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Mon 09 October 06
Molecole
L'autocritica, nei miei primi 40 anni, un po' me la sono fatta da sola e un po' me l'hanno fatta fare. So piuttosto bene come sono e non sempre mi piace; mi è diventato più trasparente col passare degli anni. Gli aspetti che meno apprezzo sono quelli legati all'ansia, al nervosismo, all'egoismo, alla pigrizia, all'indecisione e all'ipercriticismo (prima di tutti verso me stessa ma spesso anche verso gli altri).
Però c'è una cosa che non avevo mai sperimentato. Ed è il sentirsi migliore in virtù di chi ci è vicino.
Non è che V sia una persona perfetta. Nessuno è perfetto e non è solo una banalità. Non è che io sia lì in contemplazione di lui quando ci vediamo e non percepisca cosine che non mi piacciono, così come sicuramente è per lui con me.
Mi viene in mente però quello che diceva la Rosi nei suoi primi tempi di convivenza col Claudio; parlava del suo ex-marito e di come si assalivano per le str***ate più assurde, che so, tipo il tubetto di dentifricio strizzato diversamente; diceva di come queste cose col Claudio non avevano più la stessa importanza, non erano più lo specchio di un qualcosa di più profondo e quindi non era neccessario metterle troppo in mostra. Forse nella precedente coppia le piccole cose, l'essere sempre sul chi va là, certi perfezionismi erano solo la punta di un iceberg sommerso ma percepito.
Anch'io se mi guardo indietro so come ero con lo S. o con l'A. o con F. ai tempi dei tempi. O come ero col B. ancora più indietro. Non è che fossero persone sbagliate o cattive di per sé, né volevo loro poco bene o loro a me. Forse era proprio sbagliata la chimica. Così mi ricordo i pianti e i silenzi e il sentimento di inferiorità col B., i nervosismi e i becchettamenti con F., gli isterismi e gli egoismi con lo S., e con l'A. be' un po' di tutto in generale...
Certo io diventavo insopportabile, anche a me stessa talvolta. Volevo fermarmi ma non ce la facevo.
Invece ora mi risulto un bel po' più simpatica. Sì ogni tanto mi scappa qualche becchettamento da prof. o da mamma, non è che sia diventata proprio un epitomo di calma e noncuranza; mi scappano anche i piantini e gli arrotolamenti di lingua. E le difficoltà legate alla non vicinanza potrebbero rendere tutto meno facile più avanti.
Però mi sento più tranquilla, più contenta, più bellina e in generale migliore.
16:32:33 -
Claudia -
categoria:
riflessioni
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