Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Mon 08 September 08

Foto

Ho pubblicato un album pubblico con le foto delle vacanze su Picasa perché era più veloce che farlo con Bubbleshare. Inoltre c'è la possibilità di aggiungere facilmente delle didascalie, cosa che ho fatto per tutte le 387 foto.... In effetti da quando ho una macchina digitale tendo un po' ad esagerare: per esempio, all'interno di una grotta con la pellicola si sarebbe fotografata una stalattite, o al massimo due o tre... così come non ci si sarebbe sognati di fare 5 foto dello stesso campanile... Be', beccatevele lo stesso, se non altro nessuno è obbligato a guardarle tutte come se fosse invitato ad cena con proiezione di diapositive e/o video... :-)
13:03:14 - Claudia - categoria: link  

Aggiornamenti

Dovrei essere a scuola, essendo il primo giorno, ma io inizio col giorno libero... E allora ne approfitto per aggiornare sulle disgrazie raccontate.
I lattonieri sul tetto ci sono stati, anche se solo in seguito a una mia incavolatura dopo la comunicazione che non sarebbero venuti perché pioveva... Hanno cambiato delle tegole vicino alla scossalina dell'abbaino, secondo loro, forse, tagliate corte; non mi hanno assicurato però che fosse davvero quello il problema. Naturalmente le forti piogge previste nel week-end non si sono materializzate dalle nubi pur minacciose che sono passate di qui, e quindi non ho potuto controllare. Ora non so se rimettere a posto le cose nella nicchia che ho svuotato o no.
Quanto a Vodafone - hanno tentato di chiamare alle 19.30 di venerdì ma io ero in garage a sistemare un armadio di plastica appena comprato e quindi non ho potuto rispondere. Quando mi succede qualche pasticcio mi viene la fregola di mettere in ordine e pulire, e il garage dà molta soddisfazione, essendo di solito il principe dello schifo, specie se paragonato a quelli dei vicini...
Sul fronte della salute posso solo aspettare il 19.
E' stato un bel week-end per il resto, pieno di affetto; non farei il cambio...
11:09:27 - Claudia - categoria: diario  

Wed 03 September 08

Depressione

Oggi è stata una giornata partita male e finita peggio; quindi ancora non posso fare la cronistoria delle stupende vacanze in Francia con V(ho anche per sbaglio interrotto il caricamento delle immagini in un album...).
Iniziamo dicendo che già la faccenda di ieri mi aveva messo di cattivo umore ; aggiungiamo che è un po' di tempo che mi sento particolarmente ansiosa nei confronti miei e di chi mi sta intorno.
Stamane ho incominciato con un volo a sacco di patate non appena entrata nel condominio di mia madre; scarpe bagnate, sono scivolata sul marmo e sono finita orizzontale - adesso ho un bel livido. Sono andata a scuola per sistemare i tabelloni poi a fare la raccomandata prima di andare alla mia visita meno che annuale dalla dottoressa; prima di tutto si è rifiutata di mettermi la distinzione tra hdl e ldl nell'impegnativa per gli esami del sangue: basta il colesterolo totale! Ma cavolo! Poi mi ha prescritto un ansiolitico, che però naturalmente io ho paura a prendere; poi non mi ha fatto le due impegnative per l'isteroscopia che devo fare tra 15 giorni (e che mi preoccupa un po') perché mancava l'ipotesi diagnostica (non avevo portato gli appunti della ginecologa). Vabbè. vado in banca per prelevare dal bancomat e vedere la lista dei movimenti e il servizio non funziona. Vabbè. Incontro l'Anna che mi tira un po' su di morale poi torno a casa di corsa, dopo avere ricevuto ben due telefonate una dietro l'altra perché non si trovavano i tabelloni sul sito (è vero, era inavvertitamente sparito il link quando ho eliminato la pagina vecchia - ancora non sono abituata a ste cose - però erano linkati sia alla pagina degli studenti che a quella dei genitori). Vabbè. Ma il peggio è poi stata la conclusione del pomeriggio - e che non promette nulla di buono per i prossimi giorni - che è stato l'allagamento della stanza dei giochi durante le forti piogge. Era già successo nelle tempeste di luglio con intervento sul tetto da parte dell'impresa; pare fosse entrata acqua anche mentre ero via durante la bufera di ferragosto, ha controllato la mia vicina; ma oggi non pioveva in modo eccezionale come allora, eppure sembrava di stare sotto un rubinetto, una roba da piangere (come ho fatto, spaventando anche i bambini dei vicini quando li ho chiamati per venire a vedere da dove entrava l'acqua, in caso i muratori venissero mentre sono a scuola). Pare che vengano venerdì alle 14, ma le previsioni sono brutte, quindi potrebbe ancora ripetersi l'allagamento (siccome esce soprattutto tra una trave e il muro è impossibile raccoglierne una buona parte anche coi secchi) - così ho dovuto spostare tutto e mettere stracci e cellophane. E se poi fosse brutto anche venerdì - probabile - gli operai sul tetto non ci possono salire. Ca**o. Posso dirlo?
22:49:52 - Claudia - categoria: diario  

