Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Tue 24 January 06

Nessi consonantici

Le cose più strane mi vengono in mente post-risveglio e pre-levata mattutina... Stamane mi chiedevo... ma se gli spagnoli non sanno assolutamente pronunciare i nessi consonantici sc-, sp- e st- al''inizio delle parole, tanto da spagnolizzare anche i nomi stranieri tipo Estephen Espielberg... come faranno a fare la differenza tra "escatologico " e "scatologico"? Risposta presto data, si dicono tutti e due allo stesso modo, cioè "escatol?gico".
Mmmmm... Forse gli ispanofoni danno per scontato che andremo a finire in...
20:14:37 - Claudia - categoria: parole  

Fri 13 January 06

Rain check

Tanto per completare la vostra conoscenza della parola "check", la cui etimologia ho così ben illustrato ieri (o meglio taglia-incollato) ecco la spiegazione dell'espressione americana "rain check" .
Allora, posto che il sostantivo "check" in americano significa "assegno" ("cheque" in inglese britannico - BE) ma anche "conto" ("bill" BE) e "scontrino" ("receipt" BE) - cioè un qualsiasi documento di confronto - mentre "rain" significa "pioggia".... vi chiederete cosa cavolo c'entri la pioggia...
E c'entra! Oggi un "rain check" è una specie di buono che vi viene dato se una merce in saldo è esaurita, in modo che possiate comprarla a quel prezzo scontato anche quando sarà tornata a quello originale. Come dire: Leggete sul giornaletto dell'Iper che il portatile che desiderate costa 999 euro solo per un giorno al posto dei normali 1.199? Arrivate trafelati all'Iper e tutti quei portatili sono esauriti? Potete chiedere il vostro bel "buono della pioggia" e, tornati dopo una settimana, avere il vostro PC a 999 euro mentre tutti gli altri intorno a voi lo pagheranno 1.199 guardandovi in cagnesco. A meno che, furbi come voi, non abbiano il loro buonino.
Sì ma la pioggia? Un attimo eh! L'espressione nasce alla fine del 19? secolo in ambito sportivo, ad indicare il buono erogatovi nel caso di rinvio per pioggia di una partita di baseball per cui avevate già preso il biglietto!
Pare che ora l'espressione venga anche usata in ambito figurativo per indicare il rinvio di un appuntamento a data da destinarsi. Cioè: il bel biondo vi ha tirato un pacco? Mannò, vi ha solo dato un "rain check".
16:18:11 - Claudia - categoria: parole  

Thu 12 January 06

Controllare

Un'altra interessante scoperta fatta grazie a "la palabra del dia", proprio oggi che per l'ennesima volta discutevo in quinta sulla differenza tra il verbo "to control" - che significa prevalentemente "tenere sotto controllo" "regolare" - e il verbo "to check" - che significa "verificare", "esaminare", "investigare" .... un po' come l'operazione da me tentata col post del 10 gennaio (riuscita solo in parte...)

Non conoscevo l'etimologia di "controllo / are" ma eccola qui (credo sia comprensibile anche in spagnolo):
"*** control ***
Cuando los mercaderes venecianos crearon el sistema de contabilidad por partida doble --que perdura hasta hoy-- con sus registros de debe y haber, pérdidas y ganancias, y activo y pasivo, sol?an utilizar dos rollos de papel: el deudor, que en el lat?n vulgar de la época llamaban *rotulus* (rollo de papel o de papiro) y el deudor, que
llamaban *contrarotulus* (rollo de verificaci?n).
Este ?ltimo nombre pas? al francés como *contrer?lle*, que m?s tarde dar?a lugar a *contr?le*, con el sentido actual de ‘inspeccionar’, ‘fiscalizar’ o ‘dominar’.

Origine confermata anche su www.tfd.com
[Middle English controllen, from Anglo-Norman contreroller, from Medieval Latin contrrotulre, to check by duplicate register, from contrrotulus, duplicate register : Latin contr-, contra- + Latin rotulus, roll, diminutive of rota, wheel; see ret- in Indo-European roots.]

