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Mon 21 November 05
Dylan
Sabato scorso sono andata con V a vedere Dylan al Forum di Assago. E' stata una serata proprio bella, preceduta da una piacevole marat...ehm...passeggiata per le vie di Milano.
Quando una persona è un genio può permettersi di fare un po' quello che vuole, almeno con le sue opera d'arte. Ed è l'assioma che Dylan da sempre segue nei suoi concerti. Solo un genio può non avere ancora imparato a suonare l'armonica dopo 40 anni, solo un genio può far finta di essere più stonato di quanto non sia davvero, solo un genio può pronunciare lunghi versi di poesia in un nanosecondo con la voce roca e l'accento del Minnesota... e ancora riuscire a far sognare un palazzetto gremito.
Be', molto merito va ai suoi musicisti che riescono a tenere magistralmente il passo di ritmi, melodie e armonie , conservando la musica entro binari riconoscibili. Ma certo il mito di Dylan non si è costruito né grazie alla perizia di chi suona con lui né grazie ad un sapiente lavoro di diffusione mediatica; se così fosse sarebbe già miseramente crollato, come tanti "miti" musicali degli ultimi decenni. C'è un qualcosa di più, che rifugge le descrizioni ma che si infiltra in persone di ogni età. Ora più che mai i concerti di Dylan sono luoghi di incontro intergenerazionale.
Per contro, pur riconoscendo il loro diritto di stravolgere i propri capolavori, mi sono antipatici i musicisti che hanno fastidio del pubblico o che lo schifano proprio, che lo trattano con distanza o con aperta ostilità. In fondo, se non ci fosse il pubblico tutta la loro arte non li sfamerebbe di certo.... Ecco, be' di Dylan non si può dire che sia un estroverso, un compagnone, uno che la conta su durante i concerti o che dialoga con gli astanti. Però il solo fatto che si sia prestato a seguire il pubblico che cantava "Just - Like - A - Woman" seguendo la melodia classica e rinunciato al suo "Jstlkwomaaaaaan" che avrebbe sicuramente voluto picchiarci dentro mi ha fatto sorridere e volergli un po' più bene! Peccato solo che non si sia mai più ripetuta l'esperienza della prima volta che lo vidi, a giugno del 93 al Palatrussardi in prima fila, quando sorrideva, presentava qualche pezzo, faceva assoli di chitarra... Be' almeno una volta nella vita posso dire di averlo visto così!
14:36:56 -
Claudia -
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Lettera ad una prof.
Riporto il testo di una mail scritta pochi minuti fa alla mia prof. di tesi, il cui libro mi è capitato di riguardare in questi giorni:
"Gentile Prof. Cometta,
ho forti dubbi che si ricordi di me essendo ormai passati quasi 16 anni dalla mia laurea, un numero di anni che comunque a me suona incredibile. Sono Claudia Cantaluppi, tesi "Magia e Cristianesimo negli incantesimi anglo-sassoni" discussa il 20 febbraio 1990, con votazione (inaspettata!) di 110/110.
Nel mio quotidiano girare in rete, ho cercato e trovato notizie su di lei e mi è venuta voglia di salutarla!
Regnava grande incertezza per il mio futuro in quel lontano 1990, e ne discutemmo in un breve incontro qualche mese dopo quando le espressi l'ambizione, mai realizzata, di rielaborare la parte finale della mia tesi. Volevo insegnare ma credevo che le porte della scuola fossero chiuse. Per mia fortuna non lo erano; partecipai all'ultimo vero concorso ordinario e riuscii ad entrare di ruolo nel '92 dapprima per un anno alle medie per francese (l'anno peggiore della mia vita...) e poi per inglese alle superiori. Da 12 anni insegno Inglese (e Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) in un istituto professionale di stato per commercio turismo e servizi sociali di Como (dove abito da sempre), del quale tengo anche il sito, www.istitutopessina.it
Lei è stata davvero una grande ispirazione per me come insegnante prima che come relatrice di tesi. Per la mia esperienza di università so che è difficile trovare docenti non solo preparati ma appassionati e chiari nel trasmettere le proprie conoscenze e che esaminano in maniera giusta ed equilibrata. So anche che è altrettanto difficile trovare relatori che leggono e discutono davvero con un laureando la tesi. Lei è stata tutte queste cose, oltre che una persona eccezionale. E davvero la devo ringraziare perché mi ha passato il suo amore per la storia delle lingue, un amore che ho perseguito solo in modo assolutamente amatoriale ma pur sempre arricchente per me. E ogni tanto mi capita di riprendere in mano il suo libro di teoria. Questa volta per esempio, dopo aver tentato di spiegare a un'annoiata quinta di sociale la parentela tra "drop" e "drip", l'ho ripreso per rinfrescarmi la memoria su apofonia e metafonia... Quando posso leggo di storia dell'inglese ma non solo; il mio Shorter Oxford Dictionary è sempre lì da consultare; la pagina che si apre col browser è questa http://www.tfd.com/ .
