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Tue 23 October 07
Ringiovanimento miracoloso
Stamattina, anche grazie all'
incoraggiamento di A, sono andata a scuola a piedi. Mentre tornavo camminando sulla sinistra, correttamente rispetto al codice ma un po' pericolosamente rispetto alla via Rienza, zaino in spalla e ipod nelle orecchie, ho sentito la ragazza che camminava un po' più avanti di me e sulla destra dire qualcosa nella mia direzione. Credendo che parlasse con me l'ho guardata con aria interrogativa togliendomi un auricolare (l'avevo raggiunta nel frattempo) ma lei si è scusata dicendo che stava salutando qualcun altro. Stavo per riprendere il cammino quando sempre lei, molto più giovane di me, mi dice "Torni da scuola?" . Ho pensato "Oddio forse mi conosce e non so chi è...". Ho annuito sorridendo. E lei: "Ah, allora devi andare a casa a studiare!". "Ehm, no, veramente sono una prof...". "Ah, di educazione fisica?". Risolto il doppio equivoco lei era arrivata, mentre io ho proseguito gongolando nel doppio complimento...
18:03:19 -
Claudia -
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diario
Mon 15 October 07
Lunedì
Finalmente un lunedì libero a casa, senza la necessità di cambiarsi i pantaloni della tuta e il pile; ho messo le scarpe solo due minuti per uscire a controllare la posta.
Non che sia un giorno d'ozio peraltro. Ho scritto due interrogazioni e una verifica, nonché fatto il verbale e il piano di lavoro del Consiglio di Classe che coordino. Ho aggiornato il sito del Pessina e ora mi tocca correggere il pacco di verifiche quarta, il test dei vocaboli di una seconda e le schede biografiche delle due prime...
Comunque è un sollievo potere fare tutte queste cose senza impegni fuori casa, anche se talvolta mi chiedo come possa essersi riempita così tanto la mia giornata lavorativa negli ultimi anni. Pensandoci, non tornerei all'anno in cui insegnavo alle medie: ero sempre fuori casa, vuoi al Baule dei Suoni, vuoi a trovare una mia amica in negozio; e poi una volta alla settimana a Varese e abbastanza spesso a Milano... Per prepararmi per le 6 classi di disgraziati che avevo bastava poco ma avevo il mal di testa tutti i sabati e domenica per la fatica psicologica che era insegnare francese lì.
Ora forse ho aggiunto cose a cose (ma ho anche tolto la palestra, le lezioni di musica e le lezioni private) o forse sono diventata più lenta o forse più pignola... Fatto sta che quando le persone, come la Cristina l'altra sera, mi chiedono "Ma come, non hai tempo? Non hai nemmeno famiglia" non ho risposte. Ma tant'è.
15:20:43 -
Claudia -
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diario
Mon 24 September 07
Ci risiamo
Un altro giorno libero segnato dall'ansia da Drupal e arricchito da un forte raffredamento e mensilità femminili. Lo dicevo io che era quasi meglio quando non potevo lavorare sul nuovo sito per malattia portatile...
Ah non l'avevo detto? Sì, il laptop è tornato, con nuova scheda madre ma, per fortuna, con l'hard-disk integro; non so cosa avrei fatto se avessi dovuto ripristinare tutto, visto che già così mi sono dimenticata tre quarti di quello che avevo imparato ad agosto.
E il raffreddamento? Mi è venuto CREDO a causa di un passaggio in una classe dove sembrava scoppiata un'epidemia di tisi venerdì mattina (più che starnuti c'erano colpi di tosse continui, alunni senza voce o quasi e allarmate dichiarazioni del tipo "Proooof, sto maleeee"); già nel pomeriggio pizzicava la gola, pensavo fosse una laringite ma alla sera faticavo a respirare, la notte è stata agitata e le tre ore a scuola sabato una tortura. Il resto del week-end, nonostante abbiamo tentato di fare cose "normali" (passaggio in centro sabato e passeggiata alla Spina Verde ieri), è stato segnato dal malessere e dal consumo smodato di fazzoletti di carta, fino al crollo da sonno irrefrenabile ieri sera alle 9.30.
