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Mon 30 January 06
Mi sento fortunata
Parafrasiamo google per una volta. Schiacciando il tastino "mi sento fortunato" dopo aver inserito delle parole chiave per la ricerca, il motore propone non la solita lista di siti compatibili bensì ne apre uno, il primo della lista.
Mi sento fortunata sì.
Perché delle parole chiave che ho virtualmente inserito a suo tempo ciò che si è aperto ha una compatibilità davvero alta. Va dal modo di ragionare al modo in cui piace ragionare, da parte di ciò che si legge al modo in cui piace leggere, va da alcune cose che piacciono al modo in cui piacciono le cose, va da ciò che piace mangiare al modo in cui ci si veste. C'è un'estetica comune che non è antitesi a ciò che è di tendenza ma che rielabora e va al di là di quello che è di tendenza. C'è un gusto nel capire ciò che è stato e un gusto nell'entrare dentro nelle parole. C'è un affine approccio fisico alle idee. E anche ai reciproci fisici. E l'amore per la fisicità di ciò che ci circonda, tutto da camminare, da guardare, da fotografare magari.
Ma non è che ciò che si è aperto è una mia fotocopia. Dio ce ne scampi. Di diversità ce ne sono, meno male. Diversità dove per ora però sembra che prevalga la compensazione. La calma e il panico. L'impulsività e la ponderatezza. La fretta e la lentezza. La chiacchiera e la riservatezza. E un incontro in mezzo.
10:23:50 -
Claudia -
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persone
Sat 28 January 06
Neve
Neve? No, neanche tanta.... Qui a casa mia sembra solo che sia scoppiata una enorme cisterna di zucchero al velo...
Siamo praticamente rimasti murati vivi ieri, dopo che ha nevicato per 36 ore e passa. Già alla mattina è stato un cinema andare a scuola, per tornare poi ho dovuto immergermi fino al ginocchio sia quando per strada passava qualche macchina sia semplicemente per entrare in casa. Stamattina la Brunella si è messa a spalare almeno un corridoietto davanti al cancello e io le ho dato una mano. Adesso finalmente sta passando lo spazzaneve, il problema è che non si sa bene quando si tornerà ad un minimo di normalità. Non che mi interessi poi tanto non poter usare la macchina ma il fatto che non so dove potrà posteggiare domani V. quello sì che mi fa girare. Anche perché era tutta settimana che trimpilavo perché arrivasse il week-end...
Vero che, essendo le scuole chiuse, ho saltato un'ora in seconda e questa non è mai una cosa negativa. Ma forse avrei preferito vedere quelle bestie e poi ....
C'è un momento estetico di quando nevica (vedi prima foto) che è meraviglioso che s'accompagna ad una sensazione speciale di straniamento. Ottima cosa però poi sarebbe saltare tutto il successivo momento completamente antiestetico di fango, ghiaccio, marciapiedi stracolmi, montagne di neve ingrigita... Ci vorrebbe una bella implosione.
Vabbè pazientiamo vah!
17:41:59 -
Claudia -
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diario
Fri 27 January 06
Botte e risposte
Agli inizi di gennaio ho scritto una lettera alla Provincia in merito al sito del Comune, pubblicata il 22. Oggi mi è arrivata una replica e io ho rireplicato. Ecco qui la transazione.
Egr. direttore,
sono un?insegnante di inglese che si occupa anche del sito della propria scuola e di accessibilità del web. Volevo segnalare il sito del Comune di Como http://www.comuni.comonline.co.it/ come esempio di sito fatto male e che dichiara il falso. Espone infatti un bollino di rispetto delle linee guida sull?accessibilità di priorità 2 (il massimo è la 3) mentre ci sono errori perfino di priorità 1.
E? lento, alcune parti non sono raggiungibili (e io ho una connessione veloce e non ho apparenti disabilità...), la versione in inglese è piena di errori di lingua... E nemmeno c?è un modo per segnalare tutto questo.
Ho provato a registrarmi, unico modo segnalato per poter mettersi in contatto col Comune, ma senza risultato.
Ah certo, se parliamo di accessibilità c?è la possibilità di avere una versione ad alto contrasto, una solo testuale e una coi caratteri ingranditi, peccato che questi risultati, se un sito è fatto bene, si possano ottenere semplicemente
settando il proprio browser o le proprietà dello schermo.
E dire che il sito vanta partner di tutto rispetto come il Cefriel.
Francamente non capisco.
Claudia Cantaluppi
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Gentile Prof.ssa Cantaluppi,
pur riservandomi di risponderLe anche a mezzo stampa, come ha scelto di fare Lei (lettera pubblicata sulla Provincia lo scorso 22 gennaio), voglio manifestarLe la mia sincera volonta' di incontrarLa personalmente per fornirle alcuni chiarimenti in merito alle considerazioni da Lei formulate sul portale del Comune di Como del quale sono responsabile in qualità di Dirigente del Settore Sistemi Informativi.