Ecco, credo di averle detto tutto. Spero di non averla annoiata e spero che la sua carriera di ispiratrice continui anche con le nuove generazioni!
Un cordiale saluto!"
13:43:38 -
Claudia -
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Mon 14 November 05
William
Stasera, dopo aver cambiato le corde alla mia chitarra classica che non avevo in mio possesso da oltre 10 anni, ho telefonato a William, il mio maestro, tornato nella natia California da ormai 15 anni. L'ultima volta che l'ho chiamato era prima di traslocare, almeno due anni fa. Un altro filo mai interrotto. Siamo stati un'ora al telefono ed era come esserci sentiti ieri. Ok forse no perché nemmeno sapevo che sua madre fosse morta l'anno scorso. Però stesso discorso fiume, sconnesso, pieno di battute reciproche. Anche quando abitava qui non riuscivo a stare meno di un'ora al telefono. Scopro che da giovane era anche "
boy paleontologist" grazie a suo padre... Mi ha lasciato un imprinting, forse più di quanto non possa immaginare! Dei pesci anche lui.
22:53:18 -
Claudia -
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Effetto
Più di tutto mi fai ridere da dentro.
09:33:48 -
Claudia -
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Mon 07 November 05
Rainy Sunday
Per quanto mi sia dispiaciuto tanto non vedere V. questo week-end e nonostante il tempo invitasse all'ozio casalingo, sono stata molto contenta di andare a ballare con gli Spakka a Casatenovo ieri pomeriggio. E' stata un'ottima occasione sia di sfogarmi fisicamente e mentalmente sia di vedere persone che cominciava ad essere troppo che non vedevo: Barbara, Mirella, Raffaella, Davide e soprattutto la Dani, con la quale sono andata e tornata.
Con lei devo dire per la prima volta da molti mesi sono riuscita a parlare e chiedere dell'Ale. Con gli altri suoi amici il discorso è sempre stato sfiorato, bypassato, ignorato, in primis da me. Sabato scorso c'è stata l'annuale festa da Ivan alle cui ultime due edizioni avevo partecipato anch'io. Non ci sarei andata nemmeno dipinta, non ho nessuna voglia di vederlo o di sentirlo (non Ivan eh, l'Ale!). Cmq parlarne con la Dani credo abbia soddisfatto un po' di legittima curiosità. E credo mi abbia anche rinforzato sull'idea che ho ora di lui, benché ancora sicuramente influenzata dal dolore provato e dall'orgoglio ferito. Evidentemente il rimpiazzo sta durando, il che ovviamente tocca un po' la mia naturale gelosia. Ma non invidio la nuova fiamma, questo no. Ho l'impressione che lui abbia giocato con me, che non abbia mai davvero costruito niente, che non ci sia mai stato un benché minimo progetto - per quanto diverso dal mio. E devo dire che ora tendo soprattutto a ricordare quanto fosse dispettoso, quante volte cercasse di irritarmi - anche se so, razionalmente, che sono stizzosa e permalosa e so anche che quando davvero ero tesa o triste era capace di gestire bene la situazione. In effetti ho proprio cattive vibrazioni quando ci penso. Mi sembra di avere avuto a che fare con una persona intelligente, curiosa, spiritosa ma con un cuore chiuso da un muro e ripiegata tutta su di sé, pur dando, talvolta, l'impressione opposta. Alla fine poi si è pure comportato da codardo. Mi è proprio antipatico.
A volte lo sogno, così come a volte sogno chi è venuto prima di lui, come se fossimo ancora insieme, o come se fossimo insieme da poco, o come se non fossimo più insieme ma amici sì. Non so cosa significhino questi sogni. Sono però certa che non tornerei indietro. La Dani diceva ieri che quando scopri che una persona è così non c'è niente che ti possa dare. Forse è un modo troppo utilitaristico di vedere il rapporto a due. Ma sono convinta che quello che diventa amore debba partire dal rispetto, altrimenti è solo accanimento, orgoglio, illusione, desiderio. Il rispetto e l'ammirazione non bastano, questo no, come ho già detto più e più volte, ma sono condizioni fondamentali.
