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Thu 17 February 05
Scommesse
Si aprono le scommesse: dopo la terza moxa dormirò stanotte?
Per rispondere ad un commento di Alessio, sì ho un pattern di sonno molto variabile; esempio: tra sabato e domenica ho dormito circa 8 ore (con qualche risveglio) ; tra domenica e lunedì nervosamente ma sono rimasta a letto ben 10 ore! Tra lunedì e martedì avrò dormito sì e no 3 ore; tra martedì e mercoledì 6 o 7 ; tra mercoledì e oggi ancora 2 o 3. Buone probabilità che dorma un po' di più stanotte.
Talvolta è assolutamente inspiegabile come mai non mi addormento: leggo, mi si chiudono gli occhi, spengo la luce e ... sdeng... sveglia... Talvolta è più spiegabile, come la notte scorsa. Ero di pessimo umore per giornata del cavolo (fatta eccezione per la visione di Bridget Jones due in inglese) e pensieri ad essa relativi.
Ho l'impressione che alcune persone comincino a trattarmi come un ... "caso umano"... Non voglio approfondire ma ieri ne ho avuta la quasi certezza.
Ah! Dimenticavo di avvisare chi legge ... quest'anno cercherò di dimenticarmi di quello che succede in un'imprecisata data del mese prossimo, per favore fatelo anche voi; quest'anno è un numero schifoso anche se è un multiplo di tre.
22:25:08 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
Mon 14 February 05
Viaggio nel tempo
Sto scrivendo delle verifiche e pur di non dover reinventare niente, sono andata a riguardare vecchissime verifiche ancora su dischetto (anni 93-94) .. E così ho trovato non solo quello che cercavo ma anche altri documenti salvati allora, tra cui una lettera ad un mio amico irlandese (perso per strada) in cui raccontavo della mia vita nel febbraio del 93: fidanzato, nuovo posto di ruolo (francese alle medie - orrore!), sorella incinta di due gemelli, attività varie... Cavolo.
Ho anche ritrovato una verifica fatta fare ad una classe delle Magistrali nel 94 sui sonetti di Shakespeare ed eccone qui uno che dedico agli insonni.... (la traduzione è sotto...)
Sonnet XXVIII
Weary with toil, I haste to my bed,
The dear repose for limbs with travel tired,
But then begins a journey in my head
To work my mind when body's work's expired;
For then my thoughts, from far where I abide,
Intend a zealous pilgrimage to thee,
And keep my drooping eyelids open wide,
Looking on darkness which the blind do see;
Save that my soul's imaginary sight
Presents thy shadow to my sightless view,
Which like a jewel hung in ghastly night,
Makes black night beauteous and her old face new.
Lo, thus, by day my limbs, by night my mind
For thee, and for myself, no quiet find.
Sonetto XXVIII (traduzione non poetica!!!)
Logorato dalla fatica, mi affretto al mio letto
Il caro riposo per i miei arti stanchi del lavoro,
Ma poi comincia il viaggio nella mia testa
Per far lavorare la mia mente quando è finito il lavoro del mio corpo;
Poiché allora i miei pensieri, lontano da dove li attendo,
Avviano un sollecito pellegrinaggio verso di te,
E fanno che le mie palpebre appesantite stiano completamente aperte,
e guardino un buio che i ciechi vedono;
Tranne che la visione immaginaria della mia anima
Presenta la tua ombra alla mia visione senza vista,
Che come un gioiello appeso in una notte terribile,
Fa bella la nera notte e rinnova il suo volto.
Ecco, quindi, di giorno i miei arti, di notte la mia mente,
Per te e per me stesso non trovano quiete.
11:27:39 -
Claudia -
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riflessioni
Tue 08 February 05
Londra
Eccomi tornata. Ovviamente è volata ma non poteva essere altrimenti, è stato solo un week-end un pochino più lungo.
Pensavo che mi avrebbe fatto bene e invece ... Intendiamoci, sono contenta di essere andata e delle persone che ho visto, ma mi ha riportato in superificie quella tristezza che pensavo di avere almeno un po' lasciato da parte.
Londra è una città meravigliosa - lo so non è un commento oggettivo, lo è per me . Tornarci ogni volta è fare un viaggio a ritroso nel tempo, da quella prima volta in cui ci andai nel 1971 coi miei genitori.
Come sempre mi sono fermata davanti al Rembrandt, l'hotel davanti al V&A dove eravamo stati - anche perchè alloggiavo non lontano; ogni volta mi fulmina quanti ricordi ho di quel primo viaggio. Mi rivedo coi miei fuori dall'albergo a guardare la cartina con la signora gentile che si ferma per aiutarci, o su quella parallela all'albergo dove ci sono "i cavalli che fanno la pupù per strada" (pensierino di prima elementare) , o nel ristorante Piccola Venezia, o nel Museo di Storia Naturale con mia sorella, o nella drogheria dove rido per gli uomini con la coda, o mentre compravo il mio Grog (un peluche) ... E quando passo da quei posti è come se questi pensieri mi investissero....
