it to flip over (a position that is lethal for beetles if not corrected immediately). Naturally, I empathised, and it then occurred to me that no matter how much strength and clarity we think we possess, obstacles are often transparent. Without the help of a friend who will show them to us and assist us in overcoming them, there’s not much we can do.