Oggi la salute è un pochino (ma pochino pochino) migliorata ma l'umore è peggiorato per il ritorno del senso di inadeguatezza rispetto alla mia gestione del nuovo sito con Drupal.
Ma se la tesi l'avessi scritta a macchina la mia vita sarebbe stata diversa? Certe volte vorrei essere di quelli che usano word come se fosse una vecchia Olivetti, che credono che power-point sia un super eroe dei fumetti e che a mala pena sanno spedire e ricevere e-mail....
17:53:22 -
Claudia -
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diario
Mon 10 September 07
Pur di non...
...scrivere il verbale della riunione per materia si aggiorna perfino il blog...
Sono a casa, sì sono a casa non perché insegnante assenteista (di quelli che si vogliono licenziare) ma perché abbiamo già una bozza di orario definitivo e il lunedì è ancora il mio giorno libero. Ma devo appunto scrivere il verbale e magari anche un paio di programmazioni. Lo farò, lo farò. Poi oggi ho anche gli scrutini per il candidato alla quinta serale... Andrò, andrò, ho sempre fatto tutto, pur brontolando e rimandando...
Come sto? Com'è stata la coda delle vacanze? Benino, bella.
Abbiamo avuto due week-end piacevoli, in cui V ha fatto progressi enormi nel ballo; quello scorso siamo andati a Suisio sia sabato che domenica, sfidando la paturnia dell'imminente ritorno al lavoro, del tramonto precoce, del golfino serale... Sabato questo invece siamo stati alla Biofera sia per giro tra i banchetti che per concerto serale degli Spakka.
In queste occasioni, per me c'è anche il fondamentale aspetto del ritrovare persone che vedo sempre più raramente.
Da domani incomincerò a rivedere quelle che magari se proprio dovessi scegliere.... Non ne ho voglia, ma poi mi passa, le vacanze si dimenticano in fretta. Desidero un anno in cui le interrogazioni non mi preoccupano, in cui il tempo non mi scappa, in cui la pazienza non si esaurisce.
Dovrei anche fare il solito fioretto: uscire di più, fare più attività che fanno girare il sangue invece che incriccarmi le mani e il cervello davanti al computer... in questo senso la malattia (ancora non risolta) del portatile ha avuto qualche benefico effetto, ma temo si perda al suo rientro. Ok lo faccio. Una stellina per ogni giro in bici, nuotata in piscina, serata di danze o passeggiata. Vediamo quanti quaderni riempio da qui a giugno! (Dimenticavo l'auto-massaggio cinese, ma quello lo devo ancora imparare bene...)
10:23:05 -
Claudia -
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diario
Fri 31 August 07
Tra natura e cultura...
... un titolo che sembra, forse è, uno slogan per pubblicizzare qualche località turistica, ma che è davvero il più adeguato per descrivere la vacanza conclusasi ormai, purtroppo, da martedì.
13 giorni intensi, interessanti, divertenti, stimolanti, pieni di cose fatte, luoghi conosciuti, e di tanto calore affettuoso (benché la temperatura atmosferica sia stata perlopiù di stile nordico).
La prima parte del viaggio è stata in Franche Comté, per la precisione a cavallo dei dipartimenti del Giura e del Doubs. Dalla nostra chambre d'h?te un po' troppo umida ma con ostessa simpatica, siamo partiti per escursioni varie e molto belle: le fonti del Lison il primo pomeriggio (giovedì 16) e passeggiata a risalire le Cascades du Hérisson, con infradiciante passaggio accanto ad una delle 31 cascate, il giorno dopo. Il sabato mattina lo abbiamo passato tra le grotte di Moidon (con spettacolari stalattiti e stalagmiti) e quelle des Planches (con fiume e cascate sotterranei), seguite da una bella passeggiata nei dintorni di Arbois e visita alla casa di Pasteur. La domenica 19 abbiamo fatto una lunga camminata nella foresta di Chaux seguita da una visita a Ornans. Il lunedì pausa cittadina a Besan?on, dove abbiamo passato la più parte delle ore alla Cittadella, possente fortificazione secentesca sul colle che guarda la penisola formata da un'ansa del fiume Doubs, la quale, oltre ad offrire la visita alle particolari strutture, ospita: un museo etnografico sulla regione, un museo su resistenza ed olocausto (dal punto di vista francese, che forse noi conosciamo poco), una mostra sull'architetto Vauban, uno zoo, un acquario, un insettario (bleah)...; ne siamo usciti stremati!