Tue 02 September 08

Non fidatevi delle compagnie telefoniche

E' difficile ricominciare a scrivere dopo un lungo silenzio... E allora parto con il copia incolla della mail che ho spedito ad Andrea di Altroconsumo per raccontare la "bella" esperienza con *****....
Armatevi di pazienza ma leggetela.

In data 23 giugno 2008 venivo visitata dall'agente G. S. della *****, il quale, dandomi informazioni parziali e non del tutto corrette sull'offerta *****, mi faceva firmare una proposta di abbonamento per ricevere la stessa, promettendo "nessun impegno" fino a settembre. In sostanza mi aveva raccontato panzane sulle tariffe e sul fatto che fino a settembre avrei potuto non procedere con la disattivazione dalla Telecom: ci potevo pensare e decidere solo dopo aver provato i due mesi gratis. Mi aveva anche promesso due SIM gratis oltre a quella della ******, il cui utilizzo mi sarebbe stato addebitato sul mio conto se le avessi usate. Nonostante la mia lunga esperienza di AltroConsumo come una cretina avevo firmato...

Informatami poi sui reali termini dell'offerta e avendo capito che era meglio recedere subito, il giorno 27 giugno spedivo raccomandata con ricevuta di ritorno (regolarmente ritornatami) all'indirizzo del servizio clienti ******, in seguito alla quale, durante il mese di luglio, venivo contattata da una loro operatrice che mi chiedeva la ragione di questo recesso, confermando la regolarità dei termini dello stesso.
Nel frattempo avevo informato via e-mail il suddetto agente della mia volontà di non procedere, dopo che aveva tentato ancora di convincermi di avere ragione lui.

Il tre luglio ricevevo tre SIM dalla compagnia che aveva mandato l'agente , che prontamente rispedivo per raccomandata allo stesso indirizzo di provenienza ed all'attenzione del sig. S.
Sempre durante il mese di luglio ricevevo una telefonata dal corriere, al quale comunicavo il rifiuto di ricevere il modem, nonché una telefonata da un altro operatore, che mi chiamava per l'attivazione, al quale pure comunicavo la mia volontà a non procedere. Da quest'ultimo ricevevo rassicurazioni sul fatto che non ci sarebbero stati ulteriori disguidi.

Ignoravo peraltro le comunicazioni scritte con cui ****** mi ringraziava della scelta, nonché l'sms con cui mi si offrivano 250 punti *****... Tanto però per sottolineare la qualità del servizio, le comunicazioni via posta normale di cui sopra sono state ben tre - identiche, due spedite lo stesso giorno e una una settimana più tardi.... Inoltre il sig. S. mi aveva detto che, per provare la differenza con Telecom, il 1** avrebbe risposto SUBITO con un operatore senza selezione di numeri: quando ho provato a giugno, l'operatore non era nemmeno un'opzione, com'è invece diventata ora (naturalmente è l'ultima opzione e per la quale cercano di scoraggiarti informandoti delle lunghe attese).

Oggi la doccia fredda: ricevo un conto telefonico di 120 euro addebitatomi sulla carta di credito, da cui risulta l'attivazione delle SIM sopra citate (compresa quella per l'apparecchio) - che è evidentemente stata fatta in maniera truffaldina dal suddetto sig. S...

