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Mon 31 October 05
Un bello
C'è un bello più bello di quanto di possa dire. C'è un bello in un bosco d'autunno fuori dalla strade battute che può essere solo richiamato da chi l'ha vissuto insieme e forse vagamente colto da chi ha provato qualcosa di simile. C'è un bello che se ci pensi sembra quasi un sogno; sembra un sogno anche mentre ci sei in mezzo. C'è un bello che .. che per fortuna che c'era qualcuno che non solo l'ha reso più bello ma ha sentito anche lui quanto lo fosse. C'è un bello che tentare di descriverlo è come fare una foto col flash. Carina sì, ma piatta.
17:15:56 -
Claudia -
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riflessioni
Thu 27 October 05
De zozzura
Ho preso la decisione di pulire una piccola parte di casa (bagno di sopra e camere) ma mi sono già stufata. Mi chiedo infatti, ho pulito con una certa precisione sabato (be' entro i miei personali limiti che non sono quelli di una signorina spick and span), non sono quasi mai stata in casa e se lo sono stata sono stata perlopiù seduta qui, o sul divano o nel letto, (o in bagno... ok ok ci vado e mi ci lavo pure, capelli e tutto), non ho avuto attività particolarmente insozzanti, ho sempre tolto le scarpe, questa settimana non posso nemmeno accusare nessun altro di avermi colonizzato il pavimento di capelli.... E allora perché cavolo lo straccio (usa e getta) vien su che è uno schifo??? E poi alla sera con la luce artificiale non si vede niente e non mi rendo conto di quanto rimane giù. Ma perché non inventano le case auto-pulenti? O almeno delle case che PER UN CERTO PERIODO non si sporcano, diciamo per un mesetto???
19:17:38 -
Claudia -
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riflessioni
Mmmmmmmmmm
Ecco, ci bangava pure il raffreddore....
Ieri: lezione (interrogato 3 persone), cimiteri con mamma, aggiornato sito scuola (indietro da matto), finito giornalino scuola (fine? così pensavo), finito traduzione brochure medico (a nanna ore 23).
Oggi: lezione (interrogato 6 persone), aggiornato orario Appiano a scuola, mangiato toast al bar, preparato per consiglio da coordinare, fatto consiglio da coordinare, fatto spesa (noooo! Era ora. Passi per me ma quando ho ospite nel week-end mica posso fargli fare la fame), finito giornalino scuola (adesso sì, creeeedo), aggiornato sito scuola (l'è cumè la fabrica del dom), finito ultimissima traduzione.
Adesso stiro o pulisco (non ho deciso) e poi vado dalla Grazia M. a cena con le altre befane di colleghe (una) e ex-colleghe (quattro).
Domani ho lezione (3 persone da interrogare) poi consiglio poi riunione commissione acquisti poi vedo Fabio per aperitivo poi stiro o pulisco a seconda di quello che decido ora e infine (cioè durante) farò il ragù così sabato sun a post!
E verrà sabato pomeriggio dopo le altre 4 ore di lezione (6 persone da interrogare) della mattina eh! :-)
PS Il numero di persone da interrogare fa salire il mio livello di stress in maniera esponenziale essendo l'attività che più odio, anzi l'unica che davvero odio del mio lavoro!
18:51:16 -
Claudia -
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diario
Tue 25 October 05
Traduzioni
E' molto bello aver ritrovato due compagne che ormai più di vent'anni fa erano un punto di riferimento fortissimo: la Christine e la Paola.
Grazie alla seconda in questi giorni sto facendo alcune traduzioni per la promozione di uno strumento medico. Ecco, tradurre mi piace moltissimo, anche quando l'argomento non è di mio immediato interesse. Mi diverte e mi stimola sia che passi dall'italiano all'inglese, sia viceversa (come in questo caso). Bello, intelligente trovare l'espressione giusta senza paura di aggiungere o togliere o cambiare l'ordine...
Be' in fondo anche quello che mi ha spinto a fare la Christine quando a dicembre mi suggerì di creare un blog è stato un invito alla traduzione, anche se di natura diversa.
