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Mon 13 September 10
Obbligo d'istruzione
Domani, nell'ambito del "progetto accoglienza", devo andare in una delle mie prime ad illustrare "l'obbligo di istruzione a 16 anni". Sorvolerò sul fatto che, nel secondo giorno di scuola, andare da dei quattordicenni un po' spaesati a raccontare delle "otto competenze chiave di cittadinanza" e dei "quattro assi culturali" mi pare quanto meno noioso se non perfettamente inutile. E vado al punto.
Facendo una ricerca per ovviare alla mia inescusabile ignoranza in materia, ho scoperto che con i vari interventi legislativi dal '99 ad oggi, coi quali si è esteso l'obbligo di formazione a 18 anni e di istruzione a 16 anni, non si è pensato di introdurre specifiche sanzioni per chi l'obbligo non lo fa rispettare. La Cassazione nel 2008 ha respinto un ricorso contro l'assoluzione di genitori che non avevano fatto assolvere l'obbligo ai figli minori di 18 anni, spiegando come l'ultima esplicita estensione dell'articolo 731 del codice penale (classe 1930, che prevede sanzioni per il non rispetto dell'obbligo di istruzione elementare) risalisse al 1962, quando fu prolungato l'obbligo alla terza media; l'ammenda di ben 30 euro è quindi comminabile solo finché i figli assenteisti non abbiano compiuto 15 anni.
Ora, non credo che si combatta l'evasione scolastica a colpi di multe, né credo che il fatto di prevedere una sanzione più corposa ed estesa a coprire i nuovi limiti di obbligo possa in alcun modo riempire le voragini che si sono formate tra quelli che sono i proclami ministeriali e quello che la scuola riesce davvero ad offrire e certificare. Mi chiedo però quale significato devo attribuire al sostantivo "obbligo". Spero tanto che non me lo chiedano domani.
16:08:39 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
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