è vero: in questi giorni la navigazione sul nostro portale presenta ancora qualche difficoltà (e tra poco Le spiegherò i motivi di questo temporaneo malfunzionamento) tuttavia il suo commento mi pare impietoso e spiace che Lei, da persona competente in materia quale si dimostra, abbia scelto di evidenziare solo i difetti di un progetto che avrà ben capito essere straordinario per portata, contenuti, innovazione. Uno strumento, posso dirlo, che appare unico nel panorama nazionale e che sono sicuro avrà modo di apprezzare nei prossimi mesi. Uno strumento che questa
amministrazione ha deciso di portare nelle case di tutti, rendendolo accessibile attraverso l'aderenza allo standard WAI-AA. Siamo nella fase di chiusura del progetto Comonline che ci ha consentito di raggiungere risultati straordinari e impensabili fino a pochi anni fa per un ente pubblico quale il nostro. In questa fase non mancano le difficoltà ma credo siano giustificabili e comprensibili se solo si guarda ad alcuni numeri che appaiono forse freddi ma certo possono darLe un'idea della complessita' del lavoro che si sta completando in questi settimane.
Portale del Comune di Como:
* 480 servizi di livello 1-2 (informativi e download modulistica)
* 83 servizi di livello 3-4 (procedimenti amministrativi interattivi, che permettono all'utente di avviare/controllare/concludere una pratica senza recarsi mai [livello4] o quasi [livello 3] presso gli sportelli comunali)
* 172 schede informative
* 100 pagine indice
* 1 testata giornalistica
* 29 settori rappresentati sul Portale
* 70 uffici rappresentati sul Portale, con piu' di 40 redattori comunali che quasi giornalmente apportano modifiche ai contenuti delle pagine di Portale relative ai servizi/informazioni di propria competenza
Questi numeri, Le assicuro, sono unici nel panorama dell'e-government nazionale, e spero le consentano di capire quanto difficile sia portare a regime un progetto così innovativo e complesso.
Come certamente Lei saprà, risulta particolarmente complicato garantire l'aderenza ad uno standard come il WAI-AA per un portale che ogni giorno viene modificato nei contenuti da 40 redattori comunali; in ogni caso stiamo lavorando su questo per garantire il rispetto di questo standard e consentire l'utilizzo del nostro portale davvero al maggior numero possibile di utenti.
Ora, in considerazione della mancanza di una piattaforma HW/SW di test e della notevole durata temporale necessaria allo sviluppo/integrazione di tutte le procedure elencate, questa Amministrazione, insieme agli altri 37 Enti aderenti al progetto Comonline/Comon.net, aveva la necessita' di scegliere se non pubblicare on-line nulla fino ad avvenuto esaustivo test, oppure se andare on-line mano a mano che fossero terminati gli sviluppi delle varie procedure.
Pur consapevoli dunque di dover gestire un periodo di transizione dove la qualita' del prodotto offerto non sarebbe stata quella ottimale, sia in termini di performance (dovute ai continui test che stiamo effettuando sulla piattaforma di produzione) che di correttezza funzionale, Il Comitato di Governo del Progetto, e quindi anche questa amministrazione, ha deciso di correre il rischio di gestire qualche inconveniente, con relativo malcontento quale il Suo.
Siamo pero' certi, che nel breve volgere di pochi mesi, anche Lei non potra' che prendere atto che il Portale del Comune di Como, come gli altri portali di Comonline/Comon.net, risultera' uno strumento di dialogo con l'Amministrazione, potente, completo, efficace, efficiente e di altissima qualita'.
Noi stiamo lavorando per questo.
Nella speranza che questa mia missiva sia servita a chiarire l'ambito ed i limiti nei quali stiamo lavorando, mi farebbe cosa gradita se volesse comunque contribuire ancora a segnalare eventuali anomalie, nonche' a fornire suggerimenti e consigli.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento e delucidazione, e Le rinnovo l'invito a fissare con noi un meeeting tecnico-esplicativo, dove confrontarci tranquillamente e professionalmente insieme ai numerosi tecnici,
Ingegneri, softwaristi e Project manager che a vario titolo stanno lavorando su questo progetto.
Cordialmente
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Gentile Ing. *****,
innanzitutto La ringrazio della sua mail e spero che Le arrivi la mia risposta, che scrivo tramite webmail da casa (l'indirizzo risulta leggermente diverso, non so perché).
Io non sono una tecnica e mi occupo solo del sito della mia scuola da autodidatta e come partecipante attiva al progetto Porte Aperte Sul Web (http://www.porteapertesulweb.it), promosso tre anni fa dall'Ufficio Scolastico della Lombardia.
Mastico un poco di html e di css, non ho tempo di studiare php e ho imparato qualcosa sull'accessibilità, le cui regole so che sono molto difficili da rispettare in toto, specie in siti complessi come il Vostro.
Quel poco di competenza che ho me la sono creata interagendo con persone che ne sanno molto più di me.
