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Sat 19 February 05
Templari
Ieri sera io , Marco, Anna e Toto siamo andati ad una conferenza che inizialmente pensavo fosse SUI templari e poi ho scoperto essere DI templari...
Era a Torno e la sala era gremita. Mi dicono infatti che è argomento di moda (da dentro o da fuori) per via del Codice Da Vinci, che ancora non ho letto.
Il tutto era organizzato dalla CAVALIERI TEMPLARI O.S.M.T.J. - G.P.L.I. , una ONLUS affiliata all'Ordre Souverain et Militaire du Temple de Jérusalem,
le cui finalità non sono proprio chiarissime ma sono di tipo "filantropico, culturale, sociale, assistenziale"...
Be' è stata in fondo una bella serata per la compagnia e in generale per gli stimoli suscitati, anche se ci sono delle cose che mi lasciano perplessa.
Gli interventi dei due storici, l'una che ha raccontato la storia medievale dei Templari e l'altro che ha dato una sua coerente interpretazione sulle fonti, sono stati interessanti e corretti. Finché si vanno ad esaminare fatti storici più o meno documentati con un interesse chiamiamolo filologico a me va bene, anche quando si possono dare più interpretazioni contrastanti tra loro.
Ma nel momento in cui questo diventa un modo per fare ideologia o per giustificare divisioni a me comincia a dare fastidio.
I due interventi dei ... "veri templari" ... sono stati agghiaccianti. L'uno perché il comm. Cereghini (uno storico dicono...) non era in grado di mettere una parola di italiano dietro l'altra, sbagliando tutto quello che poteva sbagliare in ordine a pronomi relativi, concordanza dei verbi, lessico... In particolare era convintissimo che le diramazioni dell'ordine si chiamino "branchie" ... L'altro perché il luogotenente gran maestro Zampolli dava più l'idea di un invasato molto poco democratico uscito da un film western... Il culmine l'ha raggiunto quando ha detto, riguardo la proposta di convertire l'ex chiesa di Sant'Agata in moschea, "sono cavoli loro se sono musulmani..."; non male anche quando, alla domanda su quali fossero i requisiti che un postulante deve avere per essere accettato dall'ordine, ha risposto "queste sono cose che sappiamo noi" e ha chiesto se l'interrogante volesse per caso fondare un proprio ordine. La cosa che sembra preoccupare più di tutto questi signori è la legittimazione, l'appartenenza al "vero ordine". Quando parlano di fatti avvenuti 800 anni fa usano il passato prossimo e la prima persona plurale... Poi si difendono dicendo di non essere né una setta, né un ordine iniziatico né esoterico nel senso più comunemente dato a questa parola. Mah.
Come ho detto, è stata una serata carina ma mi ha fatto ancora una volta pensare che l'umanità è proprio (a)varia(ta).
16:22:23 -
Claudia -
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