Jump to navigation
Wed 23 May 07
Eppure ritornano...
...le crisi. Professionali si intende. Ci sono periodi in cui le sento più acute, e questa settimana è uno di quelli. Non è tanto l'accumulo delle verifiche da correggere o da scrivere o tutte e due le cose, com'è in effetti, quello poi passa. E' il senso di tutto. Le facce da schiaffi che ti guardano con aria di scherno a prescindere da quello che puoi minacciare o pregare o cercare di fargli capire; quelli che, alle mie proteste di non aver studiato né per fare il carabiniere né per fare la psicologa, con grande sagacia ti rispondono che bisogna sempre affrontare dei rischi che non è possibile calcolare; quelli che si scocciano rumorosamente se li riprendi mentre urlano l'ennesima insolenza o (magari a vent'anni suonati) si picchiano col compagno di banco; e i genitori che non sanno che fare coi figli o che accusano la scuola di incompetenza quando loro, che di figlio magari ne hanno uno, sono riusciti a sbagliare qualsiasi scelta possibile... Fossero tutti personaggi di un film sarebbero perfino simpatici o divertenti o meritevoli di comprensione. Ma io non sono Giorgio Faletti e questa non è la Notte prima degli esami... E' un giorno come un altro in una scuola come un'altra. Certo, ho classi con cui ragiono, classi in cui riesco a lavorare in maniera "normale", grazie anche al fatto che sono una brava insegnante, sono giusta, sono preparata, so essere simpatica, e mi ricordo perfino cosa vuol dire essere studente. Però ci sono momenti in cui non ce la faccio, non ce la faccio... Ed è sempre peggio, intendo dire "generazionalmente". Come si fa? come si farà? Mi piace così tanto insegnare eppure vorrei così tanto poter fare qualcosa d'altro.
22:48:43 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
Mese successivo
Mese precedente