Grazie Chri, grazie Paola.
22:19:55 -
Claudia -
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persone
Balli con me?
Con te sto imparando ad essere trasparente anche nelle parole e nelle domande e non solo nel volto o negli atteggiamenti. Magari mi ci vuole un po' più di tempo perché di natura non ho agilità nel chiedere sui sentimenti altrui, per pudore o per paura. Benché ancora a volte mi ritorca in pensieri di autocommiserazione non mi ci voglio più crogiolare oltre il dovuto senza sapere, sapere dalla fonte diretta. Tutto quello che ho provato oggi ha senso di fronte a quello che ci siamo detti stasera. Non è stato inutile, anche se per fortuna è passato. Meglio avere letto, meglio essersi chieste, meglio avere scritto, meglio averti detto, meglio averti chiesto, meglio avere avuto una risposta chiara. Senza bisogno di specchi, di troppe metafore o altre diavolerie.
21:39:12 -
Claudia -
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persone
Armi
Credo di avere usato un verbo sbagliato stamattina. "Combattere". In realtà non esistono armi nei rapporti tra persone. Esistono solo sentimenti, ragionamenti e parole; per alcuni sono curativi, per altri rimettono tutto in discussione, per altri ancora esplodono dentro, per altri sono come una lama gelata appoggiata alla gola, ma non di taglio. Un po' come la nitroglicerina.
Non esiste la corsa agli armamenti. Potrei bardarmi di una splendida corazza, ogni maglia della cotta una delle mie qualità; potrei usare i cannoni del sesso, i missili di precisione delle argomentazioni, la bandiera delle carezze... e ancora non servirebbe a nulla, né servirebbe a chi mi sta di fronte fare lo stesso.
15:22:46 -
Claudia -
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riflessioni
Love
Amare. Ero in coda stamattina e pensavo al diverso significato che le persone danno a questo verbo, a come ognuno viva e interpreti ogni amore in maniera diversa... Pensavo a Oscar e alla Sabrina quando si sono sposati lo scorso anno, alla gioia loro, al dolore malcelato mio di non vivere un amore così.
Come per dare una colonna sonora appropriata a questi miei pensieri alla radio suonava "What Is Love" di Howard Jones, che non sentivo da anni.
"What is loo-oo-oove anyway
Does anybody love anybody anyway..."
Ora - pochi minuti prima di andare in classe - mi è rivenuto freddo, un freddo da dentro. Il dubbio, l'incertezza, le solite domande, le solite letture. E' come una rassegnazione, non so se ce la posso fare, non ho voglia di combattere, avrei solo voglia di stare tranquilla e costruire un rapporto poco alla volta, ma non ho più voglia di star male, non ho voglia di fare fronte a chi non molla. Né alla cattiveria.
10:00:01 -
Claudia -
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riflessioni
Lingue
La sezione di google -
"strumenti per le lingue" - mi provoca un senso di ilarità ed eccitazione.
09:23:16 -
Claudia -
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spunti
Sun 23 October 05
Vendere
Ci sono persone che hanno nel DNA la gioia e l'abilità di vendere e talvolta anche di vendersi. Né io né mia mamma facciamo parte di quella categoria. Oggi è stata una gran faticaccia. L'ho accompaganata a Torba per la manifestazione Dolce Torba del FAI. Per fortuna che sono andata tutto il giorno anch'io e non mi sono fatta accompaganare soltanto nel pomeriggio come previsto in modo da poter guidare al ritorno. Prima di tutto si sarebbe stressata per la nebbiolina di stamane, probabilmente si sarebbe persa e comunque avrebbe penato molto a trasportare i (troppi) vassoi dalla macchina fino al tavolo. Senza alcun dubbio non era un lavoro da fare da sola.
Non è stata una bella esperienza comunque. La collocazione come manifestazione era decisamente sbagliata e le persone che erano lì non avevano i soldi da spendere (né la "testa") per dei vassoi molto belli ma che hanno un costo di materiali tale da non permettere un prezzo più stracciato di quello proposto. Il freddo patito è stato parecchio e c'è stata anche un po' di noia. Alla fine è riuscita a vendere una cosa sola rientrando giusto delle spese di partecipazione. Ok, fatto e archiviato.
