... un titolo che sembra, forse è, uno slogan per pubblicizzare qualche località turistica, ma che è davvero il più adeguato per descrivere la vacanza conclusasi ormai, purtroppo, da martedì.
13 giorni intensi, interessanti, divertenti, stimolanti, pieni di cose fatte, luoghi conosciuti, e di tanto calore affettuoso (benché la temperatura atmosferica sia stata perlopiù di stile nordico).
La prima parte del viaggio è stata in Franche Comté, per la precisione a cavallo dei dipartimenti del Giura e del Doubs. Dalla nostra chambre d'h?te un po' troppo umida ma con ostessa simpatica, siamo partiti per escursioni varie e molto belle: le fonti del Lison il primo pomeriggio (giovedì 16) e passeggiata a risalire le Cascades du Hérisson, con infradiciante passaggio accanto ad una delle 31 cascate, il giorno dopo. Il sabato mattina lo abbiamo passato tra le grotte di Moidon (con spettacolari stalattiti e stalagmiti) e quelle des Planches (con fiume e cascate sotterranei), seguite da una bella passeggiata nei dintorni di Arbois e visita alla casa di Pasteur. La domenica 19 abbiamo fatto una lunga camminata nella foresta di Chaux seguita da una visita a Ornans. Il lunedì pausa cittadina a Besan?on, dove abbiamo passato la più parte delle ore alla Cittadella, possente fortificazione secentesca sul colle che guarda la penisola formata da un'ansa del fiume Doubs, la quale, oltre ad offrire la visita alle particolari strutture, ospita: un museo etnografico sulla regione, un museo su resistenza ed olocausto (dal punto di vista francese, che forse noi conosciamo poco), una mostra sull'architetto Vauban, uno zoo, un acquario, un insettario (bleah)...; ne siamo usciti stremati!
Il giorno di spostamento non è stato granché: tempo brutto, qualche chilometro in più nella difficoltà di seguire l'itinerario di viamichelin... siamo però arrivati in un luogo meraviglioso sia per la casa che ci ospitava sia per la regione; ne valeva la pena!
Per la precisione siamo andati in Aquitania, nel dipartimento del Périgord (o Dordogna) e, ancora più precisamente, nel Périgord Noir, un'area con "soli" 352 monumenti protetti (degli 837 della Dordogna nella sua totalità), che vanno da grotte dipinte, scavi, siti e ripari preistorici a castelli e musei, il tutto in un paesaggio naturale da mozzafiato, tra fiumi, colline e falesie, in cui l'aggettivo "trogloditico" - per descrivere il particolare rapporto tra costruzioni umane anche moderne e le pareti rocciose naturali - acquista una connotazione positiva.
Il primo giorno completo lo abbiamo iniziato con una fila lunghetta alla biglietteria di Montignac per poter entrare a Lascaux II . Dopo la visita alla ricostruzione della grotta, interessante se non così emozionante come potevo aspettarmi, siamo tornati indietro nel tempo visitando il sito di una sepoltura Neanderthal che ospita anche alcuni orsi (vivi!); il pomeriggio è proseguito a Le Thot, un museo con ricostruzione di un'altra parte di Lascaux e un piccolo zoo con animali "tipici" delle raffigurazioni paleolitiche, e con successiva visita alla bella Sarlat. Il giorno dopo eccoci a Les Eyzies (una vera capitale per gli appassionati di preistoria) all'Abri Pataud, uno scavo archeologico che arriva a "profondità" tra 35.000 e 20.000 anni e i cui ritrovamenti riempiono un piccolo museo; da lì la camminata al museo della Preistoria è davvero breve e vale ogni passo e ogni euro speso per entrare. Peccato per il diluvio che ci ha sorpreso all'uscita e che ci ha quasi fatto desistere da ulteriori visite... e invece no! Pochi chilometri e un po' di pane, formaggio e frutta ed eccoci al castello du Puymartin... Il terzo giorno avevamo deciso di fare i cittadini a Périgueux ma un ulteriore passaggio a Les Eyzies ci ha fatto fermare per una visita alla grotta della
Font De Gaume... la più indimenticabile della vacanza e forse della mia vita, nonostante le oltre due ore da passare prima di poter entrare. Si tratta dell'unica grotta policroma originale ancora aperta al pubblico, 130 metri con 250 pitture e incisioni di epoca magdaleniana (circa 14.000 anni fa); non esagero nel dire che mi veniva un po' da piangere anche solo a vedere le poche immagini illuminate e descritte con precisione ma soprattutto tanta passione da una delle guide migliori che abbiamo trovato. Niente che un rifacimento come Lascaux II possa comunicare! La successiva visita alla capitale del dipartimento e al suo museo gallo-romano non è stata certo brutta, ma non ha potuto inevitabilmente raggiungere certi picchi. Il sabato lo abbiamo dedicato alle attività "sportive": dapprima tre ore di passeggiata tra boschi e campi sopra la cittadina de La Roque Gageac, poi un'ora e mezza di canoa sul fiume... In quest'ultima attività V ha trovato un entusiasmo che io, pur essendone stata contenta, non sono del tutto riuscita a condividere - soprattutto a causa dell'incontro ravvicinato con uno dei pochi cespugli di rovi che si affacciava sull'acqua; i graffi sono ancora lì a ricordarmelo! La giornata è terminata con una passeggiata per Domme.
Finita la parte "ufficiale" (i.e. già prenotata) della vacanza, domenica scorsa siamo partiti alla volta di N?mes, con pittoresca sosta a Rocamadur. Arrivati alle porte della Provenza sembrava già di essere un po' in Italia, con qualche tristezza. Carina e interessante comunque la visita, lunedì, ai monumenti romani; bello, per me, lo spazio shopping pomeridiamo.
E martedì il ritorno, non senza una ulteriore piccola sosta ad Alassio, che era da tempo che non vedevo (e i cui famosi "baci" mi hanno addolcito un pochino il rientro).
Una lunga sintesi questa per non riuscire a dire nemmeno un decimo di quanto imparato e provato... Be', adesso pubblico le mie foto su bubbleshare, a volte le immagini parlano meglio delle parole.
This album is powered by BubbleShare - Add to my blog