Già che c'ero ho ... controllato (checked) anche l'origine di "check" ed ecco un'altra sorpresa! La lascio in inglese perché non ho tempo di tradurre, tanto se uno è arrivato fin qui credo possa fare un ulteriore piccolo sforzo! :-)

Word History: The words check, chess, and shah are all related. Shah, as one might think, is a borrowing into English of the Persian title for the monarch of that country. The Persian word shh was also a term used in chess, a game played in Persia long before it was introduced to Europe. One said shh as a warning when the opponent's king was under attack. The Persian word in this sense, after passing through Arabic, probably Old Spanish, and then Old French, came into Middle English as chek about seven hundred years ago. Chess itself comes from a plural form of the Old French word that gave us the word check. Checkmate, the next stage after check, goes back to the Arabic phrase shh mt, meaning "the king is dead." Through a complex development having to do with senses that evolved from the notion of checking the king, check came to mean something used to ensure accuracy or authenticity. One such means was a counterfoil, a part of a check, for example, retained by the issuer as documentation of a transaction. Check first meant "counterfoil" and then came to mean anything, such as a bill or bank draft, with a counterfoilor eventually even without one.
11:43:40 - Claudia - categoria: parole  

Mon 26 December 05

Ad esempio ...

E io che mi davo le arie sapendo che la radice *bher- era nell'ambito di significato del "portare" e quindi legava il verbo latino "fero, fers etc." con quello inglese "to bear"....

ENTRY: bher-1
DEFINITION: To carry; also to bear children.
Derivatives include birth, fertile, suffer, furtive, and metaphor.
1a. (i) bear1, from Old English beran, to carry; (ii) forbear1, from Old English forberan, to bear, endure (for-, for-; see per1). Both (i) and (ii) from Germanic *beran; b. bier, from Old English br, br, bier, and Old French biere bier, both from Germanic *br; c. bore3, from Old Norse bra, wave, billow, from Germanic *br-. 2a. bairn, from Old English bearn, child, from Germanic *barnam; b. barrow1, from Old English bearwe, basket, wheelbarrow, from Germanic *barwn-. 3a. burly, from Old English *borlic, excellent, exalted (< ?borne up?), from Germanic *bur-; b. burden1, from Old English byrthen, burden, from Germanic *burthinja-; c. birth, from a source akin to Old Norse burdhr, birth, from Germanic *burthiz; d. birr1, from Old Norse byrr, favorable wind, perhaps from Germanic *burja-. 4. Compound root *bhrenk-, to bring (< *bher- + *enk-, to reach; see nek-2). bring, from Old English bringan, to bring, from Germanic *brengan. 5. ?fer, fertile; afferent, circumference, confer, defer1, defer2, differ, efferent, infer, offer, prefer, proffer, refer, suffer, transfer, vociferate, from Latin ferre, to carry. 6. Prefixed and suffixed zero-grade form *pro-bhr-o-, ?something brought before one? (*pro-, before; see per1). opprobrium, from Latin probrum, a reproach. 7. Possibly suffixed zero-grade form *bh-tu- in Latin words having to do with ?chance? (? < ?a bringing, that which is brought?). a. fortuitous, from Latin fortutus, happening by chance; b. Fortuna, fortune, from Latin fortna, chance, good luck, fortune, and Fortna, goddess of good fortune. 8. Probably lengthened o-grade form *bhr-. ferret1, furtive, furuncle; furunculosis, from Latin fr, thief. 9. feretory, ?phore, ?phoresis, ?phorous; amphora, anaphora, diaphoresis, euphoria, metaphor, periphery, pheromone, telpher, tocopherol, from Greek pherein, to carry, with o-grade noun phoros, a carrying. 10. paraphernalia, from Greek phern, dowry (?something brought by a bride?). 11. sambal, from Sanskrit bharati, he carries, brings. (Pokorny 1. bher- 128.)
10:48:19 - Claudia - categoria: parole  