Il giorno di spostamento non è stato granché: tempo brutto, qualche chilometro in più nella difficoltà di seguire l'itinerario di viamichelin... siamo però arrivati in un luogo meraviglioso sia per la casa che ci ospitava sia per la regione; ne valeva la pena!
Per la precisione siamo andati in Aquitania, nel dipartimento del Périgord (o Dordogna) e, ancora più precisamente, nel Périgord Noir, un'area con "soli" 352 monumenti protetti (degli 837 della Dordogna nella sua totalità), che vanno da grotte dipinte, scavi, siti e ripari preistorici a castelli e musei, il tutto in un paesaggio naturale da mozzafiato, tra fiumi, colline e falesie, in cui l'aggettivo "trogloditico" - per descrivere il particolare rapporto tra costruzioni umane anche moderne e le pareti rocciose naturali - acquista una connotazione positiva.
Il primo giorno completo lo abbiamo iniziato con una fila lunghetta alla biglietteria di Montignac per poter entrare a Lascaux II . Dopo la visita alla ricostruzione della grotta, interessante se non così emozionante come potevo aspettarmi, siamo tornati indietro nel tempo visitando il sito di una sepoltura Neanderthal che ospita anche alcuni orsi (vivi!); il pomeriggio è proseguito a Le Thot, un museo con ricostruzione di un'altra parte di Lascaux e un piccolo zoo con animali "tipici" delle raffigurazioni paleolitiche, e con successiva visita alla bella Sarlat. Il giorno dopo eccoci a Les Eyzies (una vera capitale per gli appassionati di preistoria) all'Abri Pataud, uno scavo archeologico che arriva a "profondità" tra 35.000 e 20.000 anni e i cui ritrovamenti riempiono un piccolo museo; da lì la camminata al museo della Preistoria è davvero breve e vale ogni passo e ogni euro speso per entrare. Peccato per il diluvio che ci ha sorpreso all'uscita e che ci ha quasi fatto desistere da ulteriori visite... e invece no! Pochi chilometri e un po' di pane, formaggio e frutta ed eccoci al castello du Puymartin... Il terzo giorno avevamo deciso di fare i cittadini a Périgueux ma un ulteriore passaggio a Les Eyzies ci ha fatto fermare per una visita alla grotta della
Font De Gaume... la più indimenticabile della vacanza e forse della mia vita, nonostante le oltre due ore da passare prima di poter entrare. Si tratta dell'unica grotta policroma originale ancora aperta al pubblico, 130 metri con 250 pitture e incisioni di epoca magdaleniana (circa 14.000 anni fa); non esagero nel dire che mi veniva un po' da piangere anche solo a vedere le poche immagini illuminate e descritte con precisione ma soprattutto tanta passione da una delle guide migliori che abbiamo trovato. Niente che un rifacimento come Lascaux II possa comunicare! La successiva visita alla capitale del dipartimento e al suo museo gallo-romano non è stata certo brutta, ma non ha potuto inevitabilmente raggiungere certi picchi. Il sabato lo abbiamo dedicato alle attività "sportive": dapprima tre ore di passeggiata tra boschi e campi sopra la cittadina de La Roque Gageac, poi un'ora e mezza di canoa sul fiume... In quest'ultima attività V ha trovato un entusiasmo che io, pur essendone stata contenta, non sono del tutto riuscita a condividere - soprattutto a causa dell'incontro ravvicinato con uno dei pochi cespugli di rovi che si affacciava sull'acqua; i graffi sono ancora lì a ricordarmelo! La giornata è terminata con una passeggiata per Domme.
Finita la parte "ufficiale" (i.e. già prenotata) della vacanza, domenica scorsa siamo partiti alla volta di N?mes, con pittoresca sosta a Rocamadur. Arrivati alle porte della Provenza sembrava già di essere un po' in Italia, con qualche tristezza. Carina e interessante comunque la visita, lunedì, ai monumenti romani; bello, per me, lo spazio shopping pomeridiamo.
