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Thu 20 April 06
Words don't come easy to me
Ricordo le lunghe discussioni con Ferretto in quinta, se venisse prima il pensiero o prima la parola.
Io resto della mia idea di allora, peraltro avvalorata anche da
Pinker, e cioè che la prima scintilla sia il pensiero. Sono troppe le intuizioni che sento di avere per le quali la lingua mi tradisce.
D'altra parte ora comprendo di più anche quanto sosteneva lui. Il pensiero si scontorna, diventa tanto più netto e più profondo quanto più incisivamente si riesce a
comunicarlo a se stessi e agli altri. E lì spesso casca l'asino - per me. Non sempre l'
ipotiposi mi è amica, così come non lo è la metafora.
So di scrivere bene, di avere molta capacità autocritica, so cercare, controllare, modificare e rimodellare. Però istintivamente le parole giuste faticano a venire. Lo si capisce quando parlo, specie se sono emozionata o nervosa. E per giuste intendo le parole che dicono tanto in poco, che consentono di usarne il meno possibile.
Lo capisco confrontandomi con ciò che leggo, non solo libri ma anche taluni blog, come quello di V, che in talune parti conosco a memoria ma che non manca mai di suscitare immagini ed emozioni.
Paradossalmente per me il bisogno di verbalizzare è fortissimo. Da quando ho questo blog mi sembra quasi di vivere ciò che mi capita in funzione di come ne scriverò, e quando, per necessità o opportunità, mi autocensuro, è come se una parte di me bussasse forte per venire fuori.
Talvolta mi par quasi di temere altri modi di comunicazione, per quanto li ritenga
vitali.
E' paura che ciò che non è detto non sia altrettanto sentito o sia passibile di troppe diverse interpretazioni; così per i gesti, gli sguardi, la musica, le immagini.
Che lotta. Accettare e migliorare me stessa e capire e accettare gli altri. Bello però. Vitale appunto.
11:50:51 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 19 April 06
Punteggi
10 a 0
Meglio dire, fare, baciare, lettera o testamento?
15:24:17 -
Claudia -
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riflessioni
Canzoni
Mentre riordino la mia collezione di mp3 penso che bisognerà pure che un giorno o l'altro la pianti di ascoltare sempre le parole delle canzoni pensando che andrebbero bene da dire in questa o quella situazione. Cavolo però...
L'altra cosa un po' paradossale è che mentre passo ore e ore in silenzio senza nemmeno la radio di sottofondo non appena mi metto a guardare i dischi che ho o gli mp3 appunto mi vien voglia di ascoltare tutto in una volta sola. E la pazienza?
15:18:08 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 12 April 06
E la risposta...
...letta sulla Provincia di oggi certo non mi fa star bene; continuo ad andare in giro un po' come un fantasmino, sarà la PMS.
La risposta dicevo, quella alla lettera di ieri... talmente veloce che c'è quasi da sorprendersi. Una risposta tutta comasca che certo non val la pena di riportare per intero. Le solite palle. Accogliamo tutti a patto che stiano alle regole. Quelle secondo le quali non si rompono i coglioni alla brava gente operosa e onesta (???) . E poi, cosa c'entrano le storie di 3000 anni fa (ma allora cosa ca**o c'entrano i celti quando li tirano in ballo???) ecc. ecc. ecc.
Due terzi dei comaschi hanno votato per il cdx. Ma allora l'altro terzo lo conosco tutto io. Evidentemente.
17:53:19 -
Claudia -
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riflessioni
Certe volte...
... il cervello mi si arrotola così tanto, perdendosi in pensieri su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato, su ciò che vorrei e su ciò che ho, su ciò che è lecito o non è lecito chiedere, chiedersi o aspettarsi, che non riesco più a distinguere se sto bene o se sto male.
14:57:34 -
Claudia -
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Tue 11 April 06
Bah
Siamo un paese di merda che nella sua classe politica incapace riflette quello che è. Non c'è speranza, i miei amici e i loro figli non potranno cambiare questo stato di cose, continueranno a prevalere le piccolezze, i particolarismi, i personalismi, i tanto a me chemmefrega, salvo poi lamentarsi quando si viene toccati.
Non c'è visione d'insieme da parte di nessuno, non c'è capacità di prevedere le conseguenze di quanto si decide di fare, non c'è strategia e anche la tattica somiglia più a un andare a tentoni.
Eppure talvolta pare che non sia così. Alle manifestazioni sembra diverso. Ma per forza, perché gli altri - la maggioranza - sono chiusi nelle loro case e nelle loro idee, magari guardano, disdegnano, deridono, i loro confini sono segnati dalla loro porta d'ingresso.
Sto quasi peggio di 5 anni fa, anche se, per un pugno di voti, forse e diciamo ancora forse, il centro-sinistra ha prevalso. Sto peggio perché questo risultato così ambiguo, così italiano, non fa che rafforzarmi nelle mie idee, nelle idee di quando a 15 anni raccontavo ai miei amici inglesi perché mi vergognavo di essere italiana, e me ne vergognavo.
08:49:55 -
Claudia -
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riflessioni
Fri 07 April 06
Mogia
E' l'aggettivo che ha usato V ed è proprio così che mi sento. Sarà il freddo che non va via. Saranno i pagellini che incombono (tra mezz'ora...). Saranno le notti agitate. Sarà l'ansia pre-elettorale. Sarà che non ho la scintilla. Ma soprattutto, dopo una telefonata di un'ora e mezza ieri sera con un'amica, è la consapevolezza che tante persone non sono capaci di non far male ad altre - e non involontariamente, come quando uno è amato senza riamare, bensì dietro il paravento della propria grandezza di sentimenti, del proprio eloquio, della propria confusione.
Di persone così ne ho incontrate sulla mia strada. Alcune mi hanno fatto stare molto male. Ma mi dà dolore anche quando sono amiche o amici a soffrire per chi, visto da fuori, proprio non è degno. Muri di gomma che san solo far rimbalzare frasi ad effetto e proclami poetici ma che non solo non si fanno davvero guardare dentro ma soprattutto non rispondono mai quando si chiede loro di prendere delle decisioni o di spiegarti.
Il fatto è che lasciano segni indelebili. Belle persone intelligenti e sensibili passano tantissimo tempo senza poter credere che questi davvero siano così, e si autoaccusano: sono loro che hanno sbagliato.
Ricostruirsi, al risveglio dall'incubo, non è sempre facile. Certo se ne esce più forti, talvolta più circospetti, ma anche con un bel po' di cicatrici che si sa, tanto belle non sono.
14:50:12 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 05 April 06
Invidia
Onestamente certe volte non riesco a non provare invidia per tanti blog, simili al mio, i cui post sono inondati di commenti. Scrivo qui perché è importante prima di tutto per me, lo è stato fin dall'inizio e continua ad esserlo. Però un dialogo, un feedback... Peccato.
19:22:18 -
Claudia -
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riflessioni
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