Wed 30 November 05

Mall

In quarta turismo oggi spiegavo come la prima forma di riciclaggio conosciuta sia quella delle... parole; difficilmente infatti se ne inventano di nuove se se ne possono riutilizzare di vecchie nello stesso (ampio) ambito semantico. In particolare mi è venuta questa osservazione mentre parlavo di "wallpaper" (tappezzeria, lett. carta da parete) e qualcuno mi ha chiesto "ma cosa c'entra con i wallpaper del telefonino?".
Lo stesso concetto si può comunque applicare alla parola "mall" (usata sptt in americano) - "centro commerciale" (sinonimo di "shopping mall" o "shopping centre/center") . Nel caso specifico le tappe del riciclaggio sono state tali da rendere l'origine quasi irriconoscibile, un po' come le piastrelle fatte con la plastica delle bottiglie.
L'origine è l'inglese "pall-mall" (= italiano "pallamaglio"), un gioco del 17? secolo il cui obiettivo era far passare attraverso un cerchio di ferro sospeso una palla di legno colpita con una sorta di martello con asta lunga (un maglio appunto). La stessa espressione passa a definire l'area di gioco, ovviamente piuttosto ampia (anche per l'incolumità degli spettatori). Carlo II nel 18? secolo giocava a pallamaglio in una zona di Londra vicino al suo palazzo (St james's Palace), la quale prende da allora il nome di Pall Mall, diventata poi una via alla moda con club esclusivi. Il campo di gioco (da allora "the Mall") fu a breve spostato in un'area contigua all'interno di St James's Park.
"Mall" passa ad identificare un qualsiasi viale ombreggiato per passeggiare (quello che è diventato the Mall a Londra, dopo che si è smesso di giocare a pallamaglio...); la prima testimonianza scritta dell'uso della parola come sinonimo di "centro commerciale" è del 1963.
Perché Pall-Mall sia anche il nome di una marca di tabacco e di sigarette mi è sconosciuto.
Quanto all'etimo della parola maglio e della sua radice indoeuropea ... mi riservo di approfondire in futuro.
12:48:03 - Claudia - categoria: parole  

Mon 21 November 05

Muscolo

Rimando i post in coda per scrivere questa cosa che non sapevo. Premetto che da qualche anno ormai ricevo periodicamente "la palabra del dia" sull'etimologia di parole spagnole che giudiziosamente archivio senza leggere.... Oggi l'ho letta, era l'etimologia di " m?sculo ".
Riporto il testo.
"Observando el movimiento de los m?sculos de la parte superior de la pierna (la gamba) al contraerse y distenderse, los antiguos romanos lo compararon con un ratoncito (topolino) que va y viene, y adoptaron para denominarlo la palabra *musculus*, diminutivo en lat?n de *mus* (rat?n), que lleg? al castellano como *m?sculo*.
Con el tiempo, el uso de este vocablo se fue extendiendo para denominar a todos los m?sculos del cuerpo, mientras que para los de la parte superior de la pierna se fue reservando la palabra *muslo* (in italiano "coscia") , derivada del anterior."
Ecco. A me piacciono ste cose! In sostanza anche in inglese la parola "mouse" e la parole" muscle" sono parenti. Mmmmm. Provatelo a dire a uno che fa body-building.
09:53:34 - Claudia - categoria: parole  

Wed 09 November 05

"Cioè"