"Fortunatamente" sono riuscita a chiamare il *** e a parlare con un'operatrice gentile, che ha inserito il reclamo e mi ha consigliato di spedire una raccomandata A/R completa di fotocopia del documento di identità, in cui chiedo la disattivazione delle tre SIM e il rimborso di quanto addebitato, e nella quale ho descritto anche quello che è successo con nomi e cognomi, minacciando le vie legali grazie al vostro aiuto...
18:34:51 - Claudia - categoria: spunti  

Thu 17 July 08

Della gentilezza

Nonostante io sia una persona in balia delle emozioni e quindi anche dei nervosismi temporanei, con scatti o commenti isterici, credo di essere fondamentalmente una persona gentile. A partire dalle piccole cose: per favore, grazie, grazie ancora, arrivederci (e grazie), sorriso alla cassiera del supermercato, mano alzata per ringraziare chi mi fa passare in macchina.... Cose così semplici che non si capisce perché alcune persone non ne vogliono sapere.
Le persone gentili hanno su di me un effetto positivo; mi fanno vedere il mondo sotto una luce migliore. Esempio: la settimana scorsa la commessa di un negozio di perline ci ha fatto lo sconto quando le ho raccontato (senza secondi fini) che mia nipote Julia (che era con me) lavorava in un negozio simile in America. Ne sono uscita di buon umore e non per i pochi euri risparmiati.
D'altra parte le persone cafone mi fanno venire un nervoso! Le commesse che sembra che ti facciano un favore a servirti e non ti salutano né ringraziano, quelli che in macchina si buttano, passano e non ringraziano, quella scema di oggi che mi ha chiuso in faccia la porta a vetri a casa di mia madre e, senza nemmeno grugnire, si è voltata dall'altra parte ed è andata - (fa niente che avessi la chiave, io l'altro giorno mi sono precipitata a tenerla quando ho visto che stava arrivando un tizio, il quale mi ha sorriso, ringraziato, detto che aveva la chiave e salutato, e ha fatto sorridere pure me!).
E' per quello che anche i miei nipoti (in Europa da una decina di giorni e da tre in mini-vacanza in Francia - con gran sollievo...), mi fanno rimanere male quando non salutano le persone che incontriamo, oppure quando non dicono please o thank you e si comportano come se fosse loro tutto dovuto.
E' per quello che invece mi trovo bene coi miei condomini, perché abbiamo tutti un po' lo stesso atteggiamento.
E' per quello che mi piace tanto V. (e anche un pochino più che mi piace, via...).
E' per quello che Alberto, Angelo, Fabio, Nadia di PASW sono così speciali.
E' per quello che l'ex moroso per cui ho inaugurato il blog mi faceva stare a disagio nei negozi o nei ristoranti, apparentemente educato ma falso e pronto a scattare.
Davvero, è così semplice!
19:23:03 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mon 30 June 08

Olimpo

Ho un piccolo Olimpo personale dove si posizionano persone con le quali mi sento in comunione dell'anima.
Alcune sono conosciute: amici, colleghi... come tanti di quelli conosciuti grazie a PASW.
Altri sono sconosciuti; sono i miei artisti preferiti: scrittori, musicisti, attori...
Nella categoria "scrittori", a pieno titolo è entrato in questi giorni Jonathan Coe, di cui ho già parlato in queste pagine quando lessi Closed Circle. Va a posizionarsi accanto a Lodge e a Sacks, tra quelli cioè di cui vorrei possedere e leggere tutto. Ho infatti letteralmente divorato il suo ultimo romanzo, The Rain Before It Falls (che ha già un paio di anni), ed era cosa che non mi capitava da tantissimo. Non so spiegare cosa mi abbia tenuto così attaccata ad una storia di tragico seppur non amaro realismo, che ha ben poco di divertente. Ma ancora una volta Coe mi ha catapultato dentro il suo romanzo, e una volta dentro dentro non ci si può staccare, se non alla fine, quando l'impressione è quella di congedarsi da degli amici, persone che quasi quasi vorresti ti scrivessero almeno a Natale per sapere come va...
17:56:33 - Claudia - categoria: spunti  