Forse ho sbagliato a rilevare solo il male del sito tramite una lettera al quotidiano La Provincia, ma Le assicuro che la prima cosa che ho fatto è stata tentare di comunicare con qualcuno di Voi! Non avrei mai scritto al giornale se vi fossi riuscita! Tra l'altro la mia lettera è stata scritta diverse settimane prima di essere pubblicata.
Non sono tanto i difetti in sé che rimprovero, quanto l'affermare ciò che non è. I bollini sono inutili sempre e comunque se una cosa è ben fatta, diventano tanto più dannosi quando non dicono il vero.
Credo sia stata giusta la decisione di andare on-line prima che tutto fosse perfetto e non ho dubbi che presto lo sarà, né io ho niente da insegnare a nessuno in questo campo... (se non a me stessa). Ma nessuno Vi
obbligava ad esporre un bollino AA, nemmeno la Legge Stanca, ancora non completamente operativa.
Si fa miglior figura a spiegare che si sta percorrendo un cammino che a fingere di averlo già percorso.
Quanto a quello che mi compete di più, cioè la versione in inglese, vi esorto a trovare traduttori seri e competenti, possibilmente di madrelingua. A Como credo che ce ne siano!
Ribadisco anche che un sito accessibile (o quasi) non ha bisogno di versioni alternative.
Quanto ad un incontro non so se sia necessario. Non sono i numeri che mi possono far cambiare idea né io del resto ho null'altro da dire che non abbia già detto. Se invece l'incontro potesse servire ad insegnarmi qualcosa, allora potrebbe interessarmi.
Cordialmente
Claudia Cantaluppi
15:35:40 -
Claudia -
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spunti
Thu 26 January 06
Catena
Ricevo in catena mail e ripropongo da qui così non intaso le vostre caselle.
Tanto non c'è ancora l'obbligo della par condicio in questi giorni, vero?
Si racconta che quando Dio creò il mondo, affinchè gli uomini prosperassero, decise di concedere loro due virtù. E così fece:
- Gli svizzeri li fece ordinati e rispettosi delle leggi.
- Gli inglesi perseveranti e studiosi.
- I giapponesi lavoratori e pazienti.
- I francesi colti e raffinati.
- Gli spagnoli allegri ed accoglienti.
Quando arrivò agli italiani si rivolse all'angelo che prendeva nota e
gli disse: "Gli italiani saranno intelligenti, onesti e di Forza Italia!".
Quando terminò con la creazione, l'angelo gli disse: "Signore,hai dato a tutti i popoli due virtù ma agli italiani tre,
questo farà si che prevarranno su tutti gli altri".
"Porca miseria! è vero! Ma le virtù divine non si possono più togliere...che gli italiani abbiano tre virtù! Però ogni persona non potrà averne più di due insieme".
Fu così che:
- L'italiano che è di Forza Italia ed onesto, non può essere intelligente.
- Colui che è intelligente e di Forza Italia, non può essere onesto.
- E quello che è intelligente ed onesto, non può essere di Forza Italia.
14:19:04 -
Claudia -
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riflessioni
Tue 24 January 06
Postilla
C'è gente che legge e non commenta, o meglio, lo fa in privato... Quel qualcuno lì dice, riguardo al pistolotto scritto ieri: "il problema, più che la tecnica, è la mancanza di cultura che la accompagna."
Sìsìsìsìsìsì vero vero perché non ci ho pensato; no cioè è un concetto che avevo in mente ma che non ho espresso. Ma sottoscrivo.
20:30:57 -
Claudia -
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riflessioni
Nessi consonantici
Le cose più strane mi vengono in mente post-risveglio e pre-levata mattutina... Stamane mi chiedevo... ma se gli spagnoli non sanno assolutamente pronunciare i nessi consonantici sc-, sp- e st- al''inizio delle parole, tanto da spagnolizzare anche i nomi stranieri tipo Estephen Espielberg... come faranno a fare la differenza tra "escatologico " e "scatologico"? Risposta presto data, si dicono tutti e due allo stesso modo, cioè "escatol?gico".
Mmmmm... Forse gli ispanofoni danno per scontato che andremo a finire in...
20:14:37 -
Claudia -
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parole
Mon 23 January 06
Di come il progresso sia il proprio peggior nemico
Quando ho più o meno anticipato a V il titolo del post che avevo intenzione di scrivere mi ha chiesto se stavo in "fase paradossale". :-) Mi sa di sì. O forse lo sono più del solito. Forse è un po' colpa della secondax.
Progresso.
Quanto siamo progrediti anche solo da quando ho mente per pensare e guardarmi in giro? Anni '70: non c'era la tv a colori e tanto meno quella satellitare, non c'erano i videoregistratori e non parliamo di dvd, manco i cd c'erano, non c'erano i telefonini, non c'erano i personal computer, non c'era Internet, non c'erano le macchine digitali, non c'erano i navigatori, non c'era l'i-pod, la gente aveva quasi solo (se l'aveva) un'automobile per famiglia (e non c'erano i SUV - che varrebbe la pena di tornare indietro solo per quello - ma questo non c'entra), pochi avevano la lavastoviglie.