Una ventina d'anni fa, forse più, si infilavano "cioè" casuali nei discorsi di moltissime persone, tanto che sull'argomento si era scritto e discusso animatamente.
Vezzo? Pausa di pensiero? Insicurezza? Chissà. Il "cioè" (così come il corrispettivo "I mean" inglese) è piano piano andato sparendo in questo suo uso improprio, sostituito da altri intercalare.
Ho l'impressione che ora vada per la maggiore il "come dire". Potrei fare i nomi di colleghi che ne fanno un uso smodato e talvolta irritante. Delle volte mi accorgo che ci casco anch'io! Riempie la bocca, fornisce un alibi nel caso l'espressione usata non sia la più adeguata o ... come dire... fuori luogo. Ho deciso di scrivere questo post come promessa a me stessa che ... come dire ... mi sforzerò di non usarlo più!
A proposito di intercalare cmq il più esilarante esempio che abbia mai sentito usare era il "se non m'inganno" , del nostro prof. di Glottologia all'Università. Non solo infarciva le lezioni ma era anche fedelmente riportato nelle dispense dei corsi, perfino nel caso queste diventassero veri e propri libri (come nel caso di "Appunti di fonologia e fonetica articolatoria") . Ho appena scoperto che il nostro buon N***i ha nel frattempo scritto diversi ibri dal titolo interessante. Mi viene ...come dire... la curiosità di leggerli alla ricerca di un bel "se non m'inganno"!
12:52:33 - Claudia - categoria: parole  

Mon 17 October 05

Prepotenza

Oggi mentre sul Cosia uno mi sorpassava sfiorandomi il fanale sinistro per poi rigettarsi sulla destra senza alcun uso di frecce mi è venuta la curiosità di cercare l'etimologia di "prepotente" (questo, ovviamente, dopo la sfilza di insulti dovuti). Non che sia difficile immaginarla, però mi incuriosiva la discrepanza tra un'origine evidentemente positiva e un significato diffuso non tale.
In effetti la parola deriva dal latino prae- (che indica preminenza) + potens, potente e anche sul dizionario italiano la prima definizione che si trova è "molto potente, che è superiore ad altri in potenza". Solo al numero 3 si trova la definizione che più generalmente viene in mente e cioè "di persona che tende a imporre la propria volontà su quella degli altri, specialmente con la forza o in modo arrogante e insolente".
I prepotenti come quello di oggi credono di incarnare la numero uno e invece sono delle schifezze da numero tre.
Prepotenza non è solo nelle azioni; prepotente è anche chi usa gli altri a proprio piacimento, chi pensa di avere più diritti, chi si considera superiore, chi usa le parole astutamente come fossero del diserbante per aprirsi la strada.
Non sopporto i prepotenti.
21:24:18 - Claudia - categoria: parole  

Wed 28 September 05

Dating

C'è un concetto che in italiano non si riesce ad esprimere così sinteticamente come in inglese ed è quello del "dating".
"Date" vuol dire, tra le altre cose, "appuntamento" e il verbo che ne deriva può essere usato sia transitivamente che intransitivamente. Nel primo caso, ad esempio in "I'm dating him", significa "uscire con una persona", vedersi senza troppo impegno o senza troppe ambizioni per il futuro. Nel secondo caso, quando si usa un più generico "I'm dating", significa "vedere anche più di una persona in situazioni anche ritenute intime ma senza prendere alcun impegno con nessuna di esse". Mmmm, l'ho sempre vista come una cosa difficile da fare a Como, la vedo un po' più New York, Londra, Milano. Forse bisogna anche esserne costituzionalmente portati.
23:13:30 - Claudia - categoria: parole  

Wed 27 July 05

Fuckwittage - fuckwit

Secondo Helen Fielding "fuckwittage" si pronuncia alla francese e fa rima con "fromage". Non sono ancora riuscita a pensare a due buone parole italiane adeguate a tradurre sostantivo astratto e persona che lo incarna, anche se suppongo che nella versione italiana di BJ si sia in qualche modo risolta la cosa... qualcuno ce l'ha per caso? In ogni caso in BJ il concetto generale si restringe aggiungendo l'aggettivo "emotional".