Mon 16 June 08

Criature

Non avendo figli non so e probabilmente non saprò mai cosa si prova nel momento in cui si capisce che è ora di lasciarli andare e in cui magari bisogna accettare un loro partner che non ci piace.
Le uniche mie creature sono dei siti; il primogenito è il sito del Pessina. Non è una creatura perfetta, ma mi è costata parecchia fatica e molto studio, l'idea che qualcuno ci possa mettere mano senza conoscenza o rispetto del perché le cose sono stata fatte in un certo modo mi fa accapponare la pelle.
Ma ormai non ha più senso che vi rimanga attaccata. Certo, non è che i soldini che mi danno mi facciano schifo, servono per una mini-vacanza (circa mille euri all'anno). Certo, il rischio che chi ne prenderà in mano le sorti lo stravolga è concreto... Ma ormai lo scollamento è troppo; mi mandano le notizie e io non so se sono tutte o no, a volte mi pare si contraddicano, a volte provo un senso di fastidio al lavoro che mi si richiede magari quando sto facendo altro; ci sono persone che mi scrivono per chiedere informazioni sulla scuola e io ormai non so più rispondere... Non ho nemmeno tanta voglia di rimettere mano a quelle parti magari obsolete a cui nessuno sembra badare, tipo la sezione sugli esami di stato. Il sito di una scuola deve essere tenuto da chi ci lavora, e il periodo di interregno ormai è durato troppo perché abbia ancora senso.
Non so cosa succederà ma ormai la decisione è presa. Forse coi figli, in effetti, è più complicato! :-)
18:08:52 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 11 June 08

Riti e passaggi

E oggi finalmente ho terminato gli scrutini, il rito che segna davvero la fine dell'anno scolastico; non che questo segni anche la fine del lavoro. Settimana prossima per molti colleghi iniziano gli esami; io, graziata da quinte quest'anno, sarà impegnata nei corsi di recupero. Ma, insomma, gli scrutini sono sempre un momento di decisione importante; è capitato che li attendessi con più trepidazione o che ne uscissi più sdegnata o triste o delusa. Questi sono filati via abbastanza lisci, quasi con nessun disaccordo e nessuna palese ingiustizia. L'unica cosa che mi sorprende è il fatto di essere già a giugno inoltrato. Ho paura di svegliarmi e ritrovarmi nel marasma di verifiche dell'ultimo periodo. Se qualcuno legge questo per favore mi pizzichi così controlliamo che è vero.
E a proposito di riti e di passaggi, ieri, dopo aver scambiato due parole con un mio alunno di quarta, pensavo a quanto cambiano i maschi tra i 17 e i 18 anni. Non me n'ero mai accorta perché ho per 12 anni avuto un numero di alunni maschi che si contava sulle dita delle mani. Può darsi che questo fenomeno sia poi accentuato con la classe dell'interessato, partita da un altissimo livello di pigrizia, demotivazione, maleducazione, arroganza, rifiuto a prescindere quando li ho conosciuti in terza (vedi settembre 2006). Ora, pur non avendo ancora del tutto sconfitto l'indolenza che li caratterizza né compensato la non completa motivazione nell'indirizzo di studi, si intravedono davvero in loro gli adulti che saranno laddove lo scorso anno sembravano adolescenti impazziti. Quando ti parlano, al di fuori della classe in particolare, sono sorridenti, educati, spiritosi senza arroganza... Anche quando fanno gli impertinenti lo fanno come per imitare i se stessi che erano, per prendersi in giro.
Sono contenta di avere deciso di tenerli; lo scorso anno sembrava che avrei avuto la quinta in cambio (per questioni di part-time di una collega) e non me ne dispiacevo. Per puro calcolo egoistico avevo deciso di chiedere il cambio (la quinta sarebbe stata di 27, molti disgraziati e nessuno mai stato mio alunno) - pensavo "almeno so di che morte devo morire". Meglio così. Chissà, magari l'anno prossimo riesco perfino a convincerli a studiare... :-)

20:49:53 - Claudia - categoria: riflessioni  

Thu 05 June 08

E a me fa ridere...

... ancora rileggere l'appello del copri-spazzolino scritto quasi tre anni fa. Da allora, o meglio da quando il suo compagno ha ripreso ad essere al suo fianco, molti oggetti in casa hanno preso vita. C'è molta più allegria. E non solo tra gli oggetti, in effetti.
19:13:33 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 04 June 08

Sospiro di sollievo

Quello che ho tirato ieri sera quando mi sono collegata a www.setificio.com e ... il sito nuovo funzionava!!!
Essenzialmente i miei timori erano legati soprattutto alla mia poca dimestichezza con questo tipo di siti, non sapevo se sarei riuscita a settare il tutto in maniera che le pagine, il database e il server "dialogassero" senza problemi.
Ce l'ho fatta. Il lavoro vero comincia ora, ma almeno so che non è tempo sbattuto via.
17:17:32 - Claudia - categoria: diario  

