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Fri 31 March 06
Como
Questo post è un insieme di riflessioni che ho già in parte verbalizzato in alcuni commenti sul blog di Vivere e Morire a Como, in relazione all'episodio dell'altro ieri, in cui un ragazzino, sospettato di essere un writer (?) è stato colpito alla nuca da uno sparo partito accidentalmente al vigile ... o meglio, agente di polizia municipale, squadra speciale antiwriter, che lo teneva fermo al muro.
Le reazioni di sdegno sono state molteplici e multiformi, ma c'è gente che si ostina a dire che questo episodio non è di rilevanza politica. E cosa lo è allora?
Dire che lo è non significa né sminuire né dimenticare l'aspetto tragicamente umano di una famiglia di stranieri che piange la morte cerebrale di un figlio 19enne, così come non vuol dire non aver pena per la giovane famiglia del vigile (per lui continuo a non riuscire a provarne, ma sicuramente sbaglio io).
Dire che lo è significa cercare di capire perché ca**o si sia arrivati a questo. Non a un pestaggio, non ad un inseguimento di macchina a 200 all'ora finito, che so, in una caduta nel Cosia... No, a un colpo di pistola partito da un'arma carica e senza sicura, puntata da un agente senza un addestramento adeguato.
Queste cacche che ci governano hanno fatto della lotta ai writers la propria bandiera, parlandone e prendendo proveddimenti come se fossero pericolosi criminali che attentano alla vita delle persone. Che siano imbecilli, che siano vandali, che sia auspicabile che paghino se beccati a sporcare, fin lì siamo d'accordo, ma c'era bisogno di una Special Victims Unit per combatterli, per stanarli?
Queste cacche che ci governano continuano a coprire malefatte ben peggiori e a difendere gli interessi dei cittadini che LORO reputano essere tali. La cultura per loro è una grande mostra di Magritte, non è fare in modo che ci siano iniziative che appassionino davvero i giovani, o spazi dove possano esprimersi, così da allontanarne una buona parte dalla strade e dalle bombolette usate illecitamente. E questa non è forse una questione politica?
E se poi ci scappa il morto si scusano dicendo che è un prezzo da pagare per la sicurezza? Io proverei a spruzzargli addosso una bomboletta e a sparargli a vedere cosa fa loro più male....
Poi parlano di terroristi che si nascondono tra coloro che pregano nelle moschee. A me fanno molto più terrore loro, con le loro facce pulite, la cravatta, l'abito buono e i loro muri puliti del ca**o.
17:42:35 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 27 March 06
Perché insegno?
A questa domanda, postami dalla tirocinante martedì scorso, ho risposto "Perché mi piace imparare e non appena imparo qualcosa vorrei subito insegnarlo a qualcuno." E questo ha a che fare con quell'eccitazione che provo quando capisco, quando scopro, quando tento e funziona. L'esaltazione nell'apprendere ce l'ho da quando ero piccola; quella nell'insegnare ce l'ho da quando iniziai a dare lezioni private il primo anno di università (anche se l'alunna era un po' idiota).
C'è un altro aspetto però, ed è che in fondo vorrei sempre ... sentirmi dire "brava". E questo credo che vada indietro, ancora più indietro, credo sia legata all'asciuttezza dei miei, soprattutto mia madre. Quando una cosa era fatta bene era giusto così, era la cosa mal fatta che andava rilevata. Vi sono altri effetti a lungo termine che ciò ha lasciato, ma con quelli mi accontenterò di assillare solo chi mi è più vicino....
22:34:01 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 20 March 06
Colore di sfondo
Nel design di una pagina il colore di sfondo può essere molto importante. Se scelto bene, può abbellire e far risaltare un testo contrastato in maniera adeguata o fare da contrappunto ad una bella immagine; può anche agire da solo, rallegrando o calmando lo sguardo. Certo non deve essere invadente, non deve rendere difficoltosa la lettura, non deve nascondere o sfocare il contenuto, non deve infastidire, non deve prevaricare.
Ecco per me l'aver conosciuto V significa avere trovato uno sfondo. Non ci sono solo i contenuti che si disegnano ogni volta che ci vediamo o sentiamo. C'è un qualcosa che sta dietro a tutto. Qualcosa che dà maggiormente senso e fa risaltare meglio ciò che è la mia vita quotidiana, già di per sé piena del senso che le do lavorando, pensando, leggendo, scrivendo, ballando, guardandomi in giro.
Forse è pericoloso. Un bello sfondo colorato può creare dipendenza. Ci si abitua ad uno sfondo grigiastro, può sembrare fin piacevole. Ma se ti sostituiscono di botto lo sfondo colorato facendolo tornare grigiastro... Ma non ci pensiamo! Il Color Contrast Analyzer dice ok, che ok sia.