Fuckwittage / fuckwittery:
(1) Acting the fool; foolishery.
(2) Stupidity.
(3) To fuck-with (someone / -thing).
http://www.sex-lexis.com/F-Word-Dictionary/fuckwittage%20/%20fuckwittery

The term "fuckwit" may now be used quite easily in non-technical circles and probably applies just as equally to many people we meet in everyday life. Rude people, devoid of manners. Loud people, especially those who use their mobile telephone in totally inappropriate environments and only know two voice volumes ('silent' and 'shouting').
Many fuckwits drive buses. Actually, many fuckwits just 'drive' - badly.
However, not all drivers, of buses or otherwise, are fuckwits.
Fuckwits park on pavements and in disabled parking spaces when they are not entitled to do so.
Fuckwits always believe they have 'right of way'.
Fuckwits drop litter in the street.
Fuckwits only generally care about themselves and this is evident in their overall attitude toward everything and everyone else.
Fuckwits always know absolutely everything in the history of everythingness.
Fuckwits talk lots and listen little.
Fuckwits never allow evidence to prevent them continuing to be a fuckwit.
Fuckwits, basically, are fuckwits.There is no cure.
You'll know when you meet a fuckwit.
http://www.fuckwit.info/whatis.htm

fuckwit - an idiot or buffoon of the highest order. In Helen Fielding's Brigit Jones' Diary a 'fuckwit' is specifically a man who messes a woman around, engaging in 'fuckwittage'.
http://www.concreteelephant.com/words/fuck.htm

Emotional Fuckwittage
Sorry guys, but this entry bashes your kind for a bit. Am just a little pissed at someone. And this sorry-assed guy happens to be afflicted with emotional fuckwittage.
Emotional fuckwittage is a syndrome that afflicts about 80% of guys I've met. Clinical signs of this syndrome include:
inability to be truthful as to whether you are attached or not coming on to other girls big-time when you are attached inability to commit leading girls on about how you really feel about them.
The above list isn't complete, really, but basically an afflicted male may exhibit one or more of the signs. It's really fucking disgraceful. A classic example of a man afflicted with emotional fuckwittage is clearly described in the Bridget Jones Diary- Daniel Cleaver.
http://divaresque.blogspot.com/2005/02/emotional-fuckwittage.html
19:21:21 - Claudia - categoria: parole  

Tue 26 July 05

The f*** word - vietato ai minori di 18 anni e a chi non sa l'inglese

Siccome qualcuno si chiederà come sono finita sulla pagina che propongo, mi discolperò dicendo che stavo cercando una definizione precisa di "fuckwittage" , parola molto usata nel Diario di BJ, dal quale libro volevo trarre delle citazioni da mettere in questo blog.
Comunque sia credo sia una pagina molto istruttiva...quindi eccola qui.
http://www.concreteelephant.com/words/fuck.htm
18:48:05 - Claudia - categoria: parole  

Mon 11 July 05

Ancora una parola

Questa sì che è buona!
La parola inglese "sad" deriva da un germanico *sa??az che è parente del latino sat, satis cioè "abbastanza", e il primo significato, ormai obsoleto (ma forse solo esplicitamente tale) è "che ne ha avuto abbastanza".
Invece la parola italiana non sembra andare più indietro del latino tristis.
14:20:52 - Claudia - categoria: parole  

Tue 28 June 05

Love

Il titolo del post non fa riferimento ad un meraviglioso gruppo degli anni '60 che comunque consiglio vivamente di ascoltare (specie la canzone "Alone again").
Si tratta invece della parola. Ecco ho appena scoperto che la radice è la stessa di "libido" e confrontabile col sanscrito "l?bhyati" = "desiderio" contraddicendo il famoso refrain "niente sesso siamo inglesi"... :-)
L'interesse per la parola è stato scatenato non solo dalla mancanza del suddetto (che fa crescere almeno la curiosità intellettuale in proposito) ma anche dal fatto che continuo a sentire usata l'espressione "love to bits" che non riesco a trovare in nessun cavolo di dizionario né mono né bilingue ma che significa "amare tantissimo" ed è diffusa dalla mia amica Patricia fino a Eastenders. Mi piacerebbe sapere però perché "amare a pezzettini" ... Nel senso di "amare tanto da sentirsi in tanti piccoli pezzettini"? Boh!
Guardano sul bilingue ho comunque fatto un'altra strana scoperta. "Love begotten" , letteralmente "generato dall'amore" , significa "figlio illegittimo" .... Come per dire che quelli legittimi non sono generati da amore? Mah.
21:06:47 - Claudia - categoria: parole  

