Me ne vado, me ne vado. Mia mamma era preoccupatissima stamane perché non ha trovato la macchina in garage, era convinta che partissi oggi... Invece è domani (ore 5.45...) e tornerò sabato piuttosto tardi. Se potete non scrivetemi e-mail, potrebbero perdersi nei circa 600 messaggi spam che mi aspetto di trovare al mio ritorno...
A presto!
Ah! Per chi leggesse Enblog, prometto che quando torno lo aggiorno un po', sono stata davvero impossibilitata a farlo nelle ultime tre settimane ma ho già un paio di link da esplorare meglio.

Mi sono fatta un bel regalo l'altro giorno, che però ho ritirato oggi. Una bici nuova! O meglio, la mountain-bike che è un anno che dico che devo comprare... Così dopo la scuola e il corso di recupero sono venuta su in bici, anche se è una bella fatica! Sono passata da via Pannilani, che è più bella e meno frequentata, ma anche più lunga! Non ho rischiato l'infarto come 5 anni fa quando la feci per la prima (e l'ultima) volta, visto che sta volta sono scesa quando non ce la facevo più, e cioè in corrispondenza della salita finale prima della chiesa. Adesso sono un po' stanca, come dopo una lunga passeggiata. Forse è anche perché dopo mi sono messa a sistemare il balcone di sotto, per riordinare quello che ho in modo da capire cosa vorrò comprare quando torno dalla gita (parto il 26 per... Barcellona, ammò). Ho passato anche buona parte del pomeriggio a capire cosa non andava nel portatile, ora sembra si sia risolto il tutto, speriamo....
Doccia e a nanna presto!

Che settimana! Meno male che è di nuovo sabato...
E' iniziato tutto lunedì, mio giorno libero. Nel tardo pomeriggio mi accorgo di aver sbagliato ad indicare i numeri di alunni di seconda e quinta per una gara che ci sarà il 20; scrivo ai responsabili con patema (le prove sono già arrivate). Al ritorno da una buona lezione serale scopro che Fergal di TuneIntoEnglish ha toppato di brutto a prenotare il treno da Napoli, sperando di riuscire, mercoledì mattina, a prendere il treno delle 9.42 da Cadorna arrivando alle 9.20 in Centrale... E che si fa se non ce la fa? Cosa dico agli 80 alunni? Gli scrivo una mail immediatamente con dei consigli e cosa succede? La spedisco a me stessa e me ne accorgo la mattina dopo presto (dopo risveglio precoce). Gliela mando e poi lo chiamo; pare sistemarsi la faccenda - cambierà a Parma su un EC che dovrebbe arrivare in Centrale una mezz'ora prima. Anche la faccenda della gara si risolve nel pomeriggio, quando ricevo mail che dice che le prove sono su fascicoli identici e con fogli risposta identici, basta utilizzare e indicare la parte adeguata al proprio livello. Nel frattempo però scopro che l'aula prenotata per lo show del giorno successivo era già stata prenotata. Devo cercare una soluzione per fornire un suono decente in palestra col mio lettore di CD di scuola: preparo amplificatore mio nonché una serie di cavi, prese, adattatori, prolunghe.... E la notte ancora dormo poco. Lo show va bene: Fergal arriva puntuale, il suono non è un granché e gli alunni sono rumorosi ma lui è molto bravo a tenere insieme la situazione. Mi rilasso, forse troppo, alla sera sono distrutta ma devo andare alla lezione serale. Quando torno ho un dolore al petto che non passa, che non passa, che non passa. Vado a letto e non passa. Non dormo. Mi alzo che sono distrutta e ancora ho un'oppressione forte, se respiro forte mi fa male. E la mattina ho 4 ore più tre di consigli, di cui uno da me coordinato, non posso stare a casa. E allora vado a scuola e faccio l'ennesima cavolata: tirando fuori le cose del giorno prima lascio a casa il verbale datomi dai ragazzi dopo la loro assemblea (al CdC non ci saranno, essendo in gita). Faccio una figuraccia coi genitori, sono meno articolata del solito ...Misurata la pressione alla una, risulta 96 su 60, viva appena appena. Oltretutto sono a piedi, e torno anche a piedi. Mi viene un gran mal si testa; mia mamma è convinta che mi stia venendo un infarto. In realtà poi il male alla testa passa dopo una pastiglia e dopo che ho scritto il verbale, nonché trovato e trascritto quello dei ragazzi. E poco a poco passa anche l'oppressione al petto. Dormo; be', più o meno, più della notte insonne. E a poco a poco anche l'umore risale. Ho anche quasi finito di interrogare in tutte le classi, dai che ce la facciamo...