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Thu 26 January 06
Catena
Ricevo in catena mail e ripropongo da qui così non intaso le vostre caselle.
Tanto non c'è ancora l'obbligo della par condicio in questi giorni, vero?
Si racconta che quando Dio creò il mondo, affinchè gli uomini prosperassero, decise di concedere loro due virtù. E così fece:
- Gli svizzeri li fece ordinati e rispettosi delle leggi.
- Gli inglesi perseveranti e studiosi.
- I giapponesi lavoratori e pazienti.
- I francesi colti e raffinati.
- Gli spagnoli allegri ed accoglienti.
Quando arrivò agli italiani si rivolse all'angelo che prendeva nota e
gli disse: "Gli italiani saranno intelligenti, onesti e di Forza Italia!".
Quando terminò con la creazione, l'angelo gli disse: "Signore,hai dato a tutti i popoli due virtù ma agli italiani tre,
questo farà si che prevarranno su tutti gli altri".
"Porca miseria! è vero! Ma le virtù divine non si possono più togliere...che gli italiani abbiano tre virtù! Però ogni persona non potrà averne più di due insieme".
Fu così che:
- L'italiano che è di Forza Italia ed onesto, non può essere intelligente.
- Colui che è intelligente e di Forza Italia, non può essere onesto.
- E quello che è intelligente ed onesto, non può essere di Forza Italia.
14:19:04 -
Claudia -
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riflessioni
Tue 24 January 06
Postilla
C'è gente che legge e non commenta, o meglio, lo fa in privato... Quel qualcuno lì dice, riguardo al pistolotto scritto ieri: "il problema, più che la tecnica, è la mancanza di cultura che la accompagna."
Sìsìsìsìsìsì vero vero perché non ci ho pensato; no cioè è un concetto che avevo in mente ma che non ho espresso. Ma sottoscrivo.
20:30:57 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 23 January 06
Di come il progresso sia il proprio peggior nemico
Quando ho più o meno anticipato a V il titolo del post che avevo intenzione di scrivere mi ha chiesto se stavo in "fase paradossale". :-) Mi sa di sì. O forse lo sono più del solito. Forse è un po' colpa della secondax.
Progresso.
Quanto siamo progrediti anche solo da quando ho mente per pensare e guardarmi in giro? Anni '70: non c'era la tv a colori e tanto meno quella satellitare, non c'erano i videoregistratori e non parliamo di dvd, manco i cd c'erano, non c'erano i telefonini, non c'erano i personal computer, non c'era Internet, non c'erano le macchine digitali, non c'erano i navigatori, non c'era l'i-pod, la gente aveva quasi solo (se l'aveva) un'automobile per famiglia (e non c'erano i SUV - che varrebbe la pena di tornare indietro solo per quello - ma questo non c'entra), pochi avevano la lavastoviglie.
E poi... una bassa percentuale di persone andava oltre l'istruzione obbligatoria e ancora meno all'università.
Stiamo meglio? Certo la vita è più comoda. Io amo Internet che soddisfa tante mie perenni curiosità, faccio molte più foto ora che ho la digitale, il telefonino sembra impensabile non averlo, mi piace vedere film e programmi in lingua, ... però, però.... stiamo meglio?
Apparentemente sì. Forse no. O perlomeno, crediamo di stare meglio, ma crediamo anche che potrebbe essere ancora meglio se solo avessimo quello e quell'altro che ancora non ci siamo potuti permettere.... Quanta soddisfazione c'è? Per tanti poca. Anzi c'è un sacco di insoddisfazione. I bisogni indotti costano. E ci rammolliscono pure. Così c'è sdegno se non ci sono 25 gradi in casa o a scuola, se dobbiamo fare pochi metri senz'auto, se non ci possiamo permettere l'ultimo modello di... e si "combatte" per le ragioni sbagliate.
E a scuola. Io sono - ovviamente - una grande fan della scuola per tutti. Ma quella nostra è una scuola in cui si è per tanti perso il gusto della fatica e della conquista, così come l'idea del riscatto sociale legato all'istruzione - oggi è più importante fare tanti soldi in "altri modi" , scuola per tutti oggi significa asini ovunque, per non dire imbecilli che passano il tempo a ridacchaire e non potrebbero fregarsene di meno.
Man mano che scrivo mi accorgo di generalizzare tantissimo e di non dire cose propriamente originali, che forse generazioni e generazioni ripetono. Però guardando la secondax l'altro giorno, mentre ripassavo per la verifica... metà classe che rideva o chiacchierava, un altra buona parte che si faceva i ca**i propri in silenzio, qualcuno che tentava di ascoltare ed interagire e la mia alunna velata che mi ascoltava con gli occhi sgranati mente cercava di prendere appunti... ho proprio pensato "generazione di ...", un giorno o l'altro la pagherete; la pagheremo.
Colpa loro, colpa dei genitori, colpa degli insegnanti e della scuola in generale, non so . Gente che davvero si nutre da fare schifo, non fa due passi a piedi, fuma, beve, pensa solo al telefonino, alle chat, agli mp3, a divertirsi, e tutto può fare perché per tutto - o tanto - ha i soldi e ha il permesso. Anzi il diritto!
Mi viene in mente mia nonna che, se facevo la schizzinosa, diceva "ci vorrebbe un'altra guerra". Anche a me viene da dirlo. Anche se la guerra non l'ho vissuta e per tante cose sono ancora schizzinosa.
