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Fri 29 June 07
Della dignità
E' qualche giorno che vorrei scrivere questo post, che nasce da una chiacchierata col collega di lettere della maturità. Anche lui ha una figlia sotto esami, e lunedì si lamentava del prof di matematica da lei avuto che, per sopperire al fatto di non fare lezione, faceva verifiche collettive o lasciava le copie delle stesse visibilmente incustodite....
E il discorso si è spostato su tutti gli altri che si comportano in modo simile, da quelli che palesemente non conoscono la propria materia a quelli che leggono il giornale, da quelli che parlano solo dei loro problemi a quelli che arrivano con mezz'ora di ritardo, da quelli che danno valutazioni a caso ai pazzi furiosi.
Nessuno ha controllo, nessuno può intervenire, se non attraverso improbabili ispezioni che lasciano il tempo che trovano. Tale è la consapevolezza dell'inevitabilità del fenomeno che il preside della scuola frequentata dalla ragazza di cui sopra esplicitamente ne mette un rappresentante per consiglio di classe...
Questa è purtroppo una malattia bipartisan, colpisce il rifondarolo come il forzaitaliota, il prete della scuola privata e il laico da sempre nella scuola pubblica.
Sono quelli che fanno notizia, quelli che talvolta danno l'immagine alla nostra professione...
Non ho soluzioni, anche se poter licenziare, valutando seriamente le testimonianze di alunni e genitori, forse avrebbe un qualche effetto almeno sui casi meno gravi. Bisogna anche dire che a molti alunni, finché non sono sotto esame, queste situazioni fanno comodo; difficilmente prendono iniziative, al limite ci scherzano, spargendo la voce ma limitando le possibilità di fare qualcosa.
Ma quello che davvero mi chiedo è come facciano queste persone, queste cacche di persone, a dormire sonni tranquilli, a non avere alcun rimorso di coscienza? Che dignità hanno, non solo professionale ma come persone degne di chiamarsi tali?
11:59:15 -
Claudia -
categoria:
persone
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