E poi... una bassa percentuale di persone andava oltre l'istruzione obbligatoria e ancora meno all'università.
Stiamo meglio? Certo la vita è più comoda. Io amo Internet che soddisfa tante mie perenni curiosità, faccio molte più foto ora che ho la digitale, il telefonino sembra impensabile non averlo, mi piace vedere film e programmi in lingua, ... però, però.... stiamo meglio?
Apparentemente sì. Forse no. O perlomeno, crediamo di stare meglio, ma crediamo anche che potrebbe essere ancora meglio se solo avessimo quello e quell'altro che ancora non ci siamo potuti permettere.... Quanta soddisfazione c'è? Per tanti poca. Anzi c'è un sacco di insoddisfazione. I bisogni indotti costano. E ci rammolliscono pure. Così c'è sdegno se non ci sono 25 gradi in casa o a scuola, se dobbiamo fare pochi metri senz'auto, se non ci possiamo permettere l'ultimo modello di... e si "combatte" per le ragioni sbagliate.
E a scuola. Io sono - ovviamente - una grande fan della scuola per tutti. Ma quella nostra è una scuola in cui si è per tanti perso il gusto della fatica e della conquista, così come l'idea del riscatto sociale legato all'istruzione - oggi è più importante fare tanti soldi in "altri modi" , scuola per tutti oggi significa asini ovunque, per non dire imbecilli che passano il tempo a ridacchaire e non potrebbero fregarsene di meno.
Man mano che scrivo mi accorgo di generalizzare tantissimo e di non dire cose propriamente originali, che forse generazioni e generazioni ripetono. Però guardando la secondax l'altro giorno, mentre ripassavo per la verifica... metà classe che rideva o chiacchierava, un altra buona parte che si faceva i ca**i propri in silenzio, qualcuno che tentava di ascoltare ed interagire e la mia alunna velata che mi ascoltava con gli occhi sgranati mente cercava di prendere appunti... ho proprio pensato "generazione di ...", un giorno o l'altro la pagherete; la pagheremo.
Colpa loro, colpa dei genitori, colpa degli insegnanti e della scuola in generale, non so . Gente che davvero si nutre da fare schifo, non fa due passi a piedi, fuma, beve, pensa solo al telefonino, alle chat, agli mp3, a divertirsi, e tutto può fare perché per tutto - o tanto - ha i soldi e ha il permesso. Anzi il diritto!
Mi viene in mente mia nonna che, se facevo la schizzinosa, diceva "ci vorrebbe un'altra guerra". Anche a me viene da dirlo. Anche se la guerra non l'ho vissuta e per tante cose sono ancora schizzinosa.
Ma se venisse una vera crisi petrolifera che ci mette tutti a piedi, se l'energia elettrica fosse tagliata, se... ma come sopravviveremmo, con le gambe e le teste atrofizzate?
Come sono morte le civiltà del passato? Credo così. In un infiacchirsi progressivo del corpo e delle menti. Fino a che non è arrivato qualcuno con con l'idea della sfida, con l'idea che è meglio fare qualcosa che è un pochino più difficile di quello che si sa già fare, con l'idea di potersi emancipare da una situazione. E le ha soppiantate.
Solo che quello che stiamo facendo oggi rischia di far saltare il mondo, con l'inquinamento che per i nostri comodi produciamo, con il casino che stiamo facendo ben oltre le nostre frontiere.
Mah.
E dire che non sono una pessimista. Spero sempre in un ravvedimento generale. Però il pensiero di due ore in secondax domani...
18:35:16 -
Claudia -
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riflessioni
Fri 20 January 06
DNA
Vi sono teorie che, detto parecchio semplicisticamente, affermano che l'uomo (così come le altre creature viventi) altro non è che un "contenitore" di DNA, come fosse un grande baccello utile solo alla riproduzione e quindi alla sopravvivenza dei geni.
Credo che la più grande disgrazia del DNA umano sia stata quella di fornire all'uomo un cervello pensante che, a poco a poco, gli ha messo strane idee in testa, tipo che quello che importa è il come sta ogni individuo di per sé più che il fatto che stia bene in vista di una propria futura riproduzione.
Così viviamo in perenne contraddizione, comportandoci da una parte come se dovessimo attirare chi ci aiuta a replicare il nostro DNA, dall'altra rifuggendo l'idea o, quanto meno, anteponendole altri interessi ego-centrati.
Questo pensiero non è legato a qualcosa di particolare che mi è successo; ogni tanto mi frulla nel cervello però, tipo stamattina quando sceglievo come vestirmi...
L'esigenza di essere attraenti o di nascondere i propri difetti è provato essere legata al nostro bisogno di farci individuare da parte di potenziali partner come "portatori (o portatrici) di geni buoni". Ma quante donne minigonnate e truccate o quanti uomini lampadati in realtà hanno questo in testa?