E martedì il ritorno, non senza una ulteriore piccola sosta ad Alassio, che era da tempo che non vedevo (e i cui famosi "baci" mi hanno addolcito un pochino il rientro).
Una lunga sintesi questa per non riuscire a dire nemmeno un decimo di quanto imparato e provato... Be', adesso pubblico le mie foto su bubbleshare, a volte le immagini parlano meglio delle parole.
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15:48:44 -
Claudia -
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diario
Thu 09 August 07
Condensato
Si potrebbe supporre che se uno è in vacanza ha anche più tempo per scrivere... E invece no... Più che il tempo forse è la voglia o la motivazione. E sì che sono stata ore sul computer nei giorni scorsi e fino a stamattina... quando quel ca**o di portatile nuovo ha pensato bene di andare in vacanza pure lui! Non funziona più. E fino al 3 settembre non c'è nulla che si possa fare (anche se poi domani lo porterò a Francesco da far vedere naturalmente...). Il nervoso vero è che avevo cominciato finalmente ad appassionarmi a Drupal e avevo cominciato a capirci qualcosa, senza però salvare tutto quello che ho fatto sull'hard disk esterno. Troppo facile!
Meno male che le foto quelle sì le avevo salvate.
Ma non ho solo smanettato in questo periodo eh!
La settimana scorsa ho fatto un altro giro notevole in bici con le mie amiche: siamo state fino a Bellagio con ritorno via Valbrona: 73 km in tutto con i 5 di salita fino a Valbrona... quanto meno stancanti. Meno male che il tempo era fresco e non sono arrivata devastata come l'altra volta.
Sono anche stata una volta in piscina (e fanno due in tutta l'estate...) e ho visto la Ferdi diverse volte.
Poi sono stata da V per un bel week-end lungo, con due passeggiatone (una fino al Monte Antola e una a Pietragavina) e con anche una mezza-giornata di pulizie. Lo so che sembrerà bizzarro, ma a me è piaciuta tanto questa normalità condivisa...
Ci ho anche inframesso un passaggio all'Ikea e qualche piccolo riordino casalingo, tra cui la fatidica cabina armadio.
"Tutto qui".
Adesso faccio un bel salvataggio del data-base del blog. Mi sta venendo la paranoia...
14:55:16 -
Claudia -
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diario
Sat 28 July 07
Ottanta!
E ieri di km ne abbiamo fatti 80, io e la Brunella (mia vicina di casa)!!! Siamo partite alle 9.15 con anche Enrica, che è però dovuta tornare da Argegno perché aveva un impegno nel pomeriggio. Noi invece abbiamo proseguito fino a Menaggio, dove ci siamo fermate un po', mangiando un gelatone. Al ritorno ci siamo fermate ancora un po' a Laglio. Ce la siamo in effetti presa con una certa calma (anche perché io sono la più lenta delle tre...) : il momento più duro in assoluto, dopo la salita di Moltrasio che è stata odiosa per me, è stato il ritorno a casa; devo ammettere di avere ceduto negli ultimi 10 metri della salita alla chiesa di Camnago... Siamo arrivate che erano quasi le 5.30. Io ero morta! dopo la doccia non mi sono quasi alzata dal divano e stanotte, contrariamente alle precedenti, ho dormito 8 ore filate, forse di più.
Strani giorni questo mese. Tre settimane che soo finiti gli esami eppure mi son volati e non ho fatto quelle belle cose che mi ero programmata; non ho quasi creato oggetti regalo, sono andata in piscina una volta sola, ho visto poche delle persone che mi ero prefissa di vedere, non sono praticamente mai uscita alla sera se non per i due concerti di settimana scorsa (tutti e due bellissimi, While & Matthews venerdì, Fairport sabato), ho solo guardato (e usato per due esercizi) il programma per costruire esercizi on-line, ho scritto pochissimo sia qui che su Enblog, eppure ho sempre avuto tantissimo il computer in mano... E' che ho cercato di imparare qualcosa su Drupal ma sono ancora agli inizi e con l'ansia che sale. Be' almeno abbiamo deciso dove andremo dopo ferragosto! In Francia - Franche Conté e Perigord.
