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Mon 23 October 06
Addictions
Quando ero più appassionata di astrologia di quanto non sia adesso (parliamo di quando avevo 18-20 anni) e mi ero fatta tutta la mappa del cielo, leggevo che tipico del mio segno era l'essere portati per le dipendenze.
Be', io non sono diventata dipendente da nessun tipo di droga (alcool compreso). Bere troppo mi fa star male, l'idea di perdere il controllo mi spaventa e non mi interessa per nulla, il fumo (di sigaretta) mi infastidisce quanto mi attira fumare... per cui ogni tanto fumo qualche sigaretta, di solito per imitazione, ma non ne sono schiava (per esempio ora è più di un mese che non ne tocco una), bevo una birra o un bicchiere di vino o due o un bicchierino di grappa - ma niente di esagerato.
Ma la tivvù un po' sì, qualche piccola dipendenza me la crea.
Di soap operas ne ho viste tre nella mia vita. Una è stata Febbre D'amore, oltre 20 anni fa. Poi ci fu Sentieri, circa 15 anni fa. Tutte e due smisi di vederle più che altro perché cambiarono gli orari e mi accorsi della scocciatura che era far girare i proprio impegni...
Ora c'è Eastenders; è quasi due anni che la guardo. E' una soap ambientata in un finto quartiere dell'East End di Londra; varie famiglie allargate con gli incroci più strani (e difficili da capire e tenere a mente anche per un non neofita) vivono intorno ad una piazza, un microcosmo abbastanza completo.
Credo che ben più della metà dei personaggi sia cambiata in questi due anni ma sempre con un assoluto senso di continuità; qualcuno sopravvive dall'inizio, dal lontano 1985. C'è chi ha iniziato a 17 anni e ancora è sul set, chi ha iniziato a 58 e ora ne ha 79, fuma come una ciminiera eppure è uno dei membri del cast più in vista. Chi è arrivato dopo (e quasi ogni settimana ci sono personaggi nuovi, più o meno importanti) non sembra sentirsi fuori posto; arriva con una "storia" (che si può vedere sul sito della BBC) e presto si integra in quella televisiva.
Certo ci sono cose che mi piacerebbe sapere. Tipo, quando un personaggio sparisce e poi ricompare dopo mesi e mesi, è perché l'attore non era più disponibile? O per esigenze della storia? E quando non si vede qualcuno per una o due settimane? Sono in vacanza? Ma queste sono curiosità un po' intellettuali che non hanno nulla a che vedere col fatto che sia diventata dipendente contro la mia (iniziale) volontà.
Gli orari. Be', prima le puntate (di circa 25 minuti) erano trasmesse alle 19.30 da lunedì a giovedì su BBC Prime, con un paio di giorni di ritardo rispetto alla BBC nazionale (le date in GB coincidono tra calendario fictional e non-fictional così come penso più o meno le riprese - anche se gli avvenimenti del mondo esterno passano per maglie molto fitte). Ottimo orario, ora di cena per me. Ora è cambiato tutto. Si trasmettono infatti in più riprese (a partire dal sabato successivo) due puntate per volta; l'unico orario "abbordabile" è quello del sabato e della domenica alle 18; e io, non intendendo bloccarmi il week-end, mi sono dovuta comprare il registratore con hard-disk ... (e V l'ha detto"Lo sapevo che non appena avessero spostato EE te lo saresti comprata - dopo mesi di indecisione) . E ora mi faccio delle mini full immersion, di solito il lunedì all'ora di pranzo.
Carino perché molti cliffahnger sono risolti subito, solo che poi quando finisce la quarta puntata bisogna aspettare una settimana....
Il livello intellettuale non è molto alto in linea generale, anche se è vero che EE è stata la prima soap inglese a mettere in scena situazioni sociali molto concrete e realistiche, quali le gravidanze tra teen-agers, le tossicodipendenze, la microcriminalità, e ora perfino la sindrome di Down, fornendo forse anche qualche piccolo suggerimento a chi si trovi in quelle situazioni. Non un intento propriamente didascalico e profondo, però certo non completamente idiota.
