Solo un link in questo post legato ad un documentario appena visto. Da esplorare per riflettere
https://www5.nationalgeographic.com/genographic/
Sono capitata per caso su questo sito interessante
http://www.takeourword.com/index.html . Nella sezione "back-issues" > "theory" c'è una definizione dell'inglese come "lingua creola". Non ci avevo mai pensato.
Un creolo nasce dalla mescolanza tra una o più lingue locali (oppure da chi in un certo luogo è stato trasportato per forza) e quella di colonizzatori o invasori. Il primo stadio è quello "pidgin", in cui la lingua prevalente viene semplificata al massimo, arricchita di termini locali ed usata come mezzo di comunicazione semplice e diretto allo svolgimento di azioni concrete (ad esempio il commercio). Diventa "creolo" quando le generazioni successive creano una grammatica sulla base del lessico che sentono utilizzato dai loro genitori, a riprova che una strutturazione sintattica è capacità innata nell'uomo (tranne che nei miei alunni). Pensiamo alle lingue delle isole caraibiche, nate mescolando per esempio l'inglese con le lingue africane degli schiavi.
Questo cosa ha a che vedere con l'inglese? Be' il discostarsi della grammatica inglese da quella di altre lingue germaniche (e per certi versi la sua semplificazione) nonché la enorme ricchezza di lessico sono dovuti al contatto avuto innanzitutto dai vari dialetti anglosassoni tra di loro, poi tra questi è l'antico nordico dei danesi che invasero il nord e l'est dell'Inghiltrerra e il sud della Scozia, intorno all'8?secolo, e infine tra l'antico inglese e la variante normanna del francese dell'11?secolo (che a sua volta era un francese parlato da popolazioni di origine scandinava e quindi con un lessico in parte germanico...); senza poi dimenticare l'influenza del latino della Chiesa e dell'erudizione e, naturalmente, l'evoluzione continua e ancora attuale dovuta alla grande diffusione di questa lingua ai giorni nostri .
Mi fanno arrabbiare quelli che dicono che l'inglese è una lingua semplice come lo sono le menti di chi lo parla.... Una grammatica non deve essere complessa per essere efficace (lo dice anche Pinker); è invece importantissimo il lessico e quello inglese consente (a chi è in grado di farlo) di cogliere moltissime sfumature talvolta intraducibili.
Meglio essere bastardi che puri, alla faccia di bossi.
Dedicato alle zanzare che mi hanno martoriato venerdì (quelle di sabato non hanno ancora fatto effetto, stasera saprò).
Mi sento come un insetto che guarda fuori da un vetro che non può percepire e continua a sbatterci contro senza sapere perché. Quando mi ci spiaccicherò definitivamente?