Poi proseguo verso Knightsbridge e sbam, a quell'incrocio mia sorella nell'80 ci stava leggendo degli estratti da "The Art Of Kissing"... E in bus davanti a Marble Arch... ecco quella volta che nell'82 mi piaceva il Luigi e ci eravamo seduti sull'erba ad aspettare il pullman che ci riportasse ad Oxford... E via discorrendo. Anche le case che si vedono lungo la ferrovia tra Gatwick e il centro mi fanno venire in mente la prima volta che le ho viste, nel '79, la mia prima summer school, e ricordo come guardavo dentro e pensavo che avrei voluto abitare lì... E' un delirio.
E poi ci sono i posti - soprattutto nelle zone residenziali tra Chelsea, Belgravia, Kensington - che non mi ricordano niente di particolare se non quel mai sopito desiderio di essere inglese e di abitare lì; già ho normalmente la morbosa curiosità di guardare dentro le case e immaginare, figuriamoci lì!
Quest'anno però si è aggiunto un elemento in più. Ed è il fatto che avrei voluto condividere questo mio sentire con qualcuno che SO che mi avrebbe un po' capito e che mi avrebbe tenuto per mano, e invece non c'era.
C'era David, sì, che come sempre mi raccontava la rava e la fava di ogni posto che passavamo odi ogni libro che vedevamo in libreria ma non è la stessa cosa... caro David, sempre un grande amico e sempre disponibile a farmi da scorta alla sera, però questa volta non era di lui che avevo bisogno.
E quando ero in giro da sola era la solita storia: canzoni nei negozi che sembravano stessero suonando per me, flash dell'estate, il dizionario etimolgico consultato da sola, le cose che gli sarebbero piaciute.
E' molto patetico lo so, ma non riesco a spegnermi!
E' andata bene quanto alle persone, visto che oltre a David ho visto Trish, suo marito, sua mamma e il bimbo adottato da poco - un tesoro! E poi anche Paul e Keith che tra mille peripezie hanno preso il pullman da Oxford tanto per vedermi per poche ore. Amci da 26 anni, quasi impensabile vista la distanza e la rarità degli incontri.
Bene anche gli acquisti, anche se alla fine sono stati solo "intellettuali": ho preso i DVD di Fratello Dove Sei, del Buena Vista S.C. e della Ragazza con l'Orecchino di Perla, il CD dal vivo degli Shooglenifty (o pulcioso pulcioso, che bisogno che avrei di vederti suonare e poi abbracciarmi!!!!) e un po' di libri: una storia delle lingue occidentali dal 100 al 1500, una storia delle lingue che stanno scomparendo, una storia ... di Quasi Tutto (A Short Story of Nearly Everything di Bill Bryson, promette molto bene!) , l'ultimo romanzo di Jonathan Coe e il libro di Terry Waite - un altro degli ostaggi in Libano (non ho trovato né libri di John McCarthy né il film, ma guarderò su Internet) . David poi mi ha regalato un libro sull'evoluzione e la cultura dei musei di storia naturale e in particolare sull'imbalsamazione e conservazione... e vabbé oh io sono curiosa, anche quello può andar bene!
Poi ho fatto un ripassino di biologia umana al Natural History Museum che non si sa mai...
Basta così per ora perché devo fare il bagno e organizzarmi per domani.
Avrei voluto avere con me questo blog per scrivere in diretta... bisognerà che mi accontenti di tirare insieme le idee venute poco per volta!
18:54:01 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 02 February 05
Insonnia
Niente, neanche il trattamento di oggi ha fatto effetto, sono quasi le due e non riesco a dormire. Ho letto finché non mi è venuto sonno verso le 11 ma è stata poi la solita tiritera, la sensazione di sonno non si è trasformata in addormentamento o in riposo, ho cominciato a rigirarmi e guardare le ore; ho letto, fatto la pipì non so quante volte, ho preso la Tilia, provato a guardare un po' di TV, ma non riesco a fare niente, sono stanca eppure non mi fa effetto niente.
Sono disperata perché ho bisogno di dormire e vorrei sapere cos'ho fatto
di male per meritarmi di essere in questa maniera.
Almeno fosse perché c'è qualcuno che mi tiene sveglia ma neanche quello. Non ce la faccio più.
Tra cinque ore mi devo "alzare"...
01:52:35 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
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