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Sat 14 May 05
Lingue
Sono entusiasta. Nell'attesa di partire per l'Extrafesta con un po' di donne mi sono messa a leggere un libro di Coelho , "La Quinta Montana" , in spagnolo non perchè non sappia che la lingua dell'autore è il portoghese quanto perché è così che me lo hanno regalato... E mi piace moltissimo!
Prima di tutto sono contenta di leggere con tanta facilità in spagnolo. E' una sensazione difficile da spiegare ma è come quando facevo le espressioni di matematica a scuola, provo un'eccitazione particolare nell'individuare le forme coniugate dei verbi e il perché del loro uso (anche se non le saprei usare da sola), nel capire come sono formate parole che non conoscevo ma che riconosco... Avolte una parola straniera mi aiuta a capire meglio anche l'italiano perché fa venir fuori quello che magari nella fonetica della nostra lingua o semplicemente nell'abitudine ad usarla sembra essersi nascosto.
Proprio stamattina stavo facendo in quarta l'ennesimo esercizio sulle famiglie di parole, purtroppo non riesco a comunicare ai miei alunni (o non del tutto ) questo estremo piacere che si prova (cioè che io provo) ad entrare nella lingua, a trovare i collegamenti tra parole imparentate anche se ormai allontanatesi (ad esempio la parola "train" - ciuf ciuf - con la parola "training" o "trainer") .
Anche la storia del libro, quella del profeta Elia che fugge dalla persecuzione di Jezabel, è molto affascinante, e il senso si riassume in una frase che l'autore cita nel prologo e che ha tratto dal suo libro più famoso, l'Alchimista (che non ho letto): "Quando desideri qualcosa tutto l'universo cospira affinché tu lo ottenga". Che sembra un po' un paradosso ma non lo è.
Di questo magari scriverò quando ho un po' più di tempo. L'ultimo commento che vorrei fare è che, in quello che faccio e in quello che leggo, sto scoprendo questo filo che unisce persone che si occupano di cose diversissime tra loro, con stili di vita, età, credenze pure molto diverse. E' il filo che unisce chi si occupa di web in Italia (Paolo C. è l'esempio che mi viene in mente perché l'ho appena conosciuto e mi ha colpito per diversi aspetti) o in America (Jesse James Garret per es., che proprio Paolo mi ha fatto conoscere in questi giorni) ; chi scrive di sue esperienze come Terry Waite e gli altri ostaggi in Libano; chi semplicemente scrive romanzi come Jonathan Coe o Paulo Coelho; chi scrive di storia della lingua e chi si occupa di lingua e di politica allo stesso tempo come Chomsky, e poi alcuni miei amici... E' il filo che chiamo "umanesimo" e anche "cultura di pace"... E' il filo che ti fa andare oltre il sentito dire e le apparenze.
Vorrei essere capace di esprimermi meglio, di dare anch'io il mio contributo...
Ma adesso devo scappare accidenti.
17:54:58 -
Claudia -
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spunti
Wed 04 May 05
Film e sistemi simpatici
Niente, mica mi è venuto come scrivere meglio le questioni sortemi l'altro giorno, che potrebbero far vedere i sorci verdi al miglior antropologo mondiale...
Ripieghiamo sul film visto ieri sera visto con Marco & Co (devo dire che grazie a lui sto conoscendo un sacco di persone!) . Era Million Dollar Baby, vincitore di diversi oscar.
Piaciuto? Mah... Non so, ci devo pensare. Di sicuro è un film fatto molto bene con attori molto bravi. La trama è scontata (o perlomeno il suo dipanarsi è molto americano). La boxe non è il mio sport preferito quindi forse l'argomento non mi ha coinvolto o eccitato particolarmente. Quello che sicuramente mi ha dato fastidio fisicamente è il sangue in molte scene e l'incidente (con annessi e connessi) della ragazza.
La Ferdi (contraddicimi se sbaglio eh!) una volta mi ha detto che abbiamo (anche lei) un difetto al sistema simpatico che ci fa svenire in situazioni di sofferenza (anche finta) altrui e nostra. So che è geneticamente ereditato perché anche mia mamma è così e posso raccontare di molte altre volte che sono semi-svenuta: quando la Cristina ha fatto un incidente nell'85 e, all'ospedale, raccontava del colpo ai reni; quando il figlio di mia cugina ha fatto la meningite (e raccontavano dei sintomi); quando ho visto Cuore Selvaggio e c'era una ragazza vittima di un incidente di macchina che moriva davanti ai protagonisti; quando ho visto Pulp Fiction e facevano l'iniezione al cuore alla protagonista.
L'episodio più significativo qualche anno fa, quando ero a mangiare la pizza con gente della palestra e si raccontavano nei dettagli disgrazie di salute dei propri genitori. Sono dovuta "correre" in bagno dove sono riuscita a sedermi sul gabinetto 1 secondo prima di perdere brevemente i sensi . Quando sono tornata al tavolo si sono meravigliati che fossi verde....
E' un vero handicap, spero di non dover mai aiutare qualcuno che sta male davvero...
16:54:42 -
Claudia -
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