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Tue 25 October 05
Lingue
La sezione di google -
"strumenti per le lingue" - mi provoca un senso di ilarità ed eccitazione.
09:23:16 -
Claudia -
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spunti
Wed 19 October 05
La sapienza di Coelho
Non amo per nulla le catene via mail e non presto molta attenzione nemmeno a quei pensierini garbati, umani ma un po' banali che girano spesso in formato .ppt .
Oggi però ero in sala stampa a scuola e mi è scappato l'occhio su un foglio appeso, firmato P. Coelho e mi sono messa a leggere. Mi è piaciuto e ve lo riporto.
Le cose che ho imparato nella vita
di Paulo Coelho
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno.
Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
è vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.
Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico a sorridere e ognuno intorno a te a piangere.
10:56:19 -
Claudia -
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Mon 17 October 05
Renaissance music and dance
Dopo una settimana davvero stressante e per certi versi snervante ci voleva una serata come quella di sabato in cui, con le mia amichette ballerine, sono andata a vedere uno spettacolo BELLISSIMO di musica e danze rinascimentali, tenuto dal gruppo
La Rossignol.
Il gruppo si è formato quasi vent'anni fa e comprende musicisti e danzatori (da 6 a 12 elementi per ogni spettacolo) che presentano un programma appunto di musiche e danze del '400 e '500 con grande fedeltà filologica per quanto riguarda strumenti, costumi, passi, arrangiamenti. Lo scopo principale del gruppo infatti non è la spettacolarizzazione bensì la ricerca.
Sono rimasta colpita nel profondo. Quando fingevo di studiare chitarra classica l'unica musica che mi divertivo davvero a suonare era proprio quella rinascimentale. Mi è sempre piaciuto anche ascoltarne, perfino quella "finta" (tipo quella degli Amazing Blondel) o riarrangiata con strumenti moderni. Adesso che ballo sarebbe stupendo poter imparare queste danze.
Mmmm non riesco a spiegare cosa sento dentro. Basti dire che mentre ascoltavo un pezzo del CD comprato (Il Canario di cui qui una brutta
versone midi) mi sono davvero venute le lacrime agli occhi. E perché ? E' solo una danza. Non so. La melodia? Le armonie? Le variazioni? La tonalità? L'insieme degli strumenti? Le note basse? Il ritmo?
A volte mi chiedo se sia perché dentro di me c'è intrappolata l'anima di qualcuno vissuto a quel tempo.... Ma è una sciocchezza lo so. Eppure è così strano sentirsi "a casa".
Be', se non altro intellettualmente basta cercare qualcosa su Internet ed ecco soddisfatte (potenzialmente) molte curiosità. Ecco qui alcuni link:
Per trovare video di
danze di tutte le epoche.
Sito didattico per
danze del 16? secolo, in inglese, dove trovare spezzoni video e pdf sia di istruzioni che di spartiti.
Newsletter con articoli su
danze varie (in inglese).
Sotto lo stesso dominio è possibile trovare il manuale di Negri
"Le Gratie d'Amore / Nuove Inventioni Di Balli (1602/1604)", in vari formati, anche come facsimile - in italiano, ma dell'epoca!
Buon divertimento.
18:40:08 -
Claudia -
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Thu 13 October 05
Charlie and the Chocolate Factory
Mettere insieme un regista e un attore che mi piacciono molto con uno dei miei libri in assoluto più letti durante l'infanzia scritto da un autore che anche nei suoi racconti per adulti mi fa impazzire.... Be' chiamiamola operazione fortunata...
Il film non mi poteva deludere e non lo ha fatto. Avrei voluto entrarci dentro. E' un film (e un libro) dove i buoni vincono come nelle più antiche favole e dove i cattivi subiscono un destino... cattivello .... un vero e proprio contrappasso. Esattamente quello che un bambino vuole leggere e un adulto pure.... Il tutto immerso in un'atmosfera da favola che ingolosirebbe anche un anoressico.