Ma se venisse una vera crisi petrolifera che ci mette tutti a piedi, se l'energia elettrica fosse tagliata, se... ma come sopravviveremmo, con le gambe e le teste atrofizzate?
Come sono morte le civiltà del passato? Credo così. In un infiacchirsi progressivo del corpo e delle menti. Fino a che non è arrivato qualcuno con con l'idea della sfida, con l'idea che è meglio fare qualcosa che è un pochino più difficile di quello che si sa già fare, con l'idea di potersi emancipare da una situazione. E le ha soppiantate.
Solo che quello che stiamo facendo oggi rischia di far saltare il mondo, con l'inquinamento che per i nostri comodi produciamo, con il casino che stiamo facendo ben oltre le nostre frontiere.
Mah.
E dire che non sono una pessimista. Spero sempre in un ravvedimento generale. Però il pensiero di due ore in secondax domani...
18:35:16 -
Claudia -
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riflessioni
Fri 20 January 06
DNA
Vi sono teorie che, detto parecchio semplicisticamente, affermano che l'uomo (così come le altre creature viventi) altro non è che un "contenitore" di DNA, come fosse un grande baccello utile solo alla riproduzione e quindi alla sopravvivenza dei geni.
Credo che la più grande disgrazia del DNA umano sia stata quella di fornire all'uomo un cervello pensante che, a poco a poco, gli ha messo strane idee in testa, tipo che quello che importa è il come sta ogni individuo di per sé più che il fatto che stia bene in vista di una propria futura riproduzione.
Così viviamo in perenne contraddizione, comportandoci da una parte come se dovessimo attirare chi ci aiuta a replicare il nostro DNA, dall'altra rifuggendo l'idea o, quanto meno, anteponendole altri interessi ego-centrati.
Questo pensiero non è legato a qualcosa di particolare che mi è successo; ogni tanto mi frulla nel cervello però, tipo stamattina quando sceglievo come vestirmi...
L'esigenza di essere attraenti o di nascondere i propri difetti è provato essere legata al nostro bisogno di farci individuare da parte di potenziali partner come "portatori (o portatrici) di geni buoni". Ma quante donne minigonnate e truccate o quanti uomini lampadati in realtà hanno questo in testa?
15:30:03 -
Claudia -
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Wed 18 January 06
Sincronia
Ho 4 anni; ho 14 anni; ho 20 anni; ho 24 anni; ho 30 anni; ho quasi 40 anni... (no, questo forse no in effetti).
16:21:03 -
Claudia -
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riflessioni
Sun 08 January 06
Blogger
Poco più di un anno fa quasi non sapevo cosa fosse un blog. Un anno fa esatto stavo lavorando per mettere in linea questo. Ora ho la stessa sensazione che ho entrando in libreria, un senso di impotenza di fronte a quanto c'è in quelli degli altri che spesso visito e su cui non posso fermarmi tutto il tempo che vorrei.
Da settimana scorsa collaboro, anche se saltuariamente, al blog
Vivere A Como dove ho scritto un post sul sito del Comune e uno sull'inglese usato nei siti di promozione turistica.
Da pochi giorni è anche in linea un
aggregatore di blog comaschi di più pubblica utilità del mio, dove ho trovato un rimando a
questo post dove in particolare viene consigliata la visione di vecchietti ma ancora utili documentari su come funzionano le macchine:
The Secret Life of Machines. In inglese sì... ma proprio interessanti!
Poi ci sono blog più personali che nei mesi scorsi mi hanno intrigato, stregato, a volte fatto star male...
E' un mondo che scatena in me le stesse reazioni del mondo reale: curiosità, interesse, ammirazione, gioia, riso, rabbia, morbosità, gelosia... solo che è un pochino più facile tenerle sotto controllo ed analizzarle.
Mi accorgo che quasi quasi penso di più. O meglio, penso in maniera più strutturata perché, quando sono in giro da sola oppure a letto prima di addormentarmi, mi racconto le cose come le vorrei scrivere. E' come se vivessi con un registratorino digitale.
Non tutto quello che penso poi scrivo però. Vi sono ancora cose di cui mi vergogno, che mi fanno venire le farfalle allo stomaco ma l'inca**atura (verso me stessa) alla testa, cose che non scriverò mai.
Più di tanto comunque non mi riesco a nascondere. Avrò sempre bisogno che gli altri mi guardino e mi conoscano, avrò sempre bisogno di sincerità e di trasparenza.
14:18:30 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 04 January 06
Abitudini
Quando si è abituati a comportarsi in un certo modo per non ingenerare tensioni, fastidi o incomprensioni, ci si aspetta, forse erroneamente, che anche le altre persone facciano altrettanto.
Ci vuole una certa razionalità, e forse un po' di freddezza - non sempre semplici da trovare - per non rimanere male o per non arrabbiarsi se invece così non è.
Mi capita sempre più spesso in questo periodo di misurarmi con modi di agire che non sono di per sé sbagliati ma che sono diversi dai miei e sui quali mi devo fermare a riflettere per non pesarli con la mia personale bilancia. Anche se - impulsiva come sono - a volte scatto.
Suppongo, anzi posso benissimo immaginare anche i contesti, che lo stesso possano dire altre persone di me.
Non è mica sempre facile avere a che fare con gli altri!
22:29:21 -
Claudia -
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riflessioni
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