15:30:03 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 18 January 06
Sincronia
Ho 4 anni; ho 14 anni; ho 20 anni; ho 24 anni; ho 30 anni; ho quasi 40 anni... (no, questo forse no in effetti).
16:21:03 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 16 January 06
Cambiare?
Inizia il periodo di sìnosìsìsìnonoforsesìforseno. Tra meno di tre settimane scadono i termini pr la presentazione della domanda di trasferimento.
Sono 12 anni che sto al Pessina, e credo di essere stata subito abbastanza protagonista: subito un lavoro serio ed entusiastico in classe (anche se non spesso premiato da risultati eccelsi, anzi spesso frustrato proprio dai risultati...) subito uno scambio, subito una certa attività nell'ambito del dipartimento, subito una partecipazione a varie iniziative di aggiornamento; poi è venuto il sito - come un figlio... per l'inesperienza iniziale ma con la voglia di provarci, per la crescita continua sia della sua ampiezza sia del suo valore tecnico.
Non posso dire di vivere proprio male a scuola. La sensazione di sicurezza data dalla conoscenza di persone, programmi, ambienti è molto importante per una persona in parte timida ed esitante come me. D'altra parte la frustrazione nella mancanza di risultati con i miei alunni, un po' di irrequietezza e il fascino verso il nuovo, tipici della parte di me che è curiosa e felice nei risultati, si fanno sentire sempre più.
Una cosa è certa, non voglio cambiare "tanto per...", vorrei cambiare per fare qualcosa che mi dia in qualche modo più soddisfazione.
Le alternative che metterei sono il Classico - la scuola che più mi attira per i contenuti; lo Scientifico di Como - scuola che mi attira per i contenuti ma mi spaventa per i rapporti umani che ci sono e per la maggior scomodità nel raggiungerla; il Setificio - scuola che forse meno mi attira per i contenuti ma dove penso che gli alunni siano un po' più motivati di quelli che ho ora e dove so che troverei la stima della Preside e di alcuni colleghi che già conosco, probabilmente la possibilità di lavorare ancora su di un sito e una maggior vicinanza a casa (questa è cmq molto relativa... forse un km in meno da fare di adesso....)
Quali le possibilità? Poche o nulle al Classico, pochine allo Scientifico dove già c'è stato un movimento lo scorso anno, credo abbastanza al Setificio.
Quali i contro se ottenessi il trasferimento? Perdere i privilegi di punteggio dati da una lunga continuità, perdere gli alunni a cui mi sono affezionata e da portare avanti, perdere alcuni colleghi, PERDERE IL SITO DEL PESSINA.
Quali i contro se non ottenessi il trasferimento? Perdere la stima della dirigenza che potrebbe leggere il tentativo come un tradimento.
Devo dire che quest'anno sono un po' più spinta dai pro ma dentro di me ho un'oscillazione continua cmq.... Cosa farò?
12:55:32 -
Claudia -
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diario
La fisica intorno a noi
Come abbiamo imparato ieri visitando la mostra "La fisica intorno a noi", l'energia non si crea e non si distrugge, si può solo trasformare.
Io ho inoltre imparato che l'energia che viene dallo stare ben insieme è tolta all'energia che alimenta l'ansia di perdere questo star bene insieme. :-)
12:26:05 -
Claudia -
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persone
Fri 13 January 06
Goccia a goccia
Appello agli ometti che di qui vagabondano....
E' da un paio di giorni che, nel piano mansardato della mia casa e sul muro di confine con la casa della vicina, si sente il rumore come di una goccia che cade, tutto il dì e tutta la notte. Plic.... (15-20 secondi dopo) plic....
Ora, la vicina naturalmente è partita per dove effettivamente abita (Germania) proprio ieri che mi ero decisa a metterle un biglietto nella cassetta delle lettere (causa no vox) per chiederle se anche lei sentiva qualcosa.
Non è chiaro il rumore da dove provenga, cioè se da dentro il muro (tra la mia e la sua casa dovrebbe esserci un'intercapedine) o al di là, ma non c'è modo di saperlo ora che è partita.
Temo però che si tratti delle tubature del riscaldamento, dove il rumore è più netto ho infatti un calorifero.... sigh!
Il fatto è che l'idea di chiamare il geometra della casa mi fa venire la morte... (lunga da spiegare, cmq ho questo tipo di timidezza).... Poi l'idea che magari debbano spaccare il muro... :-S
Ho provato a chiedere al Claudio-guru e lui mi ha dato un consiglio che pareva aver funzionato: far uscire l'aria dai caloriferi e stare a vedere.... In effetti di aria non ne è uscita quasi x niente, ma per un po' ha smesso di plicchellare. Poi ha ricominciato.
Strasigh!
Qualcuno ha qualche idea?
18:32:25 -
Claudia -
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diario
Rain check
Tanto per completare la vostra conoscenza della parola "check", la cui etimologia ho così ben illustrato ieri (o meglio taglia-incollato) ecco la spiegazione dell'espressione americana "rain check" .
