Tra un pianto a dirotto (per la commozione) dopo aver finito di guardare il film Dear Frankie, e un sorriso per aver finalmente completato la configurazione di Drupal in locale, con alle spalle una giornata semi-buttata pensando a WordPress, trovo anche il tempo di darmi un po' di arie proponendovi la mia recensione di un disco bellissimo, conosciuto, come spesso, grazie al Mau:
Sam Bush, Laps in Seven. Grazie Mau!
Mi sono alzata presto pur essendo un giorno di vacanza (facciamo il ponte con Ognissanti, che è domani, anche se avrei preferito andare a scuola oggi e fare ponte il 9 dicembre che è sabato...). Mi devo mettere di buona lena e predisporre il mio PC con server, PHP, Mysql ... per poi incominciare a giocare sull'ipotizzato nuovo sito del Seti, se mai ce la farò.
Ero molto contenta ieri sera perché ho visto un intero film in spagnolo, Tesis di Amenabar (stesso regista di The Others) e ho davvero capito tutto, pochissime parole mi sono sfuggite. Forse era un po' addomesticata come lingua? Per essere studenti universitari l'uso di lingua uhm... gergale ... era piuttosto limitato, fatta eccezione per gli onnipresenti co*o e jilipo**as, di cui so il significato. Però era ambientato a Madrid e recitato da attori spagnoli. Che orgoglio!
Contenta anche per aver letto un bellissimo articolo sull'
apostrofo, tratto dalla Wikipedia inglese. Povero apostrofino, un segnetto così maltrattato specie dagli studenti (e, a quanto pare, in inglese dai fruttivendoli, tanto che c'è un'espressione "greengrocers' apostrophe" per indicare l'uso errato della -s del plurale: apple's, orange's...) . In inglese sono riusciti a mettere insieme un articolo davvero interessante. Quello italiano, a confronto, è scarosino.
E poi ecco una notizia via mail dalla Francia. Anche Valérie-Anne è incinta. Sono molto contenta per lei e, come sempre, un po' triste per me. Ma lei è giovane. Così come Loic (o meglio la sua morosa), così come la morosa dello Stefano di Arezzo...
Va bene, dai , mettiamoci al lavoro ora.