Tue 03 June 08

Compassio

Black-out. Chi di noi non ne ha mai avuti? Quei momenti in cui non ricordiamo assolutamente se abbiamo staccato il ferro da stiro uscendo di casa, o in cui ci sorprendiamo per non avere chiuso la porta del garage (o spento la luce, come a me oggi). Ci innervosiamo, ci incavoliamo, giuriamo che faremo più attenzione la prossima volta, ci scriviamo appunti e bigliettini, facciamo mente locale ogni volta che facciamo qualcosa... fino alla volta successiva che succede.
In questi giorni non riesco a non pensare con un grandissima compassione a quella mamma che ha lasciato la sua bambina in macchina e l'ha ritrovata morta. Come ha fatto, come ha fatto? Se sorge spontaneo chiederselo altrettanto è comprensibile capire che può succedere. Solo che le conseguenze qui sono peggio che drammatiche.
Me la immagino durante la mattina nella classe dove ha fatto supplenza. Magari ha spiegato qualche passaggio ostico che la docente della classe non aveva saputo porgere bene, magari ha ascoltato qualche ragazzo preoccupato per la fine dell'anno, magari ha fatto qualche battuta o magari solo guardato per aria e zittito i ragazzi. E poi in sala docenti; magari ha chiacchierato e preso il caffè con qualche collega, magari ha sistemato le sue cose, magari dentro di sé si preoccupava per le piccole cose di ogni giorno o per il marito o per il tempaccio di questi giorni; magari faceva programmi per la piscina a giugno e per il mare ad agosto... Quanto sembrano belle questi pensieri, dopo.
Una vita appena cominciata è finita ma altre 4 sono distrutte. Non so lei come farà a riprendersi dal rimorso, ma penso anche agli altri due figli, "già grandi" diceva il giornale, sì, grandi..., "già" alle elementari.
Non ne riesco a scrivere bene ma mi sento una gran pena dentro.
21:23:58 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 28 May 08

Liberazione...

Certe volte la soluzione è lì a portata di mano e semplicemente non ci si pensa...
Oggi soffrivo come sempre di imprigionamento da reggiseno, accessorio col quale, per quanto mi sia essenziale, ho da tempo un cattivissimo rapporto, specie da quando non riesco più assolutamente a trovarne della mia taglia senza ferretto. Fastidio, costrizione, mal di stomaco. Mi sono sdraiata qualche minutO, cercavo di rilassarmi e ping! L'illuminazione....
Ma togliamoli 'sti ferretti, no? E così ho fatto.
Il ferretto è inutile e fastidioso, ma basta un piccolo taglietto e si sfila facilmente. Via una bella ventina di aggeggi infernali nel sacco del riciclo.
Ora attendo illuminazioni di portata superiore.
17:14:16 - Claudia - categoria: riflessioni  

Thu 22 May 08

La solita anteprima

Mi sa che prima o poi dovrò creare la categoria "lettere" visto che ogni tanto mi parte lo sghiribizzo di scriverne una al giornale locale, con dovuta anteprima in questo spazio...

Cara Provincia,
ti scrissi più o meno la stessa lettera una dozzina di anni fa, allora addirittura "promossa" in cronaca di Como!
La situazione non è cambiata. Parlo del passaggio a livello di Como Borghi.
Ora come allora, nonostante i cambi di orario avvenuti, che raramente fanno incrociare i treni in arrivo da Milano e Como Lago, il passaggio a livello si chiude con inspiegabile anticipo (ben prima che da una parte o dall'altra ci sia un treno in vista) e si apre con snervante lentezza, creando, se va bene, innervosimento negli automobilisti e ginniche prodezze da parte dei pedoni; se va male, cioè se è un'ora di punta, creando una fila in via Petrarca che spesso si riflette anche sulla viabilità di via Dante. Sembra che gli addetti di servizio alla stazione se ne freghino, e quasi traggano godimento da ciò. Dove infatti il passaggio a livello è automatico (viale Battisti e viale Lecco) questo rimane chiuso per lo strettissimo tempo necessario.
Due esempi. Sabato dovevo prendere il treno per Milano in partenza alle 13.50. Sono arrivata in stazione alle 13.41 che il passaggio a livello si stava chiudendo; il display annunciava un ritardo di 7 minuti del treno delle 13.40 proveniente da Milano. Questo è infatti arrivato dopo qualche minuto e ripartito alle 13.47. Ma ecco l'attesa del treno per Milano, arrivato alle 13.51. Sono salita che le sbarre eranno ancora abbassate; immagino si siano alzate quando il treno era già partito. In viale Battisti si erano abbassate, rialzate, riabbassate e rialzate; a Como Borghi sono state chiuse per 10 minuti, in una giornata di mercato e quindi "calda" anche ad un'ora post-prandiale. E in effetti la mia permanenza in stazione è stata accompagnata da festosi clacson...
Ieri sera ero invece motorizzata ed in colpevole ritardo; arrivavo da via Dante e dovevo lasciare la macchina in via Carloni per recarmi alle 19 in via Grossi; erano le 18.51 e mi è stato impossibile girare a sinistra in via Petrarca. Per evitare di peggiorare l'ingorgo che già c'era mi sono fatta un giretto in via Dottesio e, fortunatamente, un paio di minuti dopo la coda era svanita.
Per completezza, aggiungo che la corsia di scorrimento creata in fondo a via Petrarca per consentire la svolta a sinistra è spesso indebitamente occupata da macchine con o senza doppia freccia, specialmente nei giorni di mercato.
Probabilmente il mio è il segno della mancanza di pazienza tipica di tutti quelli che si trovano a transitare di lì. Forse si potrebbero organizzare dei mini corsi di yoga in prossimità della stazione; peccato che l'inquinamento creato dalle troppe macchine che nemmeno si sognano di spegnere il motore probabilmente ne vanificherebbe l'effetto salutare.
20:20:32 - Claudia - categoria: spunti  

