Claudia che raccoglie la sabbia

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Mon 23 January 06

Di come il progresso sia il proprio peggior nemico

Quando ho più o meno anticipato a V il titolo del post che avevo intenzione di scrivere mi ha chiesto se stavo in "fase paradossale". :-) Mi sa di sì. O forse lo sono più del solito. Forse è un po' colpa della secondax.
Progresso.
Quanto siamo progrediti anche solo da quando ho mente per pensare e guardarmi in giro? Anni '70: non c'era la tv a colori e tanto meno quella satellitare, non c'erano i videoregistratori e non parliamo di dvd, manco i cd c'erano, non c'erano i telefonini, non c'erano i personal computer, non c'era Internet, non c'erano le macchine digitali, non c'erano i navigatori, non c'era l'i-pod, la gente aveva quasi solo (se l'aveva) un'automobile per famiglia (e non c'erano i SUV - che varrebbe la pena di tornare indietro solo per quello - ma questo non c'entra), pochi avevano la lavastoviglie.
E poi... una bassa percentuale di persone andava oltre l'istruzione obbligatoria e ancora meno all'università.
Stiamo meglio? Certo la vita è più comoda. Io amo Internet che soddisfa tante mie perenni curiosità, faccio molte più foto ora che ho la digitale, il telefonino sembra impensabile non averlo, mi piace vedere film e programmi in lingua, ... però, però.... stiamo meglio?
Apparentemente sì. Forse no. O perlomeno, crediamo di stare meglio, ma crediamo anche che potrebbe essere ancora meglio se solo avessimo quello e quell'altro che ancora non ci siamo potuti permettere.... Quanta soddisfazione c'è? Per tanti poca. Anzi c'è un sacco di insoddisfazione. I bisogni indotti costano. E ci rammolliscono pure. Così c'è sdegno se non ci sono 25 gradi in casa o a scuola, se dobbiamo fare pochi metri senz'auto, se non ci possiamo permettere l'ultimo modello di... e si "combatte" per le ragioni sbagliate.
E a scuola. Io sono - ovviamente - una grande fan della scuola per tutti. Ma quella nostra è una scuola in cui si è per tanti perso il gusto della fatica e della conquista, così come l'idea del riscatto sociale legato all'istruzione - oggi è più importante fare tanti soldi in "altri modi" , scuola per tutti oggi significa asini ovunque, per non dire imbecilli che passano il tempo a ridacchaire e non potrebbero fregarsene di meno.
Man mano che scrivo mi accorgo di generalizzare tantissimo e di non dire cose propriamente originali, che forse generazioni e generazioni ripetono. Però guardando la secondax l'altro giorno, mentre ripassavo per la verifica... metà classe che rideva o chiacchierava, un altra buona parte che si faceva i ca**i propri in silenzio, qualcuno che tentava di ascoltare ed interagire e la mia alunna velata che mi ascoltava con gli occhi sgranati mente cercava di prendere appunti... ho proprio pensato "generazione di ...", un giorno o l'altro la pagherete; la pagheremo.
Colpa loro, colpa dei genitori, colpa degli insegnanti e della scuola in generale, non so . Gente che davvero si nutre da fare schifo, non fa due passi a piedi, fuma, beve, pensa solo al telefonino, alle chat, agli mp3, a divertirsi, e tutto può fare perché per tutto - o tanto - ha i soldi e ha il permesso. Anzi il diritto!
Mi viene in mente mia nonna che, se facevo la schizzinosa, diceva "ci vorrebbe un'altra guerra". Anche a me viene da dirlo. Anche se la guerra non l'ho vissuta e per tante cose sono ancora schizzinosa.
Ma se venisse una vera crisi petrolifera che ci mette tutti a piedi, se l'energia elettrica fosse tagliata, se... ma come sopravviveremmo, con le gambe e le teste atrofizzate?
Come sono morte le civiltà del passato? Credo così. In un infiacchirsi progressivo del corpo e delle menti. Fino a che non è arrivato qualcuno con con l'idea della sfida, con l'idea che è meglio fare qualcosa che è un pochino più difficile di quello che si sa già fare, con l'idea di potersi emancipare da una situazione. E le ha soppiantate.
Solo che quello che stiamo facendo oggi rischia di far saltare il mondo, con l'inquinamento che per i nostri comodi produciamo, con il casino che stiamo facendo ben oltre le nostre frontiere.
Mah.
E dire che non sono una pessimista. Spero sempre in un ravvedimento generale. Però il pensiero di due ore in secondax domani...
18:35:16 - Claudia - categoria: riflessioni  

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