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Wed 09 November 05
Nuovo blog
Sono diventata finalmente amministratrice di un blog di mia nuova creazione, quello della scuola.
Spero che diventi un punto di incontri per chiunque nel nostro istituto vive e lavora. Ho dovuto impazzire un po' perché ho usato un programma per certi versi migliore di quello usato per questo qui ma che mi ha creato qualche problema di gestione.
Ora it's alive and kicking ... o meglio speriamo che diventi presto kicking!
www.istitutopessina.it/blog
14:55:08 -
Claudia -
categoria:
spunti
"Cioè"
Una ventina d'anni fa, forse più, si infilavano "cioè" casuali nei discorsi di moltissime persone, tanto che sull'argomento si era scritto e discusso animatamente.
Vezzo? Pausa di pensiero? Insicurezza? Chissà. Il "cioè" (così come il corrispettivo "I mean" inglese) è piano piano andato sparendo in questo suo uso improprio, sostituito da altri intercalare.
Ho l'impressione che ora vada per la maggiore il "come dire". Potrei fare i nomi di colleghi che ne fanno un uso smodato e talvolta irritante. Delle volte mi accorgo che ci casco anch'io! Riempie la bocca, fornisce un alibi nel caso l'espressione usata non sia la più adeguata o ... come dire... fuori luogo. Ho deciso di scrivere questo post come promessa a me stessa che ... come dire ... mi sforzerò di non usarlo più!
A proposito di intercalare cmq il più esilarante esempio che abbia mai sentito usare era il "se non m'inganno" , del nostro prof. di Glottologia all'Università. Non solo infarciva le lezioni ma era anche fedelmente riportato nelle dispense dei corsi, perfino nel caso queste diventassero veri e propri libri (come nel caso di "Appunti di fonologia e fonetica articolatoria") . Ho appena scoperto che il nostro buon N***i ha nel frattempo scritto diversi ibri dal titolo interessante. Mi viene ...come dire... la curiosità di leggerli alla ricerca di un bel "se non m'inganno"!
12:52:33 -
Claudia -
categoria:
parole
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