19:39:21 -
Claudia -
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diario
Rosso e giallo
Il rosso e il giallo della vite americana e degli aceri d'autunno sono così belli che mi soffermerei ore a guardarli.
19:29:11 -
Claudia -
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riflessioni
Thu 20 October 05
Mi dispiace...
...tanto tantissimo di essere così come sono.... con tutte le persone a cui tengo e che non sempre lo riescono a capire perché mi sembra che il tempo voli via e non ce la faccio a tenere dei contatti stabili con tutti. Adesso Beppe è, comprensibilmente, arrabbiato con me perché avevamo smesso di suonare in estate dicendo che avremmo ricominciato a settembre e invece è quasi la fine di ottobre...
Se scorro nella mente tutti quelli a cui ho detto che avrei telefonato presto o sarei passata a trovarli mi vengono un sacco di nomi, ma non è cattiveria. Forse un po' di pigrizia, soprattutto stanchezza e tanta smemoratezza nei momenti opportuni. Questo mi capita anche con le mie cose, accendo Internet per trovare una cosa e mi perdo via e non lo faccio, mi alzo dal letto dicendomi che andrò a guardare una definizione sul dizionario e tre giorni dopo ancora non l'ho fatto. Ma non è noncuranza. Non lo so cosa sia.
Quello che mi par di notare è che non capita solo a me. La maggior parte di queste persone non chiama allo stesso modo in cui non chiamo io. Quelli che vedo più spesso sono persone che in questo momento stanno condividendo con me una parte di cammino ma non tengo di meno alle altre.
Quanto tempo è che non vedo la Biba? Da prima di andare al mare. La Muzzi ha ancora la mia borsa, non si riesce a riunire tutto il comitato da un anno ormai...
Mi dispiace.
21:58:46 -
Claudia -
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persone
Sera d'autunno
Se alla pizza o cioccolata calda sostituiamo una zuppa du zucca insaporita da pasta al curry seguita una torta salata e, più tardi, una tisana. Se alla TV generica sostituiamo un vecchio film di Hitchcock. Ok per la copertina e ok per lo stretti lì sotto.... Ne viene fuori una sera d'autunno d'autore.
18:28:59 -
Claudia -
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diario
Wed 19 October 05
La sapienza di Coelho
Non amo per nulla le catene via mail e non presto molta attenzione nemmeno a quei pensierini garbati, umani ma un po' banali che girano spesso in formato .ppt .
Oggi però ero in sala stampa a scuola e mi è scappato l'occhio su un foglio appeso, firmato P. Coelho e mi sono messa a leggere. Mi è piaciuto e ve lo riporto.
Le cose che ho imparato nella vita
di Paulo Coelho
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno.
Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
è vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.
Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico a sorridere e ognuno intorno a te a piangere.
10:56:19 -
Claudia -
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spunti
Mon 17 October 05
Anonimia
E' così, ci sono giorni come oggi che mi vengono in mente un sacco di cose da scrivere, magari non significative ma di cui ho bisogno per lasciar traccia, soprattutto nella mia memoria, di quello che m'accade.
Il tramonto d'autunno in riva al lago resta imbattuto, ma anche in un bagno di folla domenicale nel centro di Milano ci si può sentire al centro del mondo, solidi, protetti, al caldo; i passanti diventano anonimo pubblico di un bacio in mezzo alla strada - non importa. E' bello.
E' inquietante invece ricevere quei messaggi e-mail che arrivano sempre più spesso senza né mittente né oggetto. Cosa vogliono dire? Le proprietà dell'ultimo mi dicono che il mittente è HNEIXFGP at yahoo.com . Ah be' allora! Cosa sta dietro a quella mancanza di nomi?
21:59:27 -
Claudia -
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diario
Torba
Domenica 23 ottobre mia mamma esporrà alcuni dei suoi vassoi fatti con fiori pressati durante la manifestazione
Dolce Torba, organizzata dal
FAI presso il Monastero di Torba, a Gornate Olona, in provincia di Varese vicino al sito archeologico longobardo di Castelseprio (a una trentina di km da Como).