Oggi, al termine dell'ennesima scorpacciata, mi chiedevo perché sono così presa. Il giamaicano ultrasessantenne scopre che la 37enne giovane, bella e con due figlie già grandine, nata a Trinidad, potrebbe essere figlia sua o di uno degli altri membri della band con cui girava i Caraibi a 20 anni... La ragazzetta quasi maggiorenne, dal padre criminale, un po' mafioso e multimiliardario, ora in prigione "per salvare la figlia da lui stesso" , si fa infinocchiare per l'ennesima volta da un bel giovine che solo vuole i suoi soldi. I due ventunenni, con figlia data in adozione a 16, ora ritrovata, sposatisi a 18 anni, separatisi a 20 perché lei aveva allacciato una relazione lesbica con una sua compagna di corso, si baciano il giorno che ricevono il documento ufficiale del loro divorzio. A ama B ma ha amato C che ancora ama B ma scopre di essere il padre di A ... Già sentite? Coun un certo compatimento vi vengono in mente quei due personaggi televisivi che facevano le parodie (non ne ricordo il nome)? Sì, anche a me. Eppure non riesco a smettere!
16:31:41 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
O risuscitò?
Troppo presto per dirlo... Be' ecco, non è più bloccato nel mezzo (sempre si parla del piatto di cui al post precedente). Diciamo anche che il meccanismo di movimento l'ho capito, che ho dato una pulitina agli ingranaggi, che ora il braccio va avanti e indietro quando sollevato (prima si bloccava). Però si incanta mentre fa suonare un disco. E non sempre in un punto preciso. Siccome evidentemente gli impulsi arrivano giusti e quello che fa muovere il braccio è puramente meccanico, penso possa essere un problema di cinghie. Già bello. E ora?
13:48:41 -
Claudia -
categoria:
diario
Defunse
Questa volta, per fortuna, si parla di un oggetto, e, per la precisione, il mio giradischi. Mio per eredità, in quanto in realtà è il piatto che 25 anni fa circa comprò mio padre quando, pur essendo stato fino ad allora piuttosto morigerato e fifone, cominciò a mostrare i primi sintomi della malattia tra cui l'euforia e si comprava un sacco di oggetti tecnologicamente avanzati.
Cmq il piatto in questione è un Technics tangenziale. Il braccio è contenuto nel coperchio e si sposta(va) dall'esterno verso l'interno. Tecnologicamente avanzato sì, pratico mica tanto, perché, se evitava pesanti cadute o strisciate della puntina sul povero vinile, è sempre stato piuttosto difficile trovare il punto esatto, tipo l'inizio di una canzone, visto che il suddetto coperchio è di un bel color fumé.
Qualche anno fa, tipo 4, smise di funzionare; cioè il braccio si incastrava e non procedeva più. Io, nota pigra inveterata, lo tenni così per qualche mese, poi decisi di aprirlo... Non ci capii niente ma quando lo richiusi funzionava! In effetti poi capii che bastava dare una piccola "scurlita" al braccio perché si disincastrasse quando ancora si bloccava.
Ma l'altro giorno faceva strani rumori di "fatica nel trascinamento" poi si incantava... Alla fine è morto. Il braccio è restato dov'era (in mezzo) e non c'è verso.
Cavolo, ho trecento vinili che non sento quasi mai, ma che certe volte mi vien una voglia matta di sentire sì! Devo trovare una soluzione! Se qualcuno conosce luoghi dove si possono comprare giradischi usati, o anche nuovi a prezzi non da amatore, oppure mi vuole vendere il suo...
E pensare che fino a poco tempo fa ero in giro a cercare il lettore MP3 più conveniente (e ancora non mi sono decisa).
Be', certo che lo riprovo ad aprire, pensavate forse di no?
11:17:46 -
Claudia -
categoria:
diario
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