Jump to navigation
Sun 23 January 05
John McCarthy
Ieri sera su BBC Prime ho visto una puntata dell'aprile del 2004 del talk show di Michael Parkinson - non sono molto tempisti nel trasmettere i programmi ....
Tra gli altri era ospite John Mc Carthy, uno degli ostaggi occidentali in Libano, rapito nell'86 e liberato nel '91. E' un personaggio che mi ha molto toccato, pur non sapendone nulla prima d'ora.
Giornalista inglese rapito durante la sua prima missione in Libano, ha passato 5 anni in una cella sotterranea insieme ad altri ostaggi e in particolare ad un nord-irlandese, Brian Keenan, col quale era spesso incatenato mani e piedi. La loro storia è stata raccontata in un film "Blind Flight" che spero di poter vedere un giorno o l'altro.
Più di tutto mi hanno colpito la serenità e l'apertura mentale di quest'uomo.
Quello che, dice, lo ha fatto soffrire di più durante la prigionia è stata la mancanza di stimoli, l'impossibilità di leggere per esempio e di avere contatti col mondo esterno in un periodo in cui, come ha scoperto dopo la sua liberazione, stavano avvenendo cambiamenti epocali.
Quello che lo ha mantenuto vivo, e non solo fisicamente, è stata la consapevolezza di avere a che fare con altri esseri umani e non solo mostri o carcerieri; questo l'ha portato a cercare sia di capire il perché di quello che gli stava accandendo sia di mantenere un dialogo con queste persone.
Dalle sue parole ma anche dal suo aspetto pacato traspare una totale mancanza di odio, che si riflette anche sulle sue opinioni su quello che succede ora in Medio Oriente.
Credo che tutti noi abbiamo molto da imparare da una persona così.
15:38:51 -
Claudia -
categoria:
spunti
Mese successivo
Mese precedente