Si tratta di una mostra mercato dedicata ai dolci, con esposizione, degustazione e vendita di prodotti da varie regioni e animazioni per i più piccoli.
Se qualcuno di voi va me lo faccia sapere!
21:33:19 -
Claudia -
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proposte
Numeri
Duemilacentoquarantanove?????????? Mettiamo anche che la metà possano essere visite mie per aggiungere nuovi articoli e controllare eventuali commenti... Ma sono - cioè siete - un sacco però! Ieri erano almeno 70 in meno. Mah, forse non funziona sto contatore.
21:27:55 -
Claudia -
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riflessioni
Prepotenza
Oggi mentre sul Cosia uno mi sorpassava sfiorandomi il fanale sinistro per poi rigettarsi sulla destra senza alcun uso di frecce mi è venuta la curiosità di cercare l'etimologia di "prepotente" (questo, ovviamente, dopo la sfilza di insulti dovuti). Non che sia difficile immaginarla, però mi incuriosiva la discrepanza tra un'origine evidentemente positiva e un significato diffuso non tale.
In effetti la parola deriva dal latino prae- (che indica preminenza) + potens, potente e anche sul dizionario italiano la prima definizione che si trova è "molto potente, che è superiore ad altri in potenza". Solo al numero 3 si trova la definizione che più generalmente viene in mente e cioè "di persona che tende a imporre la propria volontà su quella degli altri, specialmente con la forza o in modo arrogante e insolente".
I prepotenti come quello di oggi credono di incarnare la numero uno e invece sono delle schifezze da numero tre.
Prepotenza non è solo nelle azioni; prepotente è anche chi usa gli altri a proprio piacimento, chi pensa di avere più diritti, chi si considera superiore, chi usa le parole astutamente come fossero del diserbante per aprirsi la strada.
Non sopporto i prepotenti.
21:24:18 -
Claudia -
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parole
Renaissance music and dance
Dopo una settimana davvero stressante e per certi versi snervante ci voleva una serata come quella di sabato in cui, con le mia amichette ballerine, sono andata a vedere uno spettacolo BELLISSIMO di musica e danze rinascimentali, tenuto dal gruppo
La Rossignol.
Il gruppo si è formato quasi vent'anni fa e comprende musicisti e danzatori (da 6 a 12 elementi per ogni spettacolo) che presentano un programma appunto di musiche e danze del '400 e '500 con grande fedeltà filologica per quanto riguarda strumenti, costumi, passi, arrangiamenti. Lo scopo principale del gruppo infatti non è la spettacolarizzazione bensì la ricerca.
Sono rimasta colpita nel profondo. Quando fingevo di studiare chitarra classica l'unica musica che mi divertivo davvero a suonare era proprio quella rinascimentale. Mi è sempre piaciuto anche ascoltarne, perfino quella "finta" (tipo quella degli Amazing Blondel) o riarrangiata con strumenti moderni. Adesso che ballo sarebbe stupendo poter imparare queste danze.
Mmmm non riesco a spiegare cosa sento dentro. Basti dire che mentre ascoltavo un pezzo del CD comprato (Il Canario di cui qui una brutta
versone midi) mi sono davvero venute le lacrime agli occhi. E perché ? E' solo una danza. Non so. La melodia? Le armonie? Le variazioni? La tonalità? L'insieme degli strumenti? Le note basse? Il ritmo?
A volte mi chiedo se sia perché dentro di me c'è intrappolata l'anima di qualcuno vissuto a quel tempo.... Ma è una sciocchezza lo so. Eppure è così strano sentirsi "a casa".
Be', se non altro intellettualmente basta cercare qualcosa su Internet ed ecco soddisfatte (potenzialmente) molte curiosità. Ecco qui alcuni link:
Per trovare video di
danze di tutte le epoche.
Sito didattico per
danze del 16? secolo, in inglese, dove trovare spezzoni video e pdf sia di istruzioni che di spartiti.
Newsletter con articoli su
danze varie (in inglese).