Sun 26 June 05

L'inglese

Sono capitata per caso su questo sito interessante http://www.takeourword.com/index.html . Nella sezione "back-issues" > "theory" c'è una definizione dell'inglese come "lingua creola". Non ci avevo mai pensato.
Un creolo nasce dalla mescolanza tra una o più lingue locali (oppure da chi in un certo luogo è stato trasportato per forza) e quella di colonizzatori o invasori. Il primo stadio è quello "pidgin", in cui la lingua prevalente viene semplificata al massimo, arricchita di termini locali ed usata come mezzo di comunicazione semplice e diretto allo svolgimento di azioni concrete (ad esempio il commercio). Diventa "creolo" quando le generazioni successive creano una grammatica sulla base del lessico che sentono utilizzato dai loro genitori, a riprova che una strutturazione sintattica è capacità innata nell'uomo (tranne che nei miei alunni). Pensiamo alle lingue delle isole caraibiche, nate mescolando per esempio l'inglese con le lingue africane degli schiavi.
Questo cosa ha a che vedere con l'inglese? Be' il discostarsi della grammatica inglese da quella di altre lingue germaniche (e per certi versi la sua semplificazione) nonché la enorme ricchezza di lessico sono dovuti al contatto avuto innanzitutto dai vari dialetti anglosassoni tra di loro, poi tra questi è l'antico nordico dei danesi che invasero il nord e l'est dell'Inghiltrerra e il sud della Scozia, intorno all'8?secolo, e infine tra l'antico inglese e la variante normanna del francese dell'11?secolo (che a sua volta era un francese parlato da popolazioni di origine scandinava e quindi con un lessico in parte germanico...); senza poi dimenticare l'influenza del latino della Chiesa e dell'erudizione e, naturalmente, l'evoluzione continua e ancora attuale dovuta alla grande diffusione di questa lingua ai giorni nostri .
Mi fanno arrabbiare quelli che dicono che l'inglese è una lingua semplice come lo sono le menti di chi lo parla.... Una grammatica non deve essere complessa per essere efficace (lo dice anche Pinker); è invece importantissimo il lessico e quello inglese consente (a chi è in grado di farlo) di cogliere moltissime sfumature talvolta intraducibili.
Meglio essere bastardi che puri, alla faccia di bossi.
14:33:23 - Claudia - categoria: parole  

Sat 25 June 05

Pundit

http://www.gamehouse.com/gamefrme.jsp?game=twist
Ho appena finito di giocare a Text-twist dove sono riuscita a fare circa 50.000 punti, che non è male da sola (quando giocavo con l'ale siamo in poche occasioni riusciti a fare di più). La versione online prevede che si trovino tutte le parole da tre a sei lettere con le 6 lettere che vengono date alla rinfusa; se si trova quella da 6 nel tempo limitato concesso si può passare a quella successiva . Ah naturalmente è in inglese!
Sembra facile ma in realtà un sacco di parole scappano; oggi devo ammettere che mi sono fatta un po' aiutare dalla chat annessa.
Talvolta inserisco parole che manco so cosa significhino!
Be' ne ho appena cercata una
"pundit"
è una parola di origine indiana ("pandit" dal sancrito "pandita" = erudito, competente)che significa "bramino erudito" ed è utilizzata scherzosamente per dire "sapientone".
Ecco anche oggi ho imparato qualcosa.
17:38:29 - Claudia - categoria: parole  

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