Per concludere questo lungo e noioso post devo ancora una volta ribadire l'importanza che le persone hanno per me. Forse non riesco a dare a tutte le tante che conosco il tempo e l'attenzione che un'amicizia merita, però momenti come quello di ieri non sarebbero davvero la stessa cosa senza.
11:37:54 -
Claudia -
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Tue 25 October 05
Traduzioni
E' molto bello aver ritrovato due compagne che ormai più di vent'anni fa erano un punto di riferimento fortissimo: la Christine e la Paola.
Grazie alla seconda in questi giorni sto facendo alcune traduzioni per la promozione di uno strumento medico. Ecco, tradurre mi piace moltissimo, anche quando l'argomento non è di mio immediato interesse. Mi diverte e mi stimola sia che passi dall'italiano all'inglese, sia viceversa (come in questo caso). Bello, intelligente trovare l'espressione giusta senza paura di aggiungere o togliere o cambiare l'ordine...
Be' in fondo anche quello che mi ha spinto a fare la Christine quando a dicembre mi suggerì di creare un blog è stato un invito alla traduzione, anche se di natura diversa.
Grazie Chri, grazie Paola.
22:19:55 -
Claudia -
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Balli con me?
Con te sto imparando ad essere trasparente anche nelle parole e nelle domande e non solo nel volto o negli atteggiamenti. Magari mi ci vuole un po' più di tempo perché di natura non ho agilità nel chiedere sui sentimenti altrui, per pudore o per paura. Benché ancora a volte mi ritorca in pensieri di autocommiserazione non mi ci voglio più crogiolare oltre il dovuto senza sapere, sapere dalla fonte diretta. Tutto quello che ho provato oggi ha senso di fronte a quello che ci siamo detti stasera. Non è stato inutile, anche se per fortuna è passato. Meglio avere letto, meglio essersi chieste, meglio avere scritto, meglio averti detto, meglio averti chiesto, meglio avere avuto una risposta chiara. Senza bisogno di specchi, di troppe metafore o altre diavolerie.
21:39:12 -
Claudia -
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Thu 20 October 05
Mi dispiace...
...tanto tantissimo di essere così come sono.... con tutte le persone a cui tengo e che non sempre lo riescono a capire perché mi sembra che il tempo voli via e non ce la faccio a tenere dei contatti stabili con tutti. Adesso Beppe è, comprensibilmente, arrabbiato con me perché avevamo smesso di suonare in estate dicendo che avremmo ricominciato a settembre e invece è quasi la fine di ottobre...
Se scorro nella mente tutti quelli a cui ho detto che avrei telefonato presto o sarei passata a trovarli mi vengono un sacco di nomi, ma non è cattiveria. Forse un po' di pigrizia, soprattutto stanchezza e tanta smemoratezza nei momenti opportuni. Questo mi capita anche con le mie cose, accendo Internet per trovare una cosa e mi perdo via e non lo faccio, mi alzo dal letto dicendomi che andrò a guardare una definizione sul dizionario e tre giorni dopo ancora non l'ho fatto. Ma non è noncuranza. Non lo so cosa sia.
Quello che mi par di notare è che non capita solo a me. La maggior parte di queste persone non chiama allo stesso modo in cui non chiamo io. Quelli che vedo più spesso sono persone che in questo momento stanno condividendo con me una parte di cammino ma non tengo di meno alle altre.
Quanto tempo è che non vedo la Biba? Da prima di andare al mare. La Muzzi ha ancora la mia borsa, non si riesce a riunire tutto il comitato da un anno ormai...
Mi dispiace.
21:58:46 -
Claudia -
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persone
Fri 22 July 05
Persone2
Eh è un po' una scocciatura perché oggi non riesco ad accedere né alla posta di alice né a quella di tin, magari qualcuno mi ha scritto qualcosa di urgente?
Certo quando ci si abitua a tutti nuovi modi di comunicazione disponibili si fatica a rinunciare anche momentaneamente ad uno!
Però anche quelli tradizionali non sono male, intendo dire quelli in cui effettivamente ci si vede con le persone!
Ieri è stata una giornata così ; il mezzo (telefonino) è stato senz'altro utile per mettersi d'accordo con tutti ma le occasioni sono state live e molto godibili.