Sotto lo stesso dominio è possibile trovare il manuale di Negri
"Le Gratie d'Amore / Nuove Inventioni Di Balli (1602/1604)", in vari formati, anche come facsimile - in italiano, ma dell'epoca!
Buon divertimento.
18:40:08 -
Claudia -
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spunti
Thu 13 October 05
13 ottobre
Azzurro; nebbiolina; lago; foglie; chiacchiere; vite americana; rosso, giallo e verde; imposte verdi; case di pietra; camion; balconi; gerani appesi; case appese; sedie; cipressi; campanili; cuccuzzoli; chiesette; strada; prato; case gialle; paese; strettoie; macchine; turisti; ostello; svolte; sole; coda; negozi; terrazzi; abbracci; chiesa; lacrime; silenzio; cimitero; musica; twix; caffè.
17:37:41 -
Claudia -
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diario
Charlie and the Chocolate Factory
Mettere insieme un regista e un attore che mi piacciono molto con uno dei miei libri in assoluto più letti durante l'infanzia scritto da un autore che anche nei suoi racconti per adulti mi fa impazzire.... Be' chiamiamola operazione fortunata...
Il film non mi poteva deludere e non lo ha fatto. Avrei voluto entrarci dentro. E' un film (e un libro) dove i buoni vincono come nelle più antiche favole e dove i cattivi subiscono un destino... cattivello .... un vero e proprio contrappasso. Esattamente quello che un bambino vuole leggere e un adulto pure.... Il tutto immerso in un'atmosfera da favola che ingolosirebbe anche un anoressico.
Rispetto al libro ci sono in più i flash-back sull'infanzia di Willy Wonka e un finale ancora più buonista, non particolarmente utili nell'economia della storia ma che non disturbano troppo.
E poi ci sono le citazioni e le auto-citazioni un po' come in un romanzo post-moderno, un po' come nei primi libri di Lodge. Quelle cose che se le vedi ti senti tanto intelligente e se non le vedi ti diverti e basta (io qualcuna l'ho notata sennò non sarei qui a dirlo!!! :-) ) .
Bene immergiamoci in questa nuova giornata che sarà molto meno da favola, purtroppo.
06:57:17 -
Claudia -
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spunti
Wed 12 October 05
Ipocondria
Cavolo a volte penso di essere un po' ipocondriaca anche se vado talmente raramente dal dottore!
In questo periodo sono un po' preoccupata perché mi scappano continuamente cose di mano; anche oggi ho spaccato una videocassetta. Inoltre ho un po' di formicolio alle mani e talvolta mi sveglio con anulare e mignolo dell'una o dell'altra mano assolutamente inerti.
Speriamo non sia nulla.
20:34:06 -
Claudia -
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diario
Tue 11 October 05
Carpe Diem?
Ieri ho scritto cose fondamentalmente leggere ed egocentriche anche se l'animo era un po' pesante a causa dell'ennesima tragedia che ha colpito una mia alunna.
Dopo una notte agitata però vorrei fare qualche riflessione, anche perché si innesta in discorsi fatti in questi giorni anche prima di sapere di questo fatto.
Quando muore una mamma di 39 anni per una incredibile disgrazia ci si rende conto che siamo davvero qui attaccati ad un filo.
Qualcuno dice "Poveretta" - intendendo la persona morta. E' vero? Chi soffre è chi sta qui, non chi se n'è andato. Chi non c'è più o è andato a star meglio o semplicemente non è più, non gli è più applicabile l'umano concetto di "sofferenza". Qualcuno dice "Aveva ancora così tante cose da fare". E' vero, ma che differenza fa per lei/lui? Quando è morta la sorella di una mia compagna tantissimi anni fa mia mamma ha commentato "Non si era neanche laureata!". Be' , intendeva che i suoi non avevano avuto neanche quella soddisfazione, ma mi pare ben poca cosa per chi perde una figlia e assolutamente insignificante per la persona stessa.