Allora, posto che il sostantivo "check" in americano significa "assegno" ("cheque" in inglese britannico - BE) ma anche "conto" ("bill" BE) e "scontrino" ("receipt" BE) - cioè un qualsiasi documento di confronto - mentre "rain" significa "pioggia".... vi chiederete cosa cavolo c'entri la pioggia...
E c'entra! Oggi un "rain check" è una specie di buono che vi viene dato se una merce in saldo è esaurita, in modo che possiate comprarla a quel prezzo scontato anche quando sarà tornata a quello originale. Come dire: Leggete sul giornaletto dell'Iper che il portatile che desiderate costa 999 euro solo per un giorno al posto dei normali 1.199? Arrivate trafelati all'Iper e tutti quei portatili sono esauriti? Potete chiedere il vostro bel "buono della pioggia" e, tornati dopo una settimana, avere il vostro PC a 999 euro mentre tutti gli altri intorno a voi lo pagheranno 1.199 guardandovi in cagnesco. A meno che, furbi come voi, non abbiano il loro buonino.
Sì ma la pioggia? Un attimo eh! L'espressione nasce alla fine del 19? secolo in ambito sportivo, ad indicare il buono erogatovi nel caso di rinvio per pioggia di una partita di baseball per cui avevate già preso il biglietto!
Pare che ora l'espressione venga anche usata in ambito figurativo per indicare il rinvio di un appuntamento a data da destinarsi. Cioè: il bel biondo vi ha tirato un pacco? Mannò, vi ha solo dato un "rain check".
16:18:11 -
Claudia -
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parole
Keep on rocking
Una delle mie maggiori frustrazioni è quella di non essere capace di scrivere canzoni. Delle poesie poco m'importa perché non ne sono mai stata una grande fruitrice ed ho preferenze piuttosto banali.
Ma riuscire a trasformare la vita in canzoni, be' quella sì che è una cosa che mi sarebbe piaciuta.
Stamane in coda, mentre suonava una delle mie compilation auto-prodotte (nel senso quelle che mi sono fatta per me), mi sono sentita per ben due volte un tipico esempio di quello che avrei voluto saper fare: l'occasione di una lettera ricevuta da un'amica che non si sente da molto, 4 accordi, un capolavoro.
Potrei anche impostare un bel quiz, almeno un paio di persone che passa(va)no di qui potrebbero dirmi titolo e autrice, ma ... lo farò io perché ho voglia di scriverne.
Trattasi di Anchorage di Michelle Shocked.
E' un giro classico di accordi, proprio quello che si impara durante le prime lezioni di chitarra. Il testo è praticamente quello della lettera... E allora? Sarà il matrimonio di chitarra acustica e organo? Sarà il mandolino che si sente appena nello strumentale? Saranno gli stacchi di violino? Sarà la voce splendida che riesce a cantare anche mentre parla? Mah...
Well keep on rockin' girl.
12:52:27 -
Claudia -
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spunti
Thu 12 January 06
Controllare
Un'altra interessante scoperta fatta grazie a "la palabra del dia", proprio oggi che per l'ennesima volta discutevo in quinta sulla differenza tra il verbo "to control" - che significa prevalentemente "tenere sotto controllo" "regolare" - e il verbo "to check" - che significa "verificare", "esaminare", "investigare" .... un po' come l'operazione da me tentata col post del 10 gennaio (riuscita solo in parte...)
Non conoscevo l'etimologia di "controllo / are" ma eccola qui (credo sia comprensibile anche in spagnolo):
"*** control ***
Cuando los mercaderes venecianos crearon el sistema de contabilidad por partida doble --que perdura hasta hoy-- con sus registros de debe y haber, pérdidas y ganancias, y activo y pasivo, sol?an utilizar dos rollos de papel: el deudor, que en el lat?n vulgar de la época llamaban *rotulus* (rollo de papel o de papiro) y el deudor, que
llamaban *contrarotulus* (rollo de verificaci?n).
Este ?ltimo nombre pas? al francés como *contrer?lle*, que m?s tarde dar?a lugar a *contr?le*, con el sentido actual de inspeccionar, fiscalizar o dominar.
Origine confermata anche su www.tfd.com
[Middle English controllen, from Anglo-Norman contreroller, from Medieval Latin contrrotulre, to check by duplicate register, from contrrotulus, duplicate register : Latin contr-, contra- + Latin rotulus, roll, diminutive of rota, wheel; see ret- in Indo-European roots.]