13:38:18 -
Claudia -
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Thu 19 July 07
Quaranta
No, non gli anni, quelli ormai me li sono già dimenticata... bensì i km che ho percorso stamane in bici fino a Canzo e ritorno. Mica male per una che non è allanata, eh! Tutto è partito dal fatto che volevo mettermi in pari con la mia vicina e la sua collega (e mia "alunna" serale) che l'altro giorno sono andate fino a Lenno e mi continuano ad invitare. Complice una notte un po' movimentata (forse per qualche ladro in zona e la solita ansia mia) mi sono alzata prestissimo e alle 8 ero in pista. Escluso di andare verso Como per il troppo traffico mi sono diretta verso Erba e poi da lì a Canzo, con ritorno via lago del Segrino dopo pausa caffè nella nuova casa di Vittorio e Iaia, a casa alle 11.30.
Non sono nemmeno eccessivamente stanca.
Però il caldo in questo momento mi sta uccidendo, mi pare di sciogliermi.
18:44:40 -
Claudia -
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Wed 18 July 07
Incredibile!
Ma si può? Sono caduta dal letto stanotte!!!! Stavo facendo un sogno in cui ero inseguita da uno strano macchinario strisciante che sparava pallottoline pungenti, e io correvo per scappare. Sentivo qualcuno che diceva che questo coso aveva un sensore che rilevava il movimento di chi correva, allora facevo per gettarmi su un muretto per appiattirmici sopra - ma invece che sul muretto mi sono trovata giù dal letto con un gomito e l'anca dolorante...
11:08:10 -
Claudia -
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Tue 10 July 07
Ospedale
Stamane mi sono finalmente recata all'ospedale Sant'Anna per la mammografia prenotata nell'aprile del 2006. Era la prima volta in quella struttura e non sarà l'ultima (dicono convenga perché così, nell'eventualità, possono intervenire subito), ma che tristezza!
Già in sé l'edificio non è un granché; al Sant'Anna i muri sono altissimi, i corridoi sembrano interminabili, le indicazioni non sempre sono chiare... La piccola sala d'attesa era buia per la tapparella abbassata e i vetri opachi, con le mura ingrigite o scrostate, i pavimenti di linoleum macchiato, le sedie di finto pelle anni '70, da sembrare tutto fatto apposta per mettere un pochino a disagio...
E l'organizzazione? Be', ho iniziato con l'imbroccare la cassa più lenta con l'operatrice più imbranata. Poi sono salita al piano e, passata l'accettazione, mi sono messa in attesa, insieme ad una serie di altre signore, con cui, ad un certo punto, il dialogo è stato inevitabile. Il mio appuntamento era alle 11.10 e io sono arrivata in anticipo per pagare con calma. C'era chi aspettava dalle 9.30 per fare la visita, avendo già fatto la mammografia, chi era lì dalle 10.30 e non era molto ottimista, chi veniva misteriosamente chiamata per una seconda mammografia e poi di nuovo si metteva ad attendere la visita o l'ecografia... Il tutto senza sapere a chi o quando toccasse.
In pratica ho fatto la mammografia verso mezzogiorno, l'ecografia verso le 12.45 e sono venuta via alle 13.15 (fortunatamente col referto già in mano, almeno quello) dopo essere passata a prendere appuntamento a tra un anno e mezzo. La dottoressa che mi ha fatto l'eco, simpatica peraltro e mi pare anche coscienziosa, era evidentemente alle prime armi e mi sono sentita un pochino cavia mentre quella più esperta le consigliava come operare la macchina.
Tutto a posto, stessa situazione di due anni fa così come di 10 anni fa. Meno male, non mi posso certo lamentare. Mentre aspettavo (con un po' di ansia, che credo sia naturale visto quello che si sente in giro) pensavo a se avessero trovato qualcosa, quindi ben venga la perdita di più di due ore se poi le notizie sono buone.
Ma trovo che con un minimo di razionalità in più (o forse solo più volontà) si potrebbero far risparmiare alle persone sia le attese di mesi per un appuntamento che di ore per la visita vera e propria.
17:27:48 -
Claudia -
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diario
Mon 09 July 07
Finiti!