21:48:58 -
Claudia -
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riflessioni
Sat 18 March 06
Un milione di vite possibili
Oggi mia mamma, al mio lamento per anticipati dolori mensili, si è messa a rimembrare di quando andò dal medico preoccupata perché, pur avendo io un anno, non le erano ancora tornate; lui le disse che era incinta ancora e lei si spaventò così tanto che le vennero immediatamente. Non era vero ma oggi, per la prima volta delle 100 che ho sentito questo episodio, l'ha detto quasi con rammarico: "In fondo se avessi avuto qui un altro figlio..." (...forse sarebbe stato un maschio? forse non avrei dovuto contare solo su di te che l'altra è lontana? forse avrei avuto dei nipoti vicini?...). Poi, presa da sta cosa, le è venuto in mente di chiedersi come sarebbe stato se non fosse morto neonato il suo unico fratello maschio. E allora io ho rilanciato chiedendomi se i gemelli ci sarebbero stati nel caso mia sorella non avesse perso il secondo bambino che aspettava....
Poco dopo ho letto della ragazza diciassettenne, che viveva in una casa senza luce né riscaldamento, accusata ieri di avere ucciso a scossoni la sua neonata e scagionata oggi dall'autopsia, che ha rivelato che la bambina è morta di broncopolmonite; anzi, per il resto mostrava di essere abbastanza ben curata e pulita. La ragazza è incinta ancora. E allora mi è venuta l'inca**atura. Multipla. Prima di tutto perché i medici prima e i giornali poi non vedono l'ora di trovare l'ennesimo mostro. E poi perché con tutto il perbenismo e il moralismo di cui ci ammantiamo ancora permettiamo che esistano situazioni di questo genere, e non dall'altra parte del mondo, a "casa nostra". E qualcuno si permette di giudicare, di giudicare lei, non la cacca in cui si trova.
Supponiamo che la ragazza avesse deciso di abortire. "Assassina!" avrebbero gridato gli anti-abortisti. Come si permette di uccidere una vita possibile? Ieri si gridava "Assassina!". Come ha potuto non accorgersi che la stava cullando troppo violentemente? Contrordine oggi. Oggi è "Assassina!" perché ha omesso di soccorrere la bimba. E domani? Altro giro altra corsa con la nuova vita che ha in corpo?
Un milione di vite possibili, la nostra; vite interlacciate, la nostra con quelle degli altri. Solo una la strada che si può però percorrere. E troppo poco il tempo per sprecarlo giudicando la via presa dagli altri o chiedendosi come sarebbe stato se ne avessimo o ne avessero loro presa un'altra.
17:52:32 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 06 March 06
PS
Che poi, voglio dire, era meglio nascere il 6 marzo allora che è anche il compleanno di Marquez e giorno in cui Mendeleev ha pubblicato la tavola periodica degli elementi!
Sì perché alla fine sono ossessionata dalle date e dalle ricorrenze... Sarò mica la reincarnazione del tizio che ha inventato i compleanni eh? Si spiegherebbero molte cose.
10:30:19 -
Claudia -
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riflessioni
Compleanni
Prima di tutto ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri e anche tutti i bei regali che ho ricevuto.
Ma passo tosto alla domanda fondamentale a cui nemmeno V ha saputo rispondere in maniera soddisfacente: "Ma chi cavolo ho inventato i compleanni???" . "I bambini sono contenti" dice lui, sì, ma i bambini si può renderli contenti in altri modi!
Sembra una domanda fatta per ridere ma in realtà me lo chiedo davvero. Perché istituzionalizzare il tempo che passa, perché rimarcarlo? E' che ci sono persone che se ne fregano del compleanno, persone che lo ignorano, persone che se lo godono e quelle come me che non lo ignorano ma vorrebbero farlo, che non si sentono l'età che hanno ma ne sono consce, che si gasano quando vien detto loro che non la dimostrano ma in fondo se la menano perché sanno di averla... Sarebbe molto meglio essere genericamente "giovani" o "vecchi" a seconda di ciò che si mostra o si fa.
Comunque, a parte i segnetti neri sul muro del tempo che si disegnano giorno per giorno e che ogni compleanno quantifica, è proprio il giorno in sé che eliminerei. Ma non perché quello di quest'anno sia stato brutto, anzi, sono stati tre giorni bellissimi tra venerdì e ieri... però...
Però sono come una bambina in fondo, non ci penso ma l'aspetto quel giorno, come se dovesse arrivare la fatina che cambia qualcosa così puf per magia, che fa venire fuori una meravigliosa sorpresa. E siccome questo non succede mai, quando è passato sono lì a dire "meno male" ma un po' anche a rimanerci male...
In realtà le cose belle non saltano fuori dal cappello di un prestigiatore. Si costruiscono piano piano. Così le amicizie, così l'amore, così il lavoro. E' solo una questione di convinceresene intimamente.
Ho ancora così tante cose da imparare. Imparare per sapere, imparare per conoscere, imparare per saper fare, imparare per saper stare, imparare per saper essere.
Ai miei prossimi 40.
10:25:38 -
Claudia -
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riflessioni
Fri 03 March 06
0.40
Nel titolo si riassumono sia l'ora di inizio sia il percorso fatto...
Chissà perché fa così impressione (a me) pensarci.
CC nata il 3.3.66 ore 0.40
12:14:36 -
Claudia -
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riflessioni
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