Meteoropatia

Stamane una mia collega di Italiano - persona normalmente pacata, gentile, simpatica - con voce lievemente stridula diceva "Se continua così uccido qualcuno!!!" . Pensavo che ce l'avesse con qualche alunno, colpevole di chissà quale efferatezza. Invece no, ce l'aveva col tempo.
Come non darle ragione? Un po' di pioggia a primavera ci sta pure, nessuno vuole il caldo d'agosto mentre si correggono i pacchi di verifiche di fine anno, né classi con le finestre spalancate sul traffico di via Castelnuovo e alunni in atteggiamento (e abiti) da spiaggia... Ma così! Quanto è, un mese, un mese e mezzo che ogni settimana sono più i giorni di acqua che quelli in cui si vede un timido sole?
La notte il rumore incessante del diluvio sul tetto mi innervosisce più di quanto già non facciano i soliti pensieri. Di giorno manca la luce, manca l'energia. Quando finirà? Finirà?
16:25:11 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 21 May 08

Monei

Sono un po' abbacchiata oggi. Ieri sera sono andata a trovare la Patti e, nel pagare la pizza a domicilio, mi sono accorta che dal mio portafogli mancava una banconota da 50 euro. Ora, io non sono una che di solito va in giro con molti contanti, però caso vuole che sabato a Milano in fine serata avessi notato il fatto di avere un 50, un 20 e un 10. Domenica ho estratto il portafogli solo per pagare il giornale con delle monete, lunedì non sono uscita di casa, mentre ieri sono stata sempre e solo a scuola, con il portafogli infilato nello zaino stracolmo. Nelle 2 ore buche dovute alla fine del ricevimento genitori, ho fatto una serie di cose in giro per la scuola, compreso telefonare ad una mamma, con lo zaino perlopiù parcheggiato in terra in sala docenti. Solo lì può essere sparito il 50, anche se è davvero difficile da credere. Da stamani giro anche con la borsetta, però che brutto!
In compenso - be', più o meno - nel giro di due giorni dalla richiesta mandata domenica ho ricevuto dall'ufficio del turismo del Périgord un carnet che ci consentirà di usufruire di una serie di sconti in varie attrazioni del luogo, dai musei alle grotte alle canoe... "Ma cosa ci guadagnano?" mi chiedeva l'amica con tre figli alla quale ho consigliato di fare la stessa richiesta, visto che anche loro si avventureranno là. Be', quelli dell'ufficio dipartimentale beneficeranno del fatto di ricevere indietro il carnet coi timbri, date e numero di persone per attrattiva (ritorno incentivato dal classico concorso a premi per chi rispedisce il tutto!) , permettendo loro di fare più precise ricerche statistiche e apportare magari dei correttivi ad un'offerta estremamente tourist-friendly come quella francese. Le attrattive evidentemente si fanno pubblicità. E noi turisti ne beneficiamo avendo qualche euro di sconto, che malissimo non fa, nonché un piccolo "compendio" di cose da vedere sotto mano (già qualche idea mi è venuta rispetto a quello che abbiamo saltato lo scorso anno). Così semplice vero? Ah già! Ma loro non tirano a fottere come in Italia....
16:23:36 - Claudia - categoria: riflessioni  

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