Venerdì abbiamo finito ed emesso i verdetti finali. Mi dispiace per l'alunno che non ce l'ha fatta ma era davvero in una situazione insalvabile; per gli altri, in fondo, sono contenta. Anche quelli buttati fuori col calcio nel diddietro (e sanno anche loro di esserlo, quindi, anche se mi leggono, non c'è problema...) dimostreranno poi quello che valgono, o meglio, quello in cui valgono. Io ho una compagna uscita con 36 e laureata in tempo record in una facoltà scientifica e una compagna uscita con 60 che non è sopravvissuta ai primi mesi di università.
Ma vorrei soprattutto aggiungere una nota in positivo; quelli che sono usciti con 100 se lo meritavano davvero (non erano i classici dell' "apri il libro a pagina tot") ed è stato un piacere starli a sentire durante i colloqui. Lì sì che ho imparato qualcosa. Tre persone diverse che più diverse forse non si può eppure davvero così brave, brave, brave.
Una noticina di merito anche a me che ho spinto per recuperare un punto che ne è valsi 6 e forse anche una vita diversa da quella prevista... :-)
18:02:33 -
Claudia -
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Wed 04 July 07
Ancora orali
Sono davvero giorni faticosi mentalmente e psicologicamente. Questo brutto potere di decidere più che in altre occasioni dell'immediato futuro di alcune persone mi sta facendo star male.
Ci sono molti aspetti che mi danno fastidio: dentro di me c'è un conflitto tra ciò che probabilmente sarebbe giusto - e cioè punire, di alcuni, la mediocrità nella preparazione e/o la superficialità più assoluta, dimostrate in molte occasioni e tanto di più all'esame - e la consapevolezza che, arrivati a questo punto,il costringere alcune persone a fermarsi un altro anno a scuola cambierebbe poco.
Fuori di me non mi piacciono né alcune "sottili allusioni" di persone non coinvolte nell'esame ma che pure sembrano volere orientare le nostre scelte, né, di contro, alcune sorde intransigenze.
E' un gioco da equilibristi.
Ebbene sì, sono confusa più che mai.
17:15:03 -
Claudia -
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Mon 02 July 07
Orali
Che noia, che barba, che barba, che noia. Il termine anti-climax si può esemplificare con la fine della pausetta post-scritti e l'inizio degli orali. Già la giornata è partita dopo aver sognato di prendere a sberle alcuni alunni che non rispondevano bene e con sveglia naturale qualche minuto prima che della sveglia vera, con l'illusione di avere ancora un po' da dormire; partita col piede sbagliato dunque; avevo un sonno incredibile. E poi... Un'ora per ciascuno sembra tanto, anche perché siamo solo in 4, ma in realtà succede che quelli bravi vengono liquidati piuttosto in fretta, perdendosi per noi la possibilità di ascoltare cose interessanti, quelli più scarsi, tra tentativi e tentennamenti, rimangono dentro oltre il tempo prestabilito, peggiorando la sensazione di noia. Ancora 4 giorni così. Sì, sono pochi. Va bene, non ho diritto alla lamentela... Be', che pizza lo stesso! :-)
17:43:42 -
Claudia -
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Fri 29 June 07
Gli esami
Ieri in centro ho incontrato un mio alunno di quinta che avrebbe avuto più bisogno di essere a casa a studiare, essendo uno di quelli che, dallo scrutinio di ammissione, porta in fronte la M di miracolato. E invece no, era in giro come se nulla fosse...Si vede che mi ha influenzato. Fatto sta che ho sognato di dovere fare io l'esame! Ed avevo anche voglia di fare bella figura, di esprimermi bene, di fare i collegamenti... Finché non ho sentito le domande che venivano fatte e mi sono accorta di non sapere quasi nulla. Pensavo alla storia e mi rendevo conto che non sapevo le date con precisione. Idem con la letteratura, le date, le opere? Ma soprattutto c'era la storia dell'arte. La Betti (sic) e qualcun altro (forse la Pussi ma non sono sicura) aprivano il libro dove c'erano una serie di immagini di arte moderna più o meno random e chiedevano il nome dell'autore e due parole sull'opera. Mi è venuto il terrore! Dovevo studiare, dovevo studiare, quando, come? Ormai era il mio turno. Bum, sveglia.
09:45:45 -
Claudia -
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Sat 23 June 07
Familia
Momento di beata pace e tranquillità a casa, mentre i 5 anglo-italo-americani spero siano partiti per gita sul ramo di Lecco del lago dopo il pranzo a casa di mia madre.
