Grinching away

The Grinch in me extends to Valentine’s Day (and actually generally to all the holidays where one “has to”…), regardless of whether I’m with someone or not or maybe. I get annoyed by the abundance of red and hearts invading the shop windows, and by this kind of obligation to display the fact of being in love. If you are fortunate enough to truly be so, I believe every single day can be celebrated, and certainly not with the tackiness that seems to prevail at this time. If you are alone, whether okay with it or not, it doesn’t seem nice to me to have several weeks (the ones when the horrible gadgets appear) forcefully reminding you of it; the same goes if you are in an uncertain situation. But probably it’s just me who doesn’t understand.

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Il Grinch in me si estende anche a San Valentino (e in realtà in generale a tutte le feste in cui “bisogna”…), e questo a prescindere dall’avere qualcuno o no o ni. Mi innervosiscono il rosso e i cuori a profusione che invadono le vetrine, e questa specie di obbligo di esibire il fatto di essere innamorati. Se si è abbastanza fortunati da esserlo davvero, credo che si possa festeggiare ogni singolo giorno, e certo non col cattivo gusto che sembra prevalere in questo periodo. Se si è da soli, per bene o male che si stia, non mi pare carino avere diverse settimane (quelle in cui appunto appaiono gli orrendi gadget) che te lo ricordano per forza, idem se si è in una situazione di incertezza. Ma probabilmente sono io che non capisco.