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Mon 21 November 05
Occhi
Strano organo, la vista.
Giovedì, mentre da vicino vicino vicino osservavo chi mi stava per baciare, pensavo a quanto diverso sia l'aspetto di una persona vista da pochi centimetri; un effetto quasi straniante. Gli occhi, il naso, il sorriso, la linea del viso, la barba non si fondono allo stesso modo di quanto fanno da un metro di distanza; sembrano quelli di qualcun altro, o meglio, sembrano quelli di qualcuno che non si conosce, o del protagonista di un film non visto. Per fortuna che vengono in soccorso gli altri sensi, quelli che rendono una persona stereo; e così la percezione dell'odore, della morbidezza del collo, del ruvidino delle parti rasate, dei capelli conferma che sì, è la stessa persona che poco prima stava cenando con te.
Ma non è l'unica occasione in cui la vista mi fa strani effetti in questo periodo. Da una parte continuo ad avere una capacità ridottissima di descrizione dei dettagli di una persona o di una scena vista 100 volte, che mi ha sempre portato a credere di avere uno strano rapporto occhi-cervello e che temo sia alla base della mia incapacità di disegnare. Dall'altra parte più che mai vedo "fotografie" dappertutto. Mi colpiscono le linee e i colori, i contrasti che gli oggetti più semplici creano rispetto al proprio sfondo o agli oggetti che li circondano. Mi devo fermare a guardare, anche se per pochi secondi. Mi sembra di avere maggiore tridimensionalità nello sguardo. Mi piacerebbe poter essere un fotografo di professione.
E stamattina ho avuto la notizia dall'oculista che devo portare gli occhiali sempre sempre sempre per almeno due mesi. Vediamo se cambia qualcosa.
13:40:56 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
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