Già che c'ero ho ... controllato (checked) anche l'origine di "check" ed ecco un'altra sorpresa! La lascio in inglese perché non ho tempo di tradurre, tanto se uno è arrivato fin qui credo possa fare un ulteriore piccolo sforzo! :-)
Word History: The words check, chess, and shah are all related. Shah, as one might think, is a borrowing into English of the Persian title for the monarch of that country. The Persian word shh was also a term used in chess, a game played in Persia long before it was introduced to Europe. One said shh as a warning when the opponent's king was under attack. The Persian word in this sense, after passing through Arabic, probably Old Spanish, and then Old French, came into Middle English as chek about seven hundred years ago. Chess itself comes from a plural form of the Old French word that gave us the word check. Checkmate, the next stage after check, goes back to the Arabic phrase shh mt, meaning "the king is dead." Through a complex development having to do with senses that evolved from the notion of checking the king, check came to mean something used to ensure accuracy or authenticity. One such means was a counterfoil, a part of a check, for example, retained by the issuer as documentation of a transaction. Check first meant "counterfoil" and then came to mean anything, such as a bill or bank draft, with a counterfoilor eventually even without one.
11:43:40 -
Claudia -
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parole
Wed 11 January 06
E questo poi
http://www.portalingua.info/it/intro/intro/1/index.php
"Questo metasito vi propone di consultare le risorse esistenti in linea (siti Internet, liste e forum di discussione e siti FTP) sulle lingue neolatine e associate, cioè le lingue meno diffuse di origine non latina ma parlate nei territori di lingua ufficiale neolatina.
Per fare questo, un motore di ricerca vi permette di accedere alle diverse risorse grazie a più criteri : temi trattati, lingue trattate, lingua d'interfaccia, tipo di fonte e categoria di siti sui quali la ricerca deve essere fatta.
Questo sito vi propone anche altri servizi quali la classificazione linguistica delle lingue trattate, una agenda, delle statistiche sulle lingue, l'ascolto di radio o la lettura dei giornali delle lingue meno diffuse.
Per maggiori informazioni, vi consigliamo di consultare le rubriche "A proposito delle Lingue trattate", "A proposito della ricerca", "A proposito della Tematica" e "A proposito delle parole chiave" del motore di ricerca."
E fossero solo i blog e i libri e i dischi.... ma perché bisogna lavorare? Ma perché bisogna anche morire a un certo punto?
17:31:02 -
Claudia -
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spunti
All sorts...
...che non è la marca di liquirizie di vario genere che si compra in GB ma un mio personale commento su ciò che si trova in rete, specchio di quanti tipi di persone ci sono in giro!
Ripresami dalla mal parata di stamane, con un filo di voce in più grazie all'erisimo e vari altri intrugli, navigavo per cercare aiuto nella costruzione di uno schema, di esempi e di esercizi chiari e semplici anche per i miei alunni di quarta sociale (il che non è da ridere) sull'uso delle congiunzioni in italiano e in inglese.
E ho trovato invece un sito credo prevalentemente di letteratura fantasy dove è fornito un ... kit di costruzione di lingue ... per tutti i novelli Tolkien
http://www.zompist.com/kit.html . C'è anche una versione in italiano dello stesso kit linkata a questa pagina.
Provo un misto di curiosa ammirazione e incredula perplessità...
Devo dire che cmq è abbastanza interessante anche per chi si interessa linguistica perché, nel dare consigli per costruire una lingua coerente (non "consistente" come si ostinano a tradurre l'inglese "consistent") viene dato una specie di compendio su tipologie e caratteristiche base di lingue vecchie e nuove (e.g. flessive, agglutinanti ecc.)
17:09:58 -
Claudia -
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spunti
No voice
Sto cercando di rimettermi dopo il mini attacco di panico delle 6 di stamane, quando mi sono accorta che la mia voce se n'era praticamente andata del tutto. A scuola ci devo andare, per fortuna di lezione oggi ho solo due ore, le farò a gesti.
Ieri ero molto divertita da questa cosa, oggi mi ha invece investito il senso di impotenza e anche un po' la solitudine di essere in casa da sola e di non poter nemmeno rispondere al telefono...
A tal proposito, please, non telefonatemi...
06:29:58 -
Claudia -
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diario
Tue 10 January 06
Lasciate una traccia
A un anno e un giorno dall'inizio del mio blog metto in pratica il consiglio di Christine di qualche tempo fa per fare un'indagine statistica sui visitatori.
Chiedo dunque a chiunque passi di qui oggi o nei prossimi giorni di lasciare una traccia, tipo "Sono passato/a. E' il 10.01 e sono le ore 9.15" . Ricordo che non è necessario mettere il proprio nome vero né è obbligatorio inserire l'e-mail dove richiesto!
Grazie!
09:16:11 -
Claudia -
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help
Mon 09 January 06
Buon compleanno!
Tanti auguri di buon compleanno al mio blog, che oggi raggiunge la veneranda età di 12 mesi!
Un capricorno nato il 9 gennaio che non mi potrà mai creare aspettative, deludere, far piangere, mentire...
:-)
14:46:04 -
Claudia -
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diario
Sun 08 January 06
Blogger
Poco più di un anno fa quasi non sapevo cosa fosse un blog. Un anno fa esatto stavo lavorando per mettere in linea questo. Ora ho la stessa sensazione che ho entrando in libreria, un senso di impotenza di fronte a quanto c'è in quelli degli altri che spesso visito e su cui non posso fermarmi tutto il tempo che vorrei.