Rispetto al libro ci sono in più i flash-back sull'infanzia di Willy Wonka e un finale ancora più buonista, non particolarmente utili nell'economia della storia ma che non disturbano troppo.
E poi ci sono le citazioni e le auto-citazioni un po' come in un romanzo post-moderno, un po' come nei primi libri di Lodge. Quelle cose che se le vedi ti senti tanto intelligente e se non le vedi ti diverti e basta (io qualcuna l'ho notata sennò non sarei qui a dirlo!!! :-) ) .
Bene immergiamoci in questa nuova giornata che sarà molto meno da favola, purtroppo.
06:57:17 -
Claudia -
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Sat 01 October 05
PS
Qui c'è un'intera versione html di
The Outline of History... da quanto mi pare di capire scansionata e poi trasformata in due mega file. Certa gente non ha proprio nient'altro da fare (per fortuna per gli altri!!!) .
19:43:32 -
Claudia -
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H.G. Wells
Il cognome è un po' antipatico visto che qualcuno che ne porta la traduzione italiana mi ha fatto soffrire nell'ultimo anno, ma questo ha poco a che vedere con questo post.
Ho appena visto su History Channel un documentario su H.G. Wells, meglio conosciuto come l'autore de "La Macchina del Tempo" e de "La Guerra dei Mondi". Qualche piccola curiosità mi era già venuta su di lui leggendo il libro di Lodge, dove viene nominato in veste di giornalista e critico di teatro alle prime armi durante il suo primo incontro con James. Ma di certo non ne avevo scoperto tanto né avevo avuto tanto desiderio di leggerne qualcosa di più come oggi.
Nato nel 1866 da una famiglia alla base della piramide sociale dell'Inghilterra vittoriana, cresce tra gli stenti ma con un'insaziabile voglia di leggere, imparare e scrivere, soddisfatta soprattutto a partire da quando, ancora adolescente, diventa assistente in una scuola dove vince tutti i concorsi possibili in qualsiasi materia. Frequenta poi la facoltà di Biologia alla Normale di Londra grazie ad una borsa di studio, dove apprende di tutto pur senza laurearsi. Ma la sua eccezionalità meglio emerge nella mescolanza delle sue doti di scienziato, scrittore, illustratore, critico della società e dei costumi del suo tempo e profeta di un futuro non roseo - o meglio emerge dai suoi libri. Già a 10 anni scrive e illustra il primo!
I suoi romanzi hanno un enorme successo e Wells può essere senza esitazioni chiamato l'inventore della fantascienza - genere che peraltro non mi ha mai entusiasmato enormemente. Rispetto a Verne, suo contemporaneo, quello che ci mette in più è uno studio dell'umanità e una sua visione del futuro da una parte pessimistica e da una parte piena di speranza utopica.
Più che i suoi romanzi sono altri gli scritti che mi piacerebbe leggere, come A Modern Utopia ma soprattutto An Outline of History, del 1920, che, in circa 1000 pagine, racconta una storia dell'umanità vista da un punto di vista evoluzionistico ed antropologico. E' difficile da recuperare in copia cartacea, ma ho appena scoperto che una sua sintesi scritta dallo stesso Wells nel '22 è interamente trascritta
qui. Un po' ardua da leggere interamente on-line, ma ne guarderò sicuramente delle parti che già mi stuzzicano.
Prima di questo documentario ne avevo visto uno su Leonardo, definito il vero uomo del Rinascimento, cioè colui che non è né solo inventore, né solo artista, né solo scienziato ma è un po' tutte queste cose messe insieme e molto di più. Anche Wells - nonostante il gap di 400 anni tra i due - mi sembra espressione di un "umanesimo" che ammiro e invidio e che, come ho già varie volte detto, si esplica nei campi più diversi ma sempre tale rimane.
19:01:04 -
Claudia -
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