Non è che le cose vadano male, anzi, direi meglio del solito. D'altra parte ormai i ragazzi sono più grandi. La Julia ha già fatto un anno di università (pur non avendo compiuto ancora 18 anni) ed è meno supponente di prima e più interlocutoria (anche più dello scorso anno, dove già si notava un cambiamento). La Emma è sempre quella più simpatica ed estroversa, forse la più attenta a quella che può fare piacere agli altri; sicuramente è anche quella più brillante. Richard è sempre un ragazzino triste e spesso annoiato ma un po' è cresciuto pure lui, speriamo impari ad interfacciarsi più serenamente col mondo.
Né il bagno né le stanze dove dormono sembrano più war-zones, quasi non ci credo. E non ci sono videogames in mano in continuazione né lotte per il PC (grazie al cielo per il Wi-Fi, in due hanno il portatile...)
Resta in parte il problema cibo - la cui gestione è quella che fa venire più mal di testa a tutti. Mia madre perché odia cucinare e nemmeno lo sa fare molto bene, per cui fa sforzi incredibili per mettere insieme un sacco di cose che però magari non sono apprezzate, o non sono molto ben fatte... Poi sta in cucina quasi tutto il tempo e in sala non si sa se mangiare o no; qualcuno lo fa, qualcuno aspetta, mia sorella sbuffa, io mi ansiogeno, mio cognato fa la faccia o triste o impassibile, i ragazzi rosicchiano il pane, e talvolta brontolano perché non vogliono questo o quello. Non c'è rituale.
A casa qui per ora abbiamo avuto solo una cena (ieri sera sono arrivata tardissimo dalle correzioni e mi hanno dato da mangiare giù); ho fatto la pasta col pomodoro e dopo un secondo dalla fine (circa 10 minuti dopo l'inizio) erano tutti già schizzati via. A me cucinare piace ma i miei nipoti non sono certo V, con loro non bisogna uscire dal seminato, soprattutto con Richard, il quale delle cose deve riconoscere anche la forma (difficile convincerlo per esempio che i ravioli non sono "square" qui...) . Solo a colazione ce la caviamo bene. Stasera proverò a fare l'impasto della pizza con la macchina del pane e poi vediamo.
Altri momenti "drammatici" sono le uscite per fare due passi: perché, perché andare in centro? A cosa serve? Passare dal mercato, poi... Una corre, l'altra resta indietro, uno si strascina mentre l'altro va e poi torna indietro perché nessuno l'ha seguito...
E mia sorella non sta bene, ma non si cura; è stanca, ha le mani e le gambe gonfie, dorme male ma chissà cos'è, magari è solo stress accumulato durante l'anno - non improbabile - ma se fosse qualcos'altro, se si potesse fare qualcosa, non sarebbe meglio? We are not getting any younger....
Alla fine sono tutte queste stupide piccole tensioni che mi colpiscono anche se cerco di tenere a bada, di non drammatizzarle, di fare il meno commenti possibili, di cambiare discorso (anche nella mia testa), è talmente poco il tempo in cui sono qui.
E poi c'è lo scoglio della lingua e anche, in un grande senso, della cultura. Ho come sempre l'impressione che qui stiano male, trovino tutto anormale, dalla passeggiata al traffico, dalle campane alla gente che fuma per strada.
Be', del fatto che una famiglia normale mi manchi ho già parlato più volte, ma non posso fare a meno di ripensarci ogni volta: una mamma per cui è una gioia avere figli e nipoti a tavola, una sorella con cui chiacchierare per qualcosa più che poche ora all'anno o a cui chiedere consiglio, un cognato con cui sapere di che parlare, su cui magari contare come presenza maschile, avere dei nipoti che davvero si vedono crescere e non solo sempre un po' più cresciuti, a "salti".
L'unica nota davvero positiva (a livello familiare) è che coi ragazzi l'affetto è sincero e lo è sempre stato anche se il numero di settimane in cui ci siamo visti nella loro vita credo ancora stia su una mano e mezzo.
Che dire, passerà molto presto, e scapperanno le lacrime anche questa volta.
15:02:49 -
Claudia -
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