Da settimana scorsa collaboro, anche se saltuariamente, al blog
Vivere A Como dove ho scritto un post sul sito del Comune e uno sull'inglese usato nei siti di promozione turistica.
Da pochi giorni è anche in linea un
aggregatore di blog comaschi di più pubblica utilità del mio, dove ho trovato un rimando a
questo post dove in particolare viene consigliata la visione di vecchietti ma ancora utili documentari su come funzionano le macchine:
The Secret Life of Machines. In inglese sì... ma proprio interessanti!
Poi ci sono blog più personali che nei mesi scorsi mi hanno intrigato, stregato, a volte fatto star male...
E' un mondo che scatena in me le stesse reazioni del mondo reale: curiosità, interesse, ammirazione, gioia, riso, rabbia, morbosità, gelosia... solo che è un pochino più facile tenerle sotto controllo ed analizzarle.
Mi accorgo che quasi quasi penso di più. O meglio, penso in maniera più strutturata perché, quando sono in giro da sola oppure a letto prima di addormentarmi, mi racconto le cose come le vorrei scrivere. E' come se vivessi con un registratorino digitale.
Non tutto quello che penso poi scrivo però. Vi sono ancora cose di cui mi vergogno, che mi fanno venire le farfalle allo stomaco ma l'inca**atura (verso me stessa) alla testa, cose che non scriverò mai.
Più di tanto comunque non mi riesco a nascondere. Avrò sempre bisogno che gli altri mi guardino e mi conoscano, avrò sempre bisogno di sincerità e di trasparenza.
14:18:30 -
Claudia -
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riflessioni
Wed 04 January 06
Abitudini
Quando si è abituati a comportarsi in un certo modo per non ingenerare tensioni, fastidi o incomprensioni, ci si aspetta, forse erroneamente, che anche le altre persone facciano altrettanto.
Ci vuole una certa razionalità, e forse un po' di freddezza - non sempre semplici da trovare - per non rimanere male o per non arrabbiarsi se invece così non è.
Mi capita sempre più spesso in questo periodo di misurarmi con modi di agire che non sono di per sé sbagliati ma che sono diversi dai miei e sui quali mi devo fermare a riflettere per non pesarli con la mia personale bilancia. Anche se - impulsiva come sono - a volte scatto.
Suppongo, anzi posso benissimo immaginare anche i contesti, che lo stesso possano dire altre persone di me.
Non è mica sempre facile avere a che fare con gli altri!
22:29:21 -
Claudia -
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riflessioni
Mon 02 January 06
Capodanno
Sono tornata oggi - dopo un viaggio un po' faticoso. Una volta i treni Intercity erano un modo per viaggiare meglio e più velocemente - o almeno l'idea era quella - anche se a un prezzo più alto. Ora il prezzo è sempre un po' più alto degli ormai improponibili Espressi E Co ma si stanno raggiungendo gli stessi davvero scandalosi livelli di degrado e non puntualità. Risultato: oggi un'ora e venti di ritardo, che su tre ore e rotti di viaggio regolare non è proprio poco...
Meno male che non ero da sola. E meno male che finalmente è stato un Capodanno pieno di gioia piena.
Bello essere con amici certo, soprattutto amici speciali come Claudio e Rosanna. Più bello ancora essere con V.
Ogni volta che provo a pensarci non mi viene in mente di avere mai riso così tanto con altre persone ... intimamente vicine (leggi morosi - pseudomorosi - amici speciali - dates - fidanzatipurnoninsensoletterale - tipi che ho baciato ecc.) .
Tutto lì? Tutto nel ridere? Tutto no. Molto. Soprattutto se il riso viene da un modo di distorcere momentaneamente la realtà che viene spontaneo a tutti e due.
Poi c'è tutto il resto, la sua gentilezza, la simpatia, l'intelligenza, la capacità di ascoltare racconti biografici così come recite di nozioni, la tenerezza, le carezze, il sorriso birichino quando mi butta addosso le briciole.
Uomo perfetto? No, come io non sono la donna perfetta (anche se so che questa'ultima affermazione risulterà sorprendente per molti ;-) ). Ma è ... diciamo complessivamente un bell'insieme...
Buon anno dunque! Non un anno perfetto, ma un anno che sia un bell'insieme!
18:29:31 -
Claudia -
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diario
Un quadro
Un'amica di Porte aperte sul Web mi ha scritto di avere pensato a me vedendo questo quadro in una
mostra a Brescia, a cui mi piacerebbe davvero poter andare.
Questa cosa davvero mi ha commosso.
Non è che capiti tutti i giorni di essere "riconosciuta" in un capolavoro di Van Gogh!
Grazie AnnaGloria!
"Sentiero di notte in Provenza" di Van Gogh
17:55:09 -
Claudia -
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spunti
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