Nel pomeriggio sono andata a bere qualcosa col FabioM, che conosco da 22 anni e col quale ho condiviso alcuni momenti importnati della mia vita, da quando frequentavo quelli "grandi" e musicisti (con un esame di teoria e solfeggio fatto insieme a Genova nell'83) a quando lavoravo i primi anni al Baule dei Suoni. Essendo poi tutti e due di Como non sono mai mancate le connessioni trasversali di vario tipo. Così ieri è stato molto piacevole ritrovarsi, aggiornarsi, e rimembrare pur senza rimpiangere!
Nel tornare verso casa abbiamo incontrato 3 persone che conosciamo tutti e due per vie traverse, sembravamo i musicanti di Brema ...
Alla sera invece, dapprima è venuta da me PaolaM perché le dovevo far vedere qualche danza bretone in previsine di un suo viaggio nel nord della Francia; poi insieme siamo andate a Cantù per trovarci con VittorioCol , la Iaia, la Biba e la Matilde - la Paola la conosco da poco ma ha fatto un viaggio in Chapas con Vic. Lì c'erano anche la Daniela e il suo amico Claudio, poi Orietta e Fulvia delle danze, poi ... insomma un sacco di altra gente, non sapevo dove voltarmi e chi salutare o con chi parlare. E che bello! Di sottofondo la musica salentina degli Aramiré, molto bravi.
Quando mi accorgo di quante persone conosco, a tratti mi viene la paura (anzi la certezza) di non riuscire assolutamente a star dietro a tutti come vorrei, ma prevale poi il senso di contentezza e la consapevolezza che ognuna di queste persone c'è stata nella mia vita e ne è una tesserina più o meno grande.
Non ho bisogno di essere circondata da persone per star bene; anche un pomeriggio tranquillo a leggere e prendere il sole come oggi è prezioso. Però dopo una giornata come ieri non riesco a non andare a letto col sorriso!
18:50:41 -
Claudia -
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Fri 08 July 05
Anch'io
In una giornata non felice, in parte per le esplosioni a Londra ieri, in parte perché ho appena saputo di un grave lutto per una mia alunna che ha fatto l'esame l'altro giorno, scelgo di scrivere su qualcosa per cui valga ancora la pena vivere, le persone, tutte le persone amiche e alcune in particolare.
L'altro giorno parlavo di chimica; mi chiedo se mai si scoprirà che c'è solo una reazione tra molecole dietro il fatto che con qualcuno sembri esserci una sintonia, una corrispondenza speciale, quella ?. dell' "ANCH'IO!" o dell' "ANCHE A ME!". Quella che partendo da discorsi diversi fa vedere o intendere le cose in modo simile, quella che ti fa sentir bene fin dal primo incontro.
Quella che, attraverso un gesto, una parola, un sorriso, una frase scritta, permette di cogliersi, di riconoscersi reciprocamente nel piccolo gruppo o nella massa indistinta, ad una festa tra amici, in una gita, a ballare o perfino nel supermercato di persone che possono essere alcuni servizi di Internet.
Mi ricordo che la prima volta che ne sono stata cosciente è stato 20 anni fa esatti con la Ferdi, con le nostre reciproche telepatie quando era da poco che ci conoscevamo. E altre volte ho avuto questa sensazione di scintilla che scocca nell'incontro con alcuni musicisti, futuri amici, morosi, colleghi o ieri sera senza fare troppi nomi. Pur non volendo togliere all'intensità del legame che c'è con altre persone con le quali l'amicizia o l'amore nascono dal frequentarsi, dall'avere interessi in comune, reciproci rispetto e simpatia, quello di cui parlo è una specie di magia.
Francamente non mi importa che si scopra quali sono le molecole che reagiscono tra loro, anche solo il fatto che la natura abbia inventato questa reazione è di per sé un incanto.
16:36:22 -
Claudia -
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Tue 21 June 05
Persone
Persone conosciute da tanto tempo, persone conosciute da poco, persone conosciute attraverso persone conosciute da tempo, persone conosciute da poco che conoscono persone conosciute da tempo, persone conosciute da tempo non viste né sentite da troppo tempo, persone conosciute tramite il lavoro, persone conosciute attraverso la musica che fanno o che danzano o che ascoltano, persone conosciute solo attraverso i libri che hanno scritto o ciò che hanno detto, persone conosciute tramite Internet e quello che la rete permette di intrappolare. Con tutte un filo...
Chissà se ne ho il permesso ma vorrei linkare questo post a due di un altro blog; sono pensieri di qualcuno che scrive meglio di me ma che ho sentito stranamente vicino.
http://www.bonimba.splinder.com/tag/etimologie (post del 4/8/04)
http://www.bonimba.splinder.com/tag/post_comunisti
18:03:04 -
Claudia -
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