Qualcuno dice "Se soltanto..."; se soltanto non fosse salita sull'elicottero, se soltanto quel cazzo di filo non fosse stato lì, se soltanto le fosse venuto il raffreddore alla mattina.... E' vero, ma del senno di poi....E se fosse stato così nessuno avrebbe detto "Ah, che fortuna, non è morta cadendo con l'elicottero".
Qualcuno dice "carpe diem" e cioè "cogli quest'attimo, godi come puoi quello che stai vivendo ora, del futuro non vi è certezza". E' vero, sì ma anche questo in fondo che differenza fa? Cioè, è vero che certe volte siamo talmente presi a programmare o ad aspettare con ansia o a farci menate per ciò che verrà o vorremmo venisse che non ci rendiamo conto del bello che abbiamo ora, ma non possiamo certo pretendere di vivere come se ogni giorno o momento fosse l'ultimo, per prima cosa perché questo ingenererebbe un'angoscia faustiana per ogni minuto che scorre - lo vedo io quando è l'ultimo giorno di vacanza - e poi perché certi momenti fanno davvero schifo - tipo mentre sto interrogando o correggendo - sputerei in un occhio a chi mi dicesse di godermelo che è l'ultimo che sto vivendo.
Credo che sia umano e vitale da una parte pensare al futuro non solo come possibile ma anche come probabile, dall'altra cercare di fare "fruttare" quello che si ha in modo da avere sia momenti di soddisfazione e felicità sia le risorse per affrontare gli eventi inattesi.
Qualcuno si considera "pronto", qualcuno no, ma alla fin fine che differenza fa davvero? La vera differenza è per chi resta, per chi vive questa prova con maggiore o minore serenità, con maggiore o minore senso di perdita.
Io di per me continuerò ad avere paura di morire, a fare progetti, ad avere momenti di grande pigrizia, a cercare di non perdere troppo il mio tempo e a non sapere bene cosa dire o cosa fare quando succedono cose di questo genere.
18:29:42 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 10 October 05
Autunno
Per una strana e bizzarra coincidenza atmosferica la settimana appena trascorsa ha visto una gran quantità pioggia durante i giorni feriali e bello - dico BELLO con sole e temperature miti - durante il week-end, per poi tornare un po' bruttino di lunedì.
La fortunata com-binazione è com-baciata con la com-pagnia avuta. Se dovessi scegliere un hit del fine settimana, cosa non facile, direi che è stato il passeggiare mano nella mano in riva al lago in un tramonto d'autunno.
La luce di ottobre illumina i colori, già vari, di molteplici sfumature, in una com-plessità che è tipica delle mezze stagioni. L'inverno assopisce, l'estate abbaglia, ma l'autunno e la primavera hanno questa ricchezza - talvolta anche stridente - di tinte e profumi che agitano sentimenti diversi e neppure sempre coerenti tra loro. Il confine tra il pianto e il riso si fa labile. E' un preludio. Un preludio a cosa non è ancora dato di sapere come non è dato di sapere se l'inverno sarà freddo ma secco, oppure nevoso oppure umido ma mite. E' bello però, passeggiando, sognare tazze di cioccolata calda e tranci di pizza davanti alla tv stretti sotto una copertina.
19:02:55 -
Claudia -
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diario
Per me
Uno dei miei più grandi desideri nella vita è quello che qualcuno scriva qualcosa per me. Una poesia, un brano musicale, una canzone, uno scritto.... Qualcosa che sia per me e su di me. Qualcosa che sia scritto da qualcuno che ho colpito in modo particolare ...devo dire che preferirei fosse di sesso maschile in effetti. Voglio dire, di persone in grado di farlo ne ho conosciute tante! Si vede che non ho mai ispirato la loro vena creativa abbastanza da indurle a farlo. A Natale avevo anche scritto al pulcioso e tra le altre cose gli chiedevo di scrivermi un tune, però non so nemmeno se abbia mai ricevuto quella lettera, e cmq insomma, non me ne ha parlato quando ci siamo visti. E poi forse non vale mica tanto quando lo si chiede... E' un po' tipo telefonare a qualcuno per ricordargli di farti gli auguri di compleanno.
Credo che questo desiderio sia legato all'invidia che provo quando leggo o ascolto ciò che è dedicato a qualcuno. Invidia è una brutta parola ma non me ne viene un'altra. E' un po' come se la persona per la quale si è scritto fosse resa più nitida, più tonda, più importante dal fatto che qualcun altro abbia provato il desiderio di cercare in profondità un'espressione inusuale per descriverla.
Per finire questo post incollerò l'unica cosa in un certo senso simile che sia mai stata fatta per me (o almeno di cui io sia a conoscenza). In un mio messaggio di Natale ai Sulu in cui li ringraziavo per il bel pensiero di Terzani spedito come auguri, dicevo quanto avrei voluto anch'io essere speciale come quell'uomo, capace di trascendere le sofferenze. Ero invece così normale. Ecco la loro risposta.
Così normale
Così speciale
Così bionda
Così discreta
Così sorridente
Così triste
Così amica
Così musicista
Così normale
Sicuramente molto speciale
13:56:30 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 05 October 05
Matematica
La matematica mi è sempre piaciuta. Alle elementari mi appostavo con l'orecchio incollato alla porta in camera mia mentre mia sorella dava ripetizioni a una di prima media e ogni tanto sperimentavo cose che a scuola non avevamo ancora fatto. Alle medie adoravo le lezioni della Re che ci insegnava con metodi innovativi e stimolanti e ci faceva ragionare. A 14 anni scrissi una piccola dissertazione in inglese sul tema "La matematica è stata inventata o scoperta?", proposta dal mio prof come uno dei temini per l'esame di fine summer school. In prima superiore odiavo il prof. che ci faceva solo imparare le regole a memoria (e portava calze improponibili ma vabbè). In seconda e terza tutto di nuovo bene con l'Angela. Poi il nulla - abbiamo smesso di farla, con mio grande rammarico.
Non sono poi stata brava come la Chri e ho seguito la via più semplice, quella delle lingue, quella spianata da quanto fatto a scuola. Però ancora la cosa che mi diverte di più fare sulla settimana enigmistica è il calcolo enigmatico; qualche anno fa per un po' di tempo invece di leggere alla sera facevo degli esercizi su un libro delle superiori; ai miei alunni di turismo a volte propongo prove che implichino calcoli (semplici ma che sbagliano regolarmente - poveri noi quando LORO lavoreranno in agenzia o in albergo). E in fondo anche quel poco che so di computer e siti lo devo ad una certa non sopita passione per ciò che è scientifico.
Sarebbe bello che anche la vita fosse un po' più matematica. Che la somma delle virtù e delle caratteristiche di ciascuno portasse a risultati certi. Un po' come andare al supermercato dove so ciò di cui ho bisogno, dove posso soffermarmi a valutare il rapporto qualità prezzo, dove posso decidere se un prodotto mi piace, dove posso calcolare se quello che spenderò è alla mia portata.
Invece c'è tutta 'sta storia di magie e contropozioni che sono bellissime (vedi post dell'8 luglio) e fanno sognare ma che danno un senso di incertezza e timore e ansia. Certe volte vorrei che per magia 1 + 1 facesse 2 .... anzi no, 1.
18:58:30 -
Claudia -
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riflessioni
Freddo
Sono a scuola, ho un'ora buca e ho finito di preparare un lavoro. Mi prendo un attimo di pausa. Leggo un po'. Pochi commenti qui. Mi guardo un po' in giro. Fa freddo, sarà che con la porta aperta nel mio ufficetto c'è un po' di corrente. Sarà.
(Ri)leggo con attenzione - saranno gli occhiali nuovi. Ah un dettaglio non lo avevo visto. Dietro queste lenti ho l'illusione di essere schermata e in effetti non lo sono affatto. Tra poco vado in quarta A, mi riconcentrerò sul lavoro. E' quello che spesso mi evita di pensare o di ritorcermi.
10:47:20 -
Claudia -
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diario
Tue 04 October 05
Proooof
Argh sembro proprio una prof.... e poi in questa foto mi si vedono tutti i difetti (rughe, occhi diversi, incisivo più scuro) . Be' me la sono fatta da sola, non è che si può pretendere.
19:21:18 -
Claudia -
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diario
Sun 02 October 05
Perché?
E' domenica. La notte passata è iniziata presto per rimbambimento generale, interrotta a metà per pasticca contro tipico mal di testa mensile, finita abbastanza presto. Fuori diluvia e credo che la possibilità di andare a Casatenovo a ballare con gli Spakka oggi pomeriggio salterà; magari mi rifaccio stasera con la BH se mi viene ispirazione. Nonostante stia lavorando (sono indietro con la valutazione dei siti)e sia da sola sto abbastanza bene con episodi addirittura di entusiasmo dovuti al primo disco degli Edward II - Zest - . Poi per caso sono finita sulle mie foto, ho guardato quella di quando avevo 10 anni. Io. Corrente elettrica. Mi sembra di essere lì. Mi sembra di ricordare quando l'ho fatta. Sarà la mollettina.
10:37:05 -
Claudia -
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diario
Sat 01 October 05
PS
Qui c'è un'intera versione html di
The Outline of History... da quanto mi pare di capire scansionata e poi trasformata in due mega file. Certa gente non ha proprio nient'altro da fare (per fortuna per gli altri!!!) .
19:43:32 -
Claudia -
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spunti
H.G. Wells
Il cognome è un po' antipatico visto che qualcuno che ne porta la traduzione italiana mi ha fatto soffrire nell'ultimo anno, ma questo ha poco a che vedere con questo post.
Ho appena visto su History Channel un documentario su H.G. Wells, meglio conosciuto come l'autore de "La Macchina del Tempo" e de "La Guerra dei Mondi". Qualche piccola curiosità mi era già venuta su di lui leggendo il libro di Lodge, dove viene nominato in veste di giornalista e critico di teatro alle prime armi durante il suo primo incontro con James. Ma di certo non ne avevo scoperto tanto né avevo avuto tanto desiderio di leggerne qualcosa di più come oggi.
Nato nel 1866 da una famiglia alla base della piramide sociale dell'Inghilterra vittoriana, cresce tra gli stenti ma con un'insaziabile voglia di leggere, imparare e scrivere, soddisfatta soprattutto a partire da quando, ancora adolescente, diventa assistente in una scuola dove vince tutti i concorsi possibili in qualsiasi materia. Frequenta poi la facoltà di Biologia alla Normale di Londra grazie ad una borsa di studio, dove apprende di tutto pur senza laurearsi. Ma la sua eccezionalità meglio emerge nella mescolanza delle sue doti di scienziato, scrittore, illustratore, critico della società e dei costumi del suo tempo e profeta di un futuro non roseo - o meglio emerge dai suoi libri. Già a 10 anni scrive e illustra il primo!
I suoi romanzi hanno un enorme successo e Wells può essere senza esitazioni chiamato l'inventore della fantascienza - genere che peraltro non mi ha mai entusiasmato enormemente. Rispetto a Verne, suo contemporaneo, quello che ci mette in più è uno studio dell'umanità e una sua visione del futuro da una parte pessimistica e da una parte piena di speranza utopica.
Più che i suoi romanzi sono altri gli scritti che mi piacerebbe leggere, come A Modern Utopia ma soprattutto An Outline of History, del 1920, che, in circa 1000 pagine, racconta una storia dell'umanità vista da un punto di vista evoluzionistico ed antropologico. E' difficile da recuperare in copia cartacea, ma ho appena scoperto che una sua sintesi scritta dallo stesso Wells nel '22 è interamente trascritta
qui. Un po' ardua da leggere interamente on-line, ma ne guarderò sicuramente delle parti che già mi stuzzicano.
Prima di questo documentario ne avevo visto uno su Leonardo, definito il vero uomo del Rinascimento, cioè colui che non è né solo inventore, né solo artista, né solo scienziato ma è un po' tutte queste cose messe insieme e molto di più. Anche Wells - nonostante il gap di 400 anni tra i due - mi sembra espressione di un "umanesimo" che ammiro e invidio e che, come ho già varie volte detto, si esplica nei campi più diversi ma sempre tale rimane.
19:01:04 -
Claudia -
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