Ecco, forse ce la faccio.
Orbene, settimana scorsa sono stata con la preside e 10 alunni di prima (due scelti per ciascuna delle cinque) a Brescia, presso l'Istituto Mantegna, un alberghiero, che a sua volta "forniva" 10 alunni di prima. Gli altri trenta ragazzi provenivano da un istituo superiore di Albino e da due scuole medie, Muggiò e Castronno. In tutto 50 ragazzi tra i 13 e i 15 anni - scelti tra i più adatti a partecipare ad un progetto del genere.
Progetto INDIE - inclusion and diversity in education - si può seguire il link per saperne di più. Il punto dell'incontro (in sintonia con quello che si è svolto anche negli altri 6 paesi coinvolti) era quello di incominciare a formarsi sul tema dell'inclusione attraverso attività meno usuali di quelle che si fanno a scuola, e infine di produrre un documento condiviso da portare a Bruxelles a fine febbraio. Tra il 27 e il 29 febbraio infatti 1 alunno per ciascuna scuola partecipante e un insegnante per paese di incontreranno per stendere una carta comune.
Le attività erano guidate da 5 animatori molto bravi e molto competenti che sono riusciti a coinvolgere moltissimo i ragazzi senza mai prevaricare, sviluppando il loro senso di responsabilità, guidandoli pur rispettando alcune ingenuità tipiche di un quattordicenne e riuscendo a far fare loro amicizia e a creare un gruppone unico. Si è partiti da un gioco di ruolo basato sul Signore degli Anelli dove i ragazzi hanno scoperto che le diversità e i "doni" che uno porta sono tanto più efficaci se si utilizzano interagendo, collaborando verso un obiettivo comune; anche le caratteristiche "fastidiose" dell'altro si possono superare o lasciare da parte temporaneamente di fronte alla "prova" da affrontare.
si è passati poi all'analisi del linguaggio pubblicitario che spesso si basa su stereotipi e pregiudizi. Il secondo giorno pieno è stato dedicato completamente alla stesura del documento. Fine della stesura e piano d'azione per il futuro il sabato mattina, prima dei pianti dell'addio ...
Anche per me sono state giornate intense. Noi insegnanti non avevamo un ruolo attivo ma di supporto. Le mie colleghe, molto più competenti e coinvolte di me in bei progetti con gli alunni stranieri, hanno in parte sofferto un po' di questa cosa; qualcuna avrebbe voluto avere maggiore voce in capitolo. Io invece il primo giorno sono stata molto contenta di osservare, anche se alla fine ero stanca quanto i ragazzi. Meno mi ha dato soddisfazione la discussione con le colleghe il giorno dopo; e questo non perché non fossero tutte e 4 persone simpatiche e competenti quanto perché ci avvitavamo su noi stesse senza sapere bene perché ci stavamo parlando...
Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato stare coi ragazzi; vederli così diversi eppure così simpatici, così maturi, così pieni di voglia di fare e di entusiasmo. Mi sono resa conto come, uscendo dal rapporto quotidiano a scuola, si possano scoprire persone e non alunni; è stato in particolare il caso di un'alunna di prima, molto chiacchierona e talvolta distratta in classe, anche un filo polemica a volte, eppure affettuosissima e soprattutto molto adulta nel rapportarsi; proprio una scoperta e un piacere parlare diverse volte solo con lei.
In generale siamo stati bene ma abbiamo mangiato troppo... "cavie" degli alunni dell'alberghiero che non posson certo limitarsi a pasta al pomodoro o bistecchina. Della città non ho visto nulla, dato che eravamo in un albergo periferico e passavamo tutta la giornata alla scuola, pure quella in periferia. Ho un kilo e mezzo in più che sto cercano di smaltire, anche perché il mio stomaco non è al massimo in questo periodo e un po' di dieta prenatalizia non può che far bene (si noti che quando dico "dieta" non intendo niente di particolarmente strutturato; per esempio ho già finito i biscotti che ci hanno regalato... però li ho mangiati al mattino, quando va bene mangiare dolci!!).
Il resto della vita non è il massimo. E' un po' un saliscendi tra momenti tranquilli e altri meno. Più che altro il fatto che mia zia ormai sia in una situazione disperata rimane sempre in sottofondo. Pe ril resto ho iniziato il corso all'amministrazione provinciale e questo mi agita, anche se la prima lezione mi pare andata abbastanza bene. Anche la questione sito del Seti e i rapporti col vecchio webmaster mi danno ansia anche se, in generale, sto provando a non prendermela troppo.
Oggi sono riuscita a fare un salto in centro per prendere un paio di regali ma buona parte delle cose mi arriveranno per posta - meno male che c'è Internet...
Vabbè, speriamo che la melatonina che ho inziato a prendere da due giorni (e mi ha lasciato quasi completamente insonne la prima notte, un po' megli la seconda) cominci a fare effetto. Cosa non darei per sapere cos'è un buon sonno ristoratore.
Da quando sono passata all'hosting Linux, finalmente, due giorni fa, ho dovuto impazzire un po' per reinsallare questo blog. Credo che l'imperizia faccia la sua parte. Ora provo a fare l'upgrade di Nucleus e speriamo in bene. Ieri infatti avevo già reimpiantato il tutto ma con una versione troppo nuova del CMS e così, utilizzando il database in maniera leggermente diversa, mi dava alcuni errori in scrittura.
Ora ho ricaricato la penultima (anche se io avevola terzultima...) e pare vada tutto bene. Però mi piacevano alcune cosette dell'ultimissima. Tenete le dita incrociate, che non debba rifare di nuovo tutto (è un buon esercizio però cheppalle....).
Forse, ad una settimana quasi dal ritorno, domani